Melania, appello procure: ‘chi ha chiamato si faccia avanti’

ASCOLI PICENO- Le Procure di Ascoli Piceno e Teramo, che indagano sulla scomparsa e la morte di Carmela-Melania Rea, la mamma di 29 anni trovata uccisa in una pineta nel Teramano, lanciano oggi un appello, attraverso l’ANSA, all’uomo che mercoledì scorso ha telefonato da una cabina in Piazza San Francesco a Teramo al 113 per avvisare che c’era un cadavere di donna nel Bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella. “Non deve avere paura”, gli fanno sapere gli inquirenti, convinti che l’uomo non abbia nulla a che fare con il delitto e che potrebbe invece fornire elementi utili alle indagini. L’uomo, che dalla voce sembrava piuttosto anziano, potrebbe essere un cercatore di funghi che si è imbattuto casualmente nel cadavere di Melania. Non ha chiamato immediatamente la polizia, forse perché sprovvisto di un telefono cellulare, o perché, sotto choc, ha cercato prima di calmarsi, ma dalla pineta è arrivato a Teramo, dando l’allarme con un certo ritardo. Comportamento che le Procure sembrano comprendere, dicendo all’uomo di non dover temere nulla. L’altro appello è rivolto a quanti sono passati per il Bosco delle Casermette dalle 6.30 di lunedì 18 aprile, giorno della scomparsa di Melania, fino al pomeriggio del 20, quando è stato trovato il cadavere.

Le Procure di Ascoli e Teramo precisano ulteriormente che l’appello è rivolto a quelle persone che “fra le 6:30 del mattino del 18 aprile (giorno della scomparsa di Carmela Rea) e il pomeriggio del 20 aprile (quando è stato ritrovato il cadavere della donna) possono essere transitate e magari anche aver sostato nei pressi del Chiosco della Pineta al Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella”.

PERSONE ASCOLTATE DA CARABINIERI AD ASCOLI – I carabinieri del Comando provinciale di Ascoli stanno ascoltando in caserma alcune persone che potrebbero essere collegate o avere informazioni utili per incastrare il killer di Carmela-Melania Rea. E’ presente il sostituto procuratore Carmine Pirozzoli. Dopo un summit, ieri, dei magistrati ascolani, che hanno fatto il punto della situazione, oggi le indagini hanno ricevuto, sembra, un ulteriore impulso, e sono in corso diverse attività investigative. In Procura si respirerebbe un clima di ottimismo. Intanto, sono state dissequestrate le aree in cui la donna è scomparsa e dove è stato ritrovato il suo cadavere, segno che tutto quello che era possibile fare qui, a livello di rilievi, é stato fatto.

ASCOLANI IN GITA A COLLE SAN MARCO NONOSTANTE PAURA – Nonostante la paura e il senso di insicurezza per quanto è avvenuto nel ‘loro’ pianoro – prima il rinvenimento dei resti di Rossella Goffo e ora la scomparsa di Carmela-Melania Rea, trovata poi uccisa nel Teramano – gli ascolani non hanno voluto rinunciare a riunirsi oggi, giorno della Liberazione e festa del santo, a Colle San Marco, teatro nel giro di pochi mesi di due tragedie. Molti quelli che hanno dormito in tenda, e centinaia le persone che hanno raggiunto il colle; chi a piedi da Ascoli, chi in bici, moto o camper, per poi preparare il pranzo di Pasquetta al barbecue, passeggiare, giocare con i propri bambini. Non c’é stato il boom degli altri anni (il 25 aprile il pianoro richiama migliaia di persone), forse anche per il tempo incerto, ma è sembrato che gli ascolani volessero riappropriarsi dei loro spazi ed esorcizzare l’orrore di quanto è avvenuto lì. E’ stata anche una giornata di cerimonie, con la deposizione di una corona d’alloro sul cippo intitolato alla memoria di quanti, organizzati in una prima forma di resistenza, cadettero sotto i colpi dei nazifascisti nell’ottobre del ’43. Proprio all’altezza di questo spoglio monumento ai caduti, Melania potrebbe essere stata avvicinata e portata via dal suo assassino. Nel sacrario dei partigiani si è poi tenuta la cerimonia ufficiale con le autorità, il prefetto Pasquale Minunni, il sindaco della città Guido Castelli, il presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani. Nessuno di loro ha fatto cenno alla vicenda della Rea. La Provincia è Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’attività partigiana.