Monti e il ‘veto’ Merkel. Ma Berlino smentisce

(di Cristina Ferrulli) – ROMA, 20 FEB – Se per il Cav. la casa degli italiani e’ sacra e intassabile, per Pier Luigi Bersani la sanita’ pubblica e’ intoccabile e, tagliando le consulenze, si possono abolire i ticket per le visite specialistiche. Ultimi fuochi di campagna elettorale tra leader che si rincorrono tra proposte e polemiche. Ma la propaganda arriva al punto di confondere gli elettori: le lettere del Pdl sul rimborso Imu hanno creato file e richieste di chiarimenti alle poste e alle agenzie delle entrate e un esposto alla Procura di Roma e’ stato presentato da Rivoluzione Civile. ”Berlusconi compra il voto degli italiani”, attacca Mario Monti che prima elogia il leader Pd ma poi mette in dubbio che Angela Merkel possa sperare in un governo di sinistra.

Standard & Poor’s, come le analisi piu’ diffuse sui quotidiani stranieri, torna ad alimentare i peggiori incubi di partiti e cittadini, denunciando il rischio che ”senza una chiara maggioranza” l’Italia non riuscira’ a portare avanti le riforme necessarie a ristabilire la crescita. L’unico che si augura, quasi al grido ‘Muoia Sansone con tutti i filistei’, un immediato ritorno al voto e’ Beppe Grillo, pesantemente attaccato da Bersani e da Berlusconi, che dipinge come ”irragionevoli e senza testa” gli elettori del M5s. In una strategia collettiva di caccia all’ultimo voto, Mario Monti va molto piu’ piano negli attacchi al leader M5s: ”La differenza tra votare Grillo e Scelta civica e’ poca ma determinante: alla base di entrambi c’e’ la profonda insoddisfazione per la politica ma noi alla protesta uniamo alla proposta”. Nel tutti contro tutti, la proposta choc del Cavaliere, arrivata, come dice il leader Pd, ”sotto forma di cartella esattoriale” nella cassetta della posta, alimenta critiche.

Alle quali Berlusconi fa spallucce: ”gli attacchi sono la conferma che abbiamo ragione, dare degli imbroglioni ai competitor e’ nello stile comunista dei toni minacciosi”, reagisce l’ex premier all’accusa del Pd di essere un imbroglione. Per il leader del Pd, invece, il problema e’ che ”quando parlo di regole, il Cavaliere si sente minacciato e mette mano alla pistola”. Ma siccome gli elettori vanno convinti, tutti i big rilanciano le ultime proposte. Oggi Bersani, protagonista negli scorsi mesi di uno scontro con Monti contro ogni ipotesi di privatizzazione della sanita’, annuncia che, tagliando le consulenze inutili per 790 milioni, si possono eliminare i ticket sulle visite specialistiche che costano ai cittadini 834 milioni l’anno. ”Le nostre sono le uniche proposte serie e sostenibili”, rivendica Anna Finocchiaro. Ma contro i tagli alla spesa sanitaria, Berlusconi non vuole restare indietro: ”Serve un miglioramento del sistema perche’ chi opera nella sanita’ e’ un missionario ma non e’ logico ridurre la spesa”