Napolitano: essenziale indipendenza informazione

ROMA – ”La funzione essenziale che l’indipendenza e il pluralismo dell’informazione debbono assolvere nella ricerca di nuovi equilibri tra i diversi strumenti tecnologici di comunicazione e nell’affrontare la sfida della multimedialita”’: e’ stata sottolineata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato in occasione della presentazione dello studio ‘La stampa in Italia 2008-2010′ messo a punto dalla Federazione italiana editori, presentato oggi.

FIEG: AZIENDE LASCIATE SOLE, ORA INTERVENTI – ”Per essere parte attiva dei processi di cambiamento in atto, le aziende editrici devono mantenere elevato il livello della qualita’ dei contenuti prodotti e articolare la loro produzione in rapporto alla molteplicita’ delle piattaforme. Finora lo hanno fatto da sole”. E’ quanto rileva la Fieg nello studio ‘La stampa in Italia 2008-2010′, aggiungendo che ”lo sforzo richiesto e’ pero’ enorme e le aziende editrici hanno bisogno di una governance politica che ”sia in grado di delineare un quadro normativo di riferimento adeguato” e di mettere in atto ”interventi selettivi che offrano un supporto efficace per procedere verso sistemi di produzione e di distribuzione dell’informazione in linea con le esigenze imposte dalle tecnologie”.

”I problemi chiave con i quali deve confrontarsi l’editoria giornalistica sono sostanzialmente legati ad un mercato che non si espande sufficientemente nelle sue due tradizionali componenti – vendite delle copie e di spazi pubblicitari – ed all’esigenza di individuare nuove linee di crescita dei ricavi”. Lo rileva la Fieg nello studio ‘La stampa in Italia’. ”E’ un percorso difficile che, pero’, non ha alternative – prosegue la Fieg -. L’impatto sui margini operativi della crisi intervenuta nel biennio 2008-2009 e’ stato forte, ma nel 2010 e’ stata altrettanto forte la reazione delle aziende editrici che, almeno sul piano dei costi di produzione, hanno portato avanti un’efficace azione di razionalizzazione e di ristrutturazione che si e’ tradotta in ritrovati equilibri aziendali e, cio’ che e’ piu’ importante, in margini operativi di segno positivo”.