Miccoli e figlio boss, rapporti da chiarire

PALERMO – Il boss mafioso Antonino Lauricella, catturato lunedì scorso dalla polizia a Palermo dopo sei anni di latitanza, non sarà interrogato domani dal giudice Vittorio Anania.
Lauricella, ricorrente in Cassazione per una condanna a sette anni e mezzo, secondo la più recente giurisprudenza non avrebbe diritto all’interrogatorio di garanzia.
Proseguono, intanto, le indagini della Procura palermitana sui rapporti tra il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, e il figlio di Scintillone, Mauro Lauricella (e non Salvatore). Mauro, che si è autodefinito “Scintilla”, gioca a calcio nella Palermitana, squadra che milita in Eccellenza, e proprio frequentando l’ambiente sportivo ha conosciuto Miccoli con cui é nata un’amicizia come testimonia anche un video su You tube e diverse foto su Facebook.
Il figlio dell’ex latitante è più volte ritratto abbracciato a Miccoli allo stadio o in giro per locali. Nel video ci sono anche foto con altri giocatori di calcio e personaggi dello spettacolo.