Mediaset, udienza in Cassazione il 30 luglio

++ Mediaset,udienza in Cassazione il 30 luglio ++La riunione fiume del gruppo del Pdl alla Camera iniziata alle 20 si è conclusa con la decisione di riaggiornarsi alle 9. L’ipotesi – a quanto raccontano – è quella di rimanere riuniti permanentemente valutando proprio domani mattina se partecipare o meno ai lavori di Montecitorio. La seduta della Camera infatti è convocata per le ore 10. Non é escluso che nel pomeriggio ai deputati possano aggiungersi anche i senatori che hanno in programma la riunione del gruppo per le 20 di domani sera. La decisione del partito è dettata dal fatto di voler segnalare l’insofferenza a seguito della decisione della Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l’udienza del processo Mediaset che vede come imputato Silvio Berlusconi. Al momento quindi ogni decisione è sospesa in attesa della riunione di domani mattina. Tra le altre ipotesi prese in considerazione, infatti, oltre all’Aventino, c’é quella di tenere una manifestazione a sostegno del Cavaliere. Ma c’è anche l’idea avanzata da alcuni deputati pidiellini, di rassegnare in massa le dimissioni.

Mediaset, udienza in Cassazione il 30 luglio – E’ arrivato in Cassazione il ricorso della difesa di Silvio Berlusconi contro la condanna a quattro anni di reclusione per frode fiscale e a cinque di interdizione dai pubblici uffici nel processo Mediaset. La data dell’udienza è stata immediatamente fissata il prossimo 30 luglio davanti alla sezione feriale della suprema corte.

Con questa fissazione rapida – avvenuta il giorno stesso di arrivo del ricorso alla Suprema Corte – è scongiurato ogni rischio di prescrizione, anche di una sola parte delle accuse. Insieme a Berlusconi sono imputati il produttore cinematografico egiziano Frank Agrama e i due ex manager Mediaset Gabriella Galetto e Daniele Lorenzano. L’Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile. L’udienza sarà pubblica. Il ricorso è contro il verdetto emesso lo scorso 8 maggio dalla corte d’appello di Milano.

“Non ho mai visto un’udienza fissata con questa velocità: sono esterrefatto, sorpreso e amareggiato perché in questo modo si comprimono i diritti della difesa”. Così Franco Coppi, difensore di Berlusconi, ha commentato la fissazione al 30 luglio in Cassazione del processo Mediaset.

“Le rispondo come ho detto alla Bbc: sono convinto che non ci saranno conseguenze sulla vita del governo”. Così Enrico Letta, a Ballarò, ha risposto a Giovanni Floris che gli chiedeva del processo Mediaset. Non credo, ha aggiunto, che il presidente del Consiglio debba “commentare” le decisione della magistratura, ma applicare la legge.

“La fissazione dell’udienza nel processo Diritti avanti la sezione feriale della Corte di Cassazione dopo un tempo eccezionalmente breve dalla conclusione del processo d’appello non ha precedenti, se non in casi rarissimi con imputati detenuti”. Lo dichiara l’avvocato Niccolò Ghedini, secondo cui “il significato di tale decisione è fin troppo evidente”.

“Spero che sia evidente a tutti l’estrema delicatezza del momento che stiamo vivendo e i pericoli che porta con sé. Sbaglia chi crede che sia il problema di una sola parte politica, o di una sola persona. La giustizia nel nostro Paese sta diventando un mostro incontrollabile che non può essere celato dietro a giustificazioni o spiegazioni d’ordinanza”. Lo dice il capogruppo del pdl alla Camera Renato Brunetta. ” Non intendo discutere il calendario che la Corte di Cassazione fissa per sé, ma è escluso che possa deciderlo per il Paese. Questo spetta alle forze politiche, nella loro autonoma e libera valutazione. Nessuno si può permettere di interferire con la vita democratica del Paese e non è possibile continuare ad accettare passivamente certe assurde prese di posizione. Il presidente Berlusconi ci avrà sempre dalla sua parte per difendere l’autonomia della politica e la libertà di ogni individuo”.