Morta in gioco erotico, arrestato ingegnere

ROMA – E’ stato arrestato dalla polizia con l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale l’ingegnere romano, Soter Mulé di 42 anni, coinvolto nel gioco erotico dello Shibari, che questa notte a Roma ha portato alla morte di una ragazza, Paola C. mentre un’altra è grave.
L’accusa è di omicidio colposo con dolo eventuale. Mulé aveva legato lui stesso le due ragazze Paola C. e Federica F. che erano d’accordo nel gioco erotico.

Prima di praticare lo Shibari avevano trascorso la serata in un locale, poi avevano bevuto e fumato droga le tre persone coinvolte nel gioco erotico che ha portato la scorsa notte alla morte di una ragazza originaria di Lecce, era studentessa fuori sede all’università La Sapienza. L’altra ragazza, una romana di 23 anni, è in gravi condizioni. Sarebbe stata proprio quest’ultima a indicare il vano caldaia del palazzo dove lavora come usciere, in via di Settebagni. Le due ragazze, consenzienti, erano state legate in maniera molto stretta, con poco margine. Il minimo movimento di una, condizionava i movimenti dell’altra.

IMPICCATA DAL PESO DELL’ALTRA SVENUTA – Le due ragazze coinvolte nel gioco erotico erano legate con una stessa corda (ognuna da uno dei due capi opposti) in varie parti del corpo fino al collo. La corda passava su una trave orizzontale all’altezza di due metri da terra, una sorta di tubo metallico all’interno di un garage di proprietà dell’Agenzia delle Entrate. Attraverso il gioco dello Shibari ognuna faceva da contrappeso all’altra alternandosi in saltelli: una scendeva verso terra, l’altra saliva verso l’alto con il balzello, dandosi la spinta con le punte dei piedi, in una sorta di dondolio. Salendo, la corda provocava uno strozzamento che durava alcuni secondi: il soffocamento, secondo alcune tecniche erotiche, produce infatti una sensazione simile all’orgasmo. Ma una delle due ragazze a un certo punto è svenuta restando in terra e costringendo a restare in alto l’altra, che è così morta impiccata. Al gioco assisteva un ingegnere romano, che le avrebbe legate. A quanto si è appreso, la vittima era un’impiegata romana, l’altra originaria di Lecce. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile.