Monti, sono con la gente. Sinistra soffoca crescita

Sono stato “costretto” ad aumentare le tasse “perché alcuni irresponsabili hanno portato a quella situazione” finanziaria, “ma adesso che il Paese è salvo c’é una prospettiva di “riduzione graduale delle tasse”. Lo afferma Mario Monti, ospite di TgCom24.
E’ “finita l’emergenza finanziaria, ma siamo in emergenza economica e sociale”, afferma il presidente del Consiglio uscente spiegando che per “superare queste gravissime emergenze occorre mobilitare i riformatori”.

Saranno candidati con noi Alberto Bombassei, presidente di Brembo, Valentina Vezzali, schermitrice e olimpionica, e Mario Sechi direttore de Il Tempo. Lo ha annunciato Mario Monti a Tgcom24. Il premier ha annunciato che anche la presidente del Fondo Ambiente Italiano, Ilaria Borletti Buitoni sarà della ‘squadra’.

Mario Monti attacca poi la sinistra. “Non dico tutta, ma una parte della sinistra – afferma – pone molta attenzione in teoria all’aspetto disuguaglianze, ma spesso soffoca i meccanismi per la crescita, che sono basati su efficienza produttitvità e competitività”.

“Per ridimensionare il settore pubblico occorre una spallata dei cittadini, ma non con la rabbia, la protesta o il non voto, ma scegliendo di votare chi non ha legami con organizzazioni che vogliono bloccare il Paese”, dichiara. “Bisogna andare a toccare le retribuzioni senza però cadere nella demagogia che impedisce allo Stato di assumere competenze molto alte che vanno strappate al mercato”.

“Occorre mobilitare i riformatori: la mia offerta fa capo alla società civile, vuole mobilitarla” e vuole mobilitare i “riformatori” per cambiare il Paese “altrimenti i sacrifici fatti dagli italiani andrebbero dispersi con una nuova crisi finanziaria prima o poi”, aggiunge. “E’ vero, non sono più super partes. Sono sceso dal piedistallo” e ho deciso di “mettermi dalla parte della gente comune che ha molta diffidenza della politica”, aggiunge il premier a Tgcom24 spiegando che per lui la “politica non sarà mai una professione”.

“Il Papa ha ragione: ha chiamato lo ‘spread sociale’ quello che è un differenziale sempre maggiore” tra ricchi e poveri. “Si è trascurato troppo l’aspetto uguaglianza e la distribuzione della ricchezza”, sottolinea il premier uscente.

“La mia intenzione è che gli italiani paghino meno tasse”, afferma Monti. Il premier però stigmatizza il fatto che “ci sono stati anni in cui si riteneva quasi un furto che lo Stato chiedesse le tasse”, mentre così ovviamente non è: “purché lo Stato non usi male questo denaro”.