Melania: Auto di Parolisi dai Ris. Perquisita la casa

NAPOLI – L’automobile di Salvatore Parolisi, una “Renault Scenic”, sequestrata dagli inquirenti alla fine del mese scorso e parcheggiata nella caserma di Frattamaggiore (Napoli), è stata prelevata per essere trasportata a Roma a disposizione dei Ris.

‘CC HANNO PORTATO VIA DUE VALIGIE’ – I carabinieri che stamattina hanno effettuato una perquisizione a casa di Salvatore Parolisi, a Frattamaggiore (Napoli), secondo quanto riferito all’ANSA da Michele Rea, il fratello di Melania, hanno portato via due valigie: una da casa di Parolisi, e un’altra da casa dei Rea. ”La valigia che hanno portato via i militari da casa nostra – riferisce Michele – l’aveva portata qui Salvatore il sabato successivo al giorno del ritrovamento di Melania, il mercoledi’. Dentro c’erano gli abiti di Melania. I carabinieri hanno svuotato la valigia, lasciando a noi gli abiti, e hanno portato via solo la borsa”.

“Più passa il tempo e più diventa difficile trovare testimonianze che attestino che il 18 aprile scorso Melania Rea fosse a San Marco nell’orario che il marito, Salvatore Parolisi, indica”.

Così spiega all’ANSA il colonnello Alessandro Patrizio, comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli confermando che alcuni militari dell’Arma sono in trasferta in queste ore nel Napoletano per importanti attività di indagine legate al brutale assassinio della giovane mamma di Somma Vesuviana. Il lavoro di raccolta di informazioni da parte dei carabinieri, che hanno sentito decine di testimoni, sembra ormai concluso.

“Abbiamo sentito tante persone e di Melania non c’é traccia quel pomeriggio al pianoro di San Marco, come non c’é traccia di Parolisi”. Il caporal maggiore dell’esercito ha sempre sostenuto che quel giorno lui, la moglie e la bambina erano saliti al pianoro intorno alle 14.30, ma secondo le testimonianze raccolte la donna non sarebbe mai arrivata lì, come sostenuto dal marito, e Parolisi stesso vi sarebbe giunto ben più tardi dell’orario da lui indicato. “Tutto quanto raccolto è ora all’attenzione della della Procura di Ascoli per le valutazioni finali”, conclude Patrizio.