Mediazione fallita, si va verso sciopero – Ultimi tentativi per evitare sciopero A

ROMA – ”Lo abbiamo detto nei giorni scorsi, lo ribadiamo oggi: senza firma del contratto collettivo i giocatori non scenderanno in campo sabato e domenica. Un minuto dopo la sigla dell’accordo noi siamo pronti a giocare”. Lo ha ribadito all’ANSA il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, dopo la conclusione del Consiglio federale. ”Ora aspettiamo le decisioni di Abete. Ma quel che e’ successo in questi due giorni e’ lampante, qualcuno non voleva che si giocasse”.

BERETTA, LEGA HA GIA’ FATTO RICHIESTE – “Noi abbiamo già ieri dettato le condizioni precise per rinnovare il contratto collettivo. Le nostre richieste sono ragionevoli ed equilibrate”: lo ha detto il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, in una conferenza in federcalcio, dopo la proposta di un fondo di garanzia sul contributo di solidarietà lanciata dal presidente federale Abete. “Aspettiamo che l’Aic revochi lo sciopero, o se ne assumeranno tutte le responsabilità”.

ABETE, ASPETTO RISPOSTE LEGA DI A ENTRO OGGI – “La Figc si è resa disponibile a garantire un fondo interno di 20 milioni di euro per il triennio 2011-2013 per eventuali contenziosi sul contributo di solidarietà. Attendo riscontri da parte della Lega di A”: lo ha detto Abete, a proposito del contenzioso sul contratto collettivo. In caso negativo, il presidente federale rinvierà, domani, la prima giornata.

Ultimo tentativo di Giancarlo Abete per evitare lo sciopero della A. A quanto filtra dal consiglio Figc, il presidente ha proposto l’accantonamento di un fondo interno alla federazione di 20 milioni di euro per il trienno 2011-2013, destinato unicamente a garantire la Lega di A di fronte ad eventuali contenziosi sul contributo di solidarietà diventato terreno di scontro tra Lega e Aic.

BERETTA, NON C’E’ MARGINE TRATTATIVA – “Non c’é margine di trattativa, abbiamo già trattato per mesi. Non ci sono margini perché vorrebbe dire modificare i punti in questione che sono molto chiari”. Lo ha detto il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, all’ingresso in federcalcio dove a breve riprenderanno i lavori del Consiglio federale per trattare il nodo del rinnovo del contratto collettivo dei calciatori

ABETE: NOSTRO DOVERE FARE OGNI SFORZO – “E’ nostro dovere fare ogni sforzo, e non arrendersi di fronte a una situazione incomprensibile”. Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, dopo il no della Lega all’accordo per il contratto collettivo. “Essere ottimsti è difficile, sembra un braccio di ferro senza riferimento ai contenuti dell’accordo”, ha aggiunto.

TOMMASI: QUALCUNO HA INTERESSE CHE A NON COMINCI – “Qualcuno ha interesse che la serie A non cominci”. E’ la dura accusa di Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, dopo il no della Lega alla firma del contratto collettivo. “Siamo sorpresi da come è stato detto no – ha aggiunto Tommasi, in una conferenza stampa in Federcalcio – chi ha proposto le modifiche non ha lasciato la delega per firmare e ha chiuso formalmente l’assemblea”.

TOMMASI: AL MOMENTO NON CONDIZIONI PER GIOCARE – “Al momento non ci sono le condizioni perché si giochi”. Lo ha detto il presidente dell’Assocalciatori, dopo la decisione della Lega di A di respingere l’accordo per il contratto collettivo. “Le richieste della Lega sono pretestuose, il consiglio federale è aggiornato ma non vedo cosa possa cambiare”. “Sono allibito – ha aggiunto Tommasi – che domenica non si giochi, o che ci sia il forte rischio che non si giochi”. Il no dell’assemblea di Lega di oggi, secondo il presidente dell’Aic, “prescinde dalla possibilità di firmare: le modifiche proposte per noi non erano accettabili, ma chi le ha proposte non ha lasciato la delega per la firma e ha chiuso l’assemblea. Non giocare non fa bene a nessuno, ma qualcuno ha interesse che non si cominci”.

LEGA DICE NO ALL’ACCORDO – La Lega di serie A dice non alla firma dell’accordo per il contratto collettivo. “L’Assemblea di Lega ha respinto a larga maggioranza, 18 contro 2, l’intesa con l’Aic”, ha spiegato il presidente di Lega Maurizio Beretta.

“Il testo firmato dall’Assocalciatori non può essere sottoscritto se non c’é l’integrazione dei due punti sui quali già ci eravamo espressi”, ha spiegato Beretta al termine dell’accesa assemblea di Lega che ha detto no alla proposta di accordo del contratto collettivo dei giocatori.

I nodi restano l’articolo 4 che riguarda il contributo di solidarietà che secondo i club deve essere totalmente a carico dei giocatori e l’articolo 7 che secondo la Lega deve prevedere l’assoluta autonomia dello staff tecnico di organizzare gli allenamenti dei giocatori.

L’assemblea ha votato a larga maggioranza per il no (18 voti a 2) “respingendo l’idea di aderire al testo già firmato dall’Aic considerandolo non sufficiente”, ha sottolineato Beretta. Ora il presidente della Lega si trasferisce di nuovo in Federcalcio dove è rimasto aperto il Consiglio federale per riferire della posizione di rottura dei club.

LEGA DICE NO, VOTANO SI’ CAGLIARI E SIENA – Solo due nell’assemblea di Lega sono stati coloro che si sono detti favorevoli a sottoscrivere l’accordo con i giocatori per evitare la rottura. Dei 20 club solo il Cagliari rappresentato da Cellino e il Siena da Perinetti hanno votato sì. I club nel respingere il testo già sottoscritto dall’Assocalciatori hanno controproposto le loro modifiche ai due articoli sui quali si è bloccata di nuovo la trattativa. Sull’articolo 4.2 i club vogliono che venga così emendato: “Non è ammesso il patto contrario. Eventuali contributi straordinari, quale quello previsto dal Dl 14 agosto 2011 o analoghi provvedimenti, saranno comunque esclusivamente a carico del calciatore”. Quanto all’articolo 7.2 la correzione del testo così come vogliono i club dice: “Quanto previsto al precedente comma non impedisce allo staff tecnico della società di organizzare allenamenti differenziati per tutto il tempo ritenuto necessario a soddisfare le esigenze tecniche stimate dallo staff”.