Mps, ipotesi associazione delinquere. Indagini anche su Bankitalia e Consob

Si aggrava il quadro accusatorio ipotizzato dai pubblici ministeri di Siena che indagano su Mps. Alcuni quotidiani riportano oggi la notizia che la Procura indaga il vecchio management anche per associazione per delinquere volta a truccare i conti in un unico disegno criminoso.
”Purtroppo si e’ dovuto, a tutela della banca e degli interessi di tutti gli azionisti, anticipare questo cambio, e cio’ rappresenta, per chi parla, un grande rammarico”. Cosi’ Giuseppe Mussari ai consiglieri nel Cda del 12 gennaio 2012, spiegando la risoluzione del contratto con il dg Antonio Vigni e l’arrivo di Fabrizio Viola

La procura di Trani ha aperto un fascicolo di indagine per l’ipotesi di omessa vigilanza a carico di Bankitalia e Consob nella vicenda di Mps. Il fascicolo è contro ignoti. Nell’inchiesta, avviata su esposto dell’Adusbef, si ipotizzano i reati di truffa, manipolazione del mercato e aggiotaggio

Il fascicolo è stato assegnato dal procuratore, Carlo Maria Capristo, al sostituto Michele Ruggiero che si occupa di reati finanziari e che ha già in corso inchieste sulla vendita di prodotti derivati riconducibili a Mps negli anni 2009-2010. “L’apertura del procedimento – ha precisato Ruggiero – è una atto dovuto in relazione all’esposto presentato un paio di giorni fa da Adusbef”. Al momento, nel fascicolo non figurano persone indagate

“Il contesto investigativo è sensibile e complesso esclusivamente rispetto al ruolo svolto nei fatti oggetto di indagine dal precedente management”. E’ quanto afferma una nota della procura di Siena, firmata dal procuratore Tito Salerno

“La diminuzione della quota della fondazione ed aumento della quota dello Stato nel capitale potrebbe essere una extrema ratio e rivelarsi inevitabile se il Monte fosse in difficoltà gravi e perdurasse, ma vorrebbe dire una parziale nazionalizzazione. In passato anche le banche di Stato davano luogo a intrecci di finanzia e politica non facciamoci prendere da una prospettiva troppo angusta”. Lo afferma Mario Monti a Radio 24. Dal caso Mps, aggiunge Monti, “si può trarre la lezione che l’unione bancaria” europea “é ancor più importante. La responsabilita ultima alla Bce è fondamentale. Ci sono state e ci sono resistenze a questo ma la grandissima parte del’opinione competente in materia vede nel progetto della vigilanza unica un progetto solido e da realizzare”. “I poteri” di vigilanza, spiega, “ci sono stati e ci sono stati interventi forti: abbiamo visto il cambiamento dei vertici di Mps. Evidentemente non sono bastati. Se si mettono in opera azioni di occultamento di documenti si mette in difficoltà l’operazione di vigilanza”.