Maroni: ‘visti validi’ No di Francia e Belgio

Il barcone con a bordo 192 profughi si e’ schiantato nell’acqua bassa: c’e’ anche un disperso. Nuovi sbarchi anche a Lampedusa mentre proseguono trasferimenti e rimpatri. Speroni choc su uso mira a difesa sovranita’. Scritte skinhead a Genova contro i migranti. Infuria polemica con Ue. Napolitano: dobbiamo riuscire a trovare soluzioni concordate a livello europeo. Belgio, controlleremo anche i turisti italiani. Le Pen, Francia sospenda Schengen. Bagnasco l’Italia parli con una sola voce all’Europa.

MARONI, TUNISINI POSSONO CIRCOLARE IN UE – ”Ventimila tunisini giunti nelle scorse settimane possono circolare liberamente nell’area di Schengen con i permessi di soggiorno temporaneo che stiamo rilasciando. L’unico modo per bloccarli sarebbe sospendere Schengen, mi auguro che non si arrivi a questo. Quella sarebbe la fine dell’Europa”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, parlando a Montecitorio.

BELGIO AVVISA ROMA,CONTROLLI A FRONTIERE – Il Belgio mette in guardia l’Italia: tutti i turisti saranno controllati alle frontiere e i tunisini che non soddisfano i criteri d’ingresso saranno respinti. A precisarlo, in un comunicato, e’ il segretario di Stato per la politica di immigrazione e asilo Melchior Wathelet.

DRAMMA A PANTELLERIA – Due donne sono morte durante lo sbarco di migranti avvenuto questa mattina a Pantelleria. Le donne erano a bordo di un barcone con circa 250 migranti. Le due donne erano a bordo del vecchio peschereccio con 250 profughi, quasi certamente partito dalla Libia, finito all’alba sugli scogli di una piccola caletta a Pantelleria. Gli immigrati si sono lanciati in mare, raggiungendo a nuoto la riva. Tra loro anche le due donne, probabilmente annegate anche a causa delle pessime condizioni del mare. Le condizioni meteo nel Canale di Sicilia sono in netto peggioramento, con il mare in burrasca. Questa mattina si è alzato in volo un aereo per controllare l’eventuale presenza di barconi in difficoltà.

GENOVA, SCRITTA SKINHEAD CONTRO PROFUGHI – Ancora una protesta, a Genova, contro l’accoglienza ai profughi Nordafricani. Uno striscione, con il simbolo stradale del pericolo e la scritta “Invasione”, é comparso davanti all’ex scuola Marco Polo, a Genova Quarto. E’ firmato ‘Vfs’, sigla di Veneto Fronte Skinhead. Una rivendicazione attendibile, secondo la Digos, che ha sequestrato un altro striscione in via Robino, di fronte alla palestra ex Idrocarburi.
I due striscioni – ‘Invasione’ con il simbolo stradale del pericolo e ‘No agli immigrati’ – sono comparsi nella notte, a poche ore di distanza dalla bomba incendiaria che ieri sera ha danneggiato l’istituto Casaregis. Quest’ultimo edificio, così come quelli davanti ai quali sono stati trovati gli striscioni, erano stati indicati dall’amministrazione comunale per essere trasformati in centri di accoglienza temporanei per i nordafricani. Secondo la Digos, che indaga sugli striscioni, i tre episodi non sarebbero però collegati fra loro. Nel caso della bomba incendiaria, c’é infatti il sospetto che a piazzarla siano stati alcuni residenti della zona, preoccupati per l’arrivo nel loro quartiere di un centinaio di profughi. Stessa matrice, secondo quanto si apprende, per lo striscione di via Robino, mentre il terzo è appunto quello siglato Veneto Fronte Skinhead, movimento politico di estrema destra nato a metà degli anni Ottanta.

SPERONI, ANCHE MITRA CONTRO CHI VIOLA SOVRANITA’ – “Non sbagliano i tunisini. Se uno invade le acque territoriali di un Paese sovrano, è lecito usare le armi, questo è diritto internazionale. L’ha fatto anche Zapatero, se viene violata la sovranità di un Paese è lecito usare le armi, poi se è opportuno o meno lo decide il governo”. Lo dice, intervistato da ’24 Mattino’ su ‘Radio 24’, il parlamentare europeo Francesco Speroni, leghista, che parlando della possibilità di usare le armi contro l’immigrazione clandestina, spiega: “molto spesso quando i nostri pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della Tunisia vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo”. A chi gli fa presente che sui barconi potrebbero esserci potenziali profughi, Speroni replica: “non ce l’hanno certo scritto in fronte se sono profughi, ma non c’é una situazione in Tunisia che giustifichi l’arrivo di profughi. Se venissero da Malta o dal Canada lei direbbe che sono profughi?”. E a proposito dell’uso delle armi, l’eurodeputato del Carroccio prosegue: “In Libia l’Europa non sta usando le armi? Le armi o si possono usare o no. Noi siamo invasi, c’é gente che viene in Italia senza permesso, violando tutte le regole. A questo punto vanno usati tutti i mezzi per respingerli, eventualmente anche le armi”. E ancora: “Noi in Libano, in Afghanistan stiamo usando le armi, perché non dobbiamo usarle per difendere i nostri confini? Si parla tanto dei 150 dell’Unità, qui si tratta di difendere i sacri confini della Patria, come qualcuno ancora dice”. Speroni aggiunge: “per esempio, si può fare un blocco navale, cosa abbiamo a fare la Marina militare se non è capace di fermare un’invasione?”. L’esponente leghista, nell’intervista a ‘Radio 24’ parla anche del capo della Germania nazionalsocialista: “Hitler ha sbagliato tutto: se fosse vissuto nei giorni nostri avrebbe mandato dei tedeschi coi barconi a invadere il mondo e nessuno avrebbe potuto fermarli perché ‘beh, ci sono le ragioni umanitarie'”.

NON SI FERMANO GLI SBARCHI – Non si arresta l’ondata di sbarchi dal Nord Africa verso le coste siciliane. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha soccorso un barcone con 105 tunisini che stava affondando a poche miglia da Lampedusa, dove ieri sera erano sbarcati altri 57 extracomunitari.

BERLUSCONI, SIAMO IN UE MA SERVE PIU’ COESIONE – L’Italia è nell’Unione Europea e sta facendo la sua parte sul delicato tema dell’immigrazione anche se chiede ai suoi partner maggior coesione su questi argomenti. Lo ha ribadito il premier Silvio Berlusconi parlando a 22 giornalisti della stampa estera. Secondo quanto riferito, il presidente del Consiglio ha plaudito all’iniziativa del presidente della Commissione Ue di sostenere le posizioni del nostro paese presso il governo tunisino.
Berlusconi ribadisce i buoni rapporti tra Italia e Francia e, parlando con 22 giornalisti della stampa estera, secondo quanto riferito, si è detto convinto che al prossimo vertice del 26 aprile tra Roma e Parigi andrà tutto benissimo sui temi dell’immigrazione. Al riguardo, il Cavaliere ha detto che molte cose, circa gli screzi tra i due paesi, sono ‘esagerate’ dalla stampa.

BOSSI FRENA MA E’ BUFERA PER CASTELLI CHOC SU IMMIGRATI
di Teodoro Fulgione
“Bisogna respingere gli immigrati ma non possiamo sparargli, almeno per ora”. L’emergenza immigrazione, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, agita la Lega Nord che con l’ex ministro Roberto Castelli torna ad usare toni accesi sulla questione immigrazione. La speranza, non confessata, è quella di intercettare gli umori della base padana, spaventata dall’arrivo di immigrati al Nord. Eppure Umberto Bossi cerca di abbassare i toni e stemperare le polemiche, almeno sul dossier europeo, nate per lo sfogo del ministro Roberto Maroni che a Bruxelles ha anche ipotizzato una Italia fuori dall’Unione Europea. “Non usciamo. E’ solo uno stimolo per far fare le cose” all’Europa, spiega il Senatur che difende il responsabile degli Interni e ricompatta il partito. Ma se da un lato il Carroccio butta acqua sul fuoco in merito ai rapporti con l’Europa, dall’altro riaccende le polemiche sulla questione immigrazione. “Le violenze degli immigrati, che potrebbero diventare milioni nel corso del tempo – dice il viceministro Castelli – potrebbero obbligare le autorità ad usare le armi”. Parole che l’opposizione definisce ‘irresponsabili” e “ignobili”; al punto che il Pd chiede le dimissioni dell’ex Guardasigilli mentre l’Idv invita “Berlusconi e Maroni a prendere immediatamente le distanze da Castelli”. Il Carroccio teme che l’arrivo di migliaia di immigrati al Nord, a poche settimane dal voto di maggio, possa penalizzarlo nelle urne e reagisce, apparentemente, in maniera scomposta. Bossi, arrivato a Roma per il voto sul provvedimento del processo breve (“non ci sarà nessuna sorpresa”), detta la linea. Per il leader dei ‘lumbard’ la Ue resta un problema “ma noi andiamo avanti per la nostra strada, come abbiamo sempre fatto”. Il ministro ribadisce che “la soluzione sono i respingimenti e le espulsioni: bisogna pattugliare le coste – dice – e fermarli a casa loro”. Insomma, spiega il senatur, “dopo una notte, la rabbia di Maroni passa” ma l’Europa deve fare il suo, mentre “noi dobbiamo mandarli a casa tuttì. Il disappunto con l’Ue comunque resta nel partito: più che una pace quella tra Lega e Europa, sembra una tregua. “L’Europa fa orecchie da mercante – spiega il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni – Dimostra di essere l’Europa dei burocrati e dei banchieri”. Anche Reguzzoni difende Maroni: la sua – dice – “é una reazione comprensibile e adeguata”. Le critiche dell’opposizione sono durissime. “E’ inammissibile l’escalation delle dichiarazioni dei leghisti al governo”, afferma Giorgio Conte di Fli. “Castelli si dovrebbe vergognare di un pensiero che richiama il peggior fascismo. Non è degno di essere membro del governo e del Parlamento di un Paese democratico come l’Italia ancora é”, rimarca il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. Immediata la replica di Castelli: “Le agenzie di stampa riportano in maniera del tutto corretta quanto da me dichiarato, per cui confermo parola per parola ciò che ivi è riportato – afferma il senatore leghista – Ritengo di avere usato un linguaggio semplice e comprensibile per tutti, quindi invito chi ne ha voglia a leggersi le mie dichiarazioni per intero”.