Milano super, + 4%, Europa di corsa. Bankitalia,boom debito

MILANO – Chiusura positiva per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha segnato un rialzo del 4%. Il listino di Piazza Affari aveva ripreso l’accelerazione seguendo gli indici di New York.

EUROPA RECUPERA 252 MILIARDI; MILANO 14 – Duecentocinquantadue miliardi. Questa la capitalizzazione recuperata oggi dalle principali borse europee, mentre Piazza Affari ha recuperato 14,21 miliardi.

Nuovo sprint delle borse europee, che hanno consolidato oggi il rialzo della vigilia, favorite dal buon andamento di Wall Street, nonostante il calo della fiducia dei consumatori Usa in agosto, registrato dall’Università del Michigan. Gli investitori hanno scommesso sulle banche e sui titoli automobilistici, ma gli acquisti si sono rivolti anche su settori che recentemente avevano perso posizioni importanti, come le materie prime e gli assicurativi. Tra i titoli del credito ha guadagnato la maglia rosa Dexia (+17,31%), seguita da Natixis (+9,22%), Banco Popular Espanol (+8,33%) e Santander (+6,56%). Occhi puntati anche su Bbva (+6,23%), Ubs (+5,71%) e Societé Generale (+5,65%), già positiva nel finale ieri, ma vittima di un vero e proprio sisma (-14%) il giorno prima. Più cauti gli istituti italiani, con Unicredit (+5,6%) e Intesa Sanpaolo (+3,23%), mentre a Francoforte ha brillato Commerzbank (+5,4%) e a Londra Barclays (+5,26%). In campo automobilistico passi avanti per Continental (+7,71%) e Valeo (+7,35%), attive rispettivamente negli pneumatici e nella componentistica, mentre tra i costruttori ha primeggiato Porsche (+5,91%), seguita da Fiat (+5,64%), Volkswagen (+4,56%) e Peugeot (+4,36%). Bene gli estrattivo-minerari Kenmare Resources (+10,59%), Voestalpine (+6,58%) e Kazakhmys (+6,34%) e i petroliferi Repsol (+5,99%), Shell (+3,48%) e Total (+2,7%). In campo assicurativo occhi su Aegon (+8,77%), Cnp (+8,18%), Swiss Life (+7,44%), Zurich (+7,12%) e Generali (+6,31%).

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra +3,04% – Parigi +4,02% – Francoforte +3,45% – Madrid +4,82% – Milano +4,00% – Amsterdam +3,22% – Stoccolma +2,12% – Zurigo +4,37%.

BANKITALIA: DEBITO PUBBLICO SFONDA 1.900 MLD – Il debito pubblico italiano a giugno sale, tocca un nuovo record e sfonda per la prima volta i 1.900 miliardi di euro, attestandosi a quota 1.901,919 mld. E’ quanto riporta il supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica. Da ricordare che il dato riguarda lo stock di debito e non il suo rapporto con il prodotto interno lordo (é quest’ultimo invece il dato utile ai fini del patto di stabilità europeo).

Nel mese di giugno di quest’anno dunque lo stock di debito pubblico italiano è aumentato di 4,354 miliardi di euro rispetto ai 1.897,565 miliardi di maggio, mese in cui aveva toccato il precedente record. E’ salito così per il terzo mese consecutivo. Rispetto alla fine del 2010 il debito pubblico a giugno è cresciuto, sempre nel dato assoluto e non nel rapporto con il prodotto interno lordo, del 3,19% (+58,9 mld), mentre rispetto a giugno dell’anno precedente lo stock è aumentato del 4,25%.

INFLAZIONE: ISTAT CONFERMA, LUGLIO STABILE A 2,7% – Il tasso d’inflazione annuo a luglio é rimasto stabile al 2,7%, lo stesso livello già registrato a giugno, che risulta il più alto dal novembre del 2008. Lo rileva l’Istat, confermando le stime provvisorie, che indicano un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,3%. A luglio la dinamica dei prezzi ha risentito del sostegno arrivato dal settore energetico e dai servizi relativi ai trasporti, mentre un effetto di contenimento si deve ai beni alimentari non lavorati.

A luglio la benzina è aumentata del 13,5% (dal +11,9% di giugno) su base annua, mentre è salita del 2,2% su base mensile. E’ quanto fa sapere l’Istat, aggiungendo che sempre a luglio il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto è salito del 17,4% (dal +14,0% di giugno) ed è aumentato del 2,7% sul piano congiunturale.

Anche a luglio il carrello della spesa ha registrato un aumento di prezzi superiore alla media. Per il raggruppamento dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti) la crescita è stata del 3,4% su base annua, contro un tasso d’inflazione al 2,7%. Rispetto al mese scorso, in termini tendenziali, l’indice dei prezzi della lista dei beni che rientrano nella spesa quotidiana è lievemente diminuito (era +3,5% a giugno). Lo comunica l’Istat, aggiungendo che su base mensile a luglio i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono rimasti invariati.

FISCO: BANKITALIA, ENTRATE PRIMI 6 MESI 176 MLD, +1,3% – Le entrate tributarie nei primi sei mesi del 2011 si sono attestate a quota 176,479 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. E’ quanto riporta il supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica. E’ da ricordare che Bankitalia diffonde il dato delle entrate per cassa mentre il ministero dell’Economia per competenza giuridica.

Nel solo mese di giugno di quest’anno le entrate tributarie, calcolate dalla Banca d’Italia secondo il criterio della ‘cassa’, si sono attestate a quota 35,985 miliardi di euro, in calo del 12,4% rispetto ai 41,116 miliardi di euro, che erano stati incassati a giugno del 2010.

STOP SCOPERTO SPAGNA E FRANCIA, OGGI ITALIA E BELGIO – Spagna, Francia, Belgio e Italia, con un’azione coordinata dall’Esma, l’Autorità europea di vigilanza sui mercati, vietano le vendite allo scoperto. In Italia la Consob si riunirà oggi prima dell’apertura dei mercati. In Francia il Presidente del Autorité des Marchés Financiers (AMF) ha già annunciato con una nota la decisione presa in tarda serata che riguarda in particolare le operazioni su titoli del settore banche e assicurazioni ed è valida già da oggi e per 15 giorni. “E’ vietato creare o ampliare posizioni corte nette, anche intraday, in azioni ordinarie o titoli che danno accesso al capitale delle seguenti istituti di credito e compagnie assicurative: Aprile Group, Axa, Bnp Paribas, CicC, Cnp Assurances, Credit Agricole, Euler Hermes, Natixis, Parigi Ré, Scor, Société Générale” si legge in una nota. In Spagna la Cnmv, la Consob spagnola, ha imposto, si legge in una nota pubblicata sul sito, il “divieto come misura precauzionale con effetto immediato e per un periodo transitorio. Il divieto rimarrà per un periodo di 15 giorni dalla data, può essere prorogato se ritenuto necessario. Il divieto provvisorio si applica a qualsiasi operazioni su azioni o indici, operazioni che presuppongano la creazione o l’aumento di posizioni corte su azioni di società spagnole del settore finanziario” incluse le operazioni in contanti, i derivati sugli scambi o derivati Otc. Le azioni oggetto del provvedimento sono quelle di Banca Cicica, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Banco de Sabadell, Banco de Valencia, Banco Espanol de Credito.

UE-17: PRODUZIONE INDUSTRIALE GIU’ A GIUGNO, -0,7% – La produzione industriale dell’area euro è scesa dello 0,7% a giugno, rispetto a maggio. Calo anche in Ue-27, giù dell’1,2%. A maggio, rispetto al mese precedente, la produzione era in salita dello 0,2%. Lo comunica Eurostat. In Italia, la produzione a giugno è calata dello 0,6%, stesso calo che aveva registrato a maggio. Su base annua, a giugno la produzione dell’industria in Eurolandia è salita del 2,9%, e dell’1,7% nella Ue-27. Mentre in Italia è salita dello 0,2%. I cali più accentuati, su base mensile, si sono registrati in Danimarca (-5,8%), Portogallo (-3,5%), Finlandia (-3,3%) e Slovenia (-2,7%). Su base annua è invece la Grecia ad aver fatto registrare un crollo significativo (-13,2%).

COMMERCIO ESTERO: ISTAT, DEFICIT GIUGNO MIGLIORA (-1,8 MLD) – A giugno il deficit commerciale dell’Italia è stato di 1,8 miliardi di euro, in miglioramento sia rispetto al mese precedente, sia a giugno dello scorso anno (-3,2 miliardi). Lo comunica l’Istat aggiungendo che nei primi sei mesi dell’anno il disavanzo si attesta a 22,2 miliardi di euro, una valore nettamente superiore a quello del 2010 (-15,4 miliardi). Quanto al saldo non energetico, il dato è positivo (+3,3 a giugno e +10,3 nel semestre) e in aumento sul 2010.

IN CALO PIL FRANCESE – Il pil francese è rimasto invariato nel secondo trimestre dell’anno rispetto ai primi tre mesi del 2011 (quando si era registrato un +0,9%), con una crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Lo ha comunicato l’Insee. Le previsioni degli analisti indicavano un aumento dello 0,3%.

Dopo una seduta in gran parte positiva la Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,20%. L’indice Nikkei ha perso terreno, scendendo a 8.963,72 punti, a causa del rialzo dello yen che ha indebolito i titoli delle imprese esportatrici.