Napolitano, governo di scopo o dimissioni

Si sono concluse le consultazioni flash al Quirinale. Il capo dello Stato si è preso un momento di riflessione. Berlusconi apre alle larghe intese. M5S: ‘Napolitano ci dia l’incarico sul programma, poi diremo nome. No a Bersani e pseudo-tecnici’. E dalla web tv Grillo attacca i politici: ‘Partiti finiti’. Vendola: ‘Impossibile con Pdl, incarico a Bersani’. Scelta Civica: ‘Grande coalizione per governo stabile, faremo il necessario’. Infine il Pd: ‘Non idoneo un governissimo. Appoggiamo le scelte di Napolitano’.

CRIMI, NAPOLITANO CI HA ESCLUSO GOVERNO NON POLITICO “Il Presidente Napolitano ha nettamente escluso” l’eventualità di un governo tecnico, sostenendo che “l’unico governo che può essere formato non può essere altro che un governo politico”. Lo scrive sul profilo Facebook Vito Crimi, capogruppo in Senato del M5S.

PD: E.LETTA, NON IDONEO UN GOVERNISSIMO – “I contrasti aspri tra le forze politiche – ha detto Enrico Letta, vicesegretario del Pd, dopo l’incontro con il presidente Napolitano al Quirinale – rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali”. “Al presidente della Repubblica confermiamo fiducia piena e profonda gratitudine – ha aggiunto Letta. ‘Non mancherà il nostro supporto responsabile alle decisioni che prenderà”. “L’idea di rivotare con l’attuale legge elettorale è profondamente sbagliata”. “I troppi ‘no’ ascoltati nei giorni scorsi, a cui si aggiungo i ‘no’ di stamattina, e cioé ‘no’ a un governo istituzionale o a un governo del presidente, oltre a quelli ascoltati nelle consultazioni, rischiano di negare quel cambiamento” la cui richiesta era emersa dalle urne. “I troppi ‘no’ ascoltati nei giorni scorsi, a cui si aggiungo i ‘no’ di stamattina, e cioé ‘no’ a un governo istituzionale o a un governo del presidente, oltre a quelli ascoltati nelle consultazioni, rischiano di negare quel cambiamento” la cui richiesta era emersa dalle urne, ha sottolineato Letta.

M5S, DISPONIBILI A GOVERNO 5 STELLE – ‘Siamo disponibili ad un governo 5 stelle’. Nel momento in cui Napolitano dovesse dare incarico al M5S noi in brevissimo tempo daremo al Presidente nome e programma”. Lo ha detto Vito Crimi al termine delle consultazioni al Quirinale. ‘Nessuna fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici’. “Abbiamo ribadito quanto già detto nella precedente consultazione e cioé che siamo disponibili a formare un governo Cinque Stelle e rilanciamo questa opportunità”. Ha detto Crimi. “Un governo che – ha aggiunto – possa immediatamente avviare alcune iniziative come il reddito di cittadinanza e il rilancio delle pmi”.
“Non è un’ipotesi che abbiamo in campo… Nel momento in cui dovesse essere fatto un nome…”. Così il presidente del gruppo parlamentare del Senato di M5S ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se avrebbero dato la fiducia a “un governo istituzionale del presidente”. Quale è il candidato premier del M5S? “Per noi l’importante è il progetto politico che si riassume nei 20 punti del programma . Il nome del candidato premier non è essenziale”. Così risponde la capogruppo del M5S Roberta Lombardi alle domande dei giornalisti al Quirinale. Sarà per l’importanza del luogo, il Quirinale, o per la solennità dell’occasione, le consultazioni, anche il grillino Vito Crimi si ‘abbandona’ al gergo istituzionale e nel riferire la posizione del M5S chiama “onorevole” la ‘collega’ Roberta Lombardi. ‘Richiamato all’ordiné dai cronisti ai quali non è sfuggita la piccola gaffe, Crimi si corregge, sorridendo: “Ah già è vero, lei è una cittadina…”. La Lombardi davanti ai flash sorride soddisfatta. “Mai parlato di governo pseudo-tecnico”. Lo ha affermato Beppe Grillo chiamando Sky tg 24.

ALFANO, CI RIMETTIAMO A VALUTAZIONI NAPOLITANO – “Il tentativo del Pd di scaricare su altri responsabilità che sono tutte e solo sue – aggiunge il segretario del Pdl – è un’ ulteriore prova della mancanza di visione e di sensibilità all’interesse nazionale di Bersani, del suo partito e dei suoi alleati. Mai e in nessun caso il Capo dello Stato, nei colloqui con noi, ha preso in considerazione e quindi neppure avanzato ipotesi di cosiddetti ‘Governi del Presidente’ o ‘istituzionali’ o “tecnici”, che avrebbero visto comunque la contrarietà non solo nostra, ma della enorme maggioranza degli italiani, dopo la fallimentare esperienza del governo Monti”. “A questo punto – osserva – la responsabilità ricade unicamente e storicamente sul Pd. E’ bene avere chiari tutti i passaggi di questa vicenda: dopo il sostanziale pareggio elettorale, il Pdl ha subito manifestato attenzione all’esigenza di garantire governabilità al Paese attraverso una grande intesa tra le forze maggiori, in primo luogo per corrispondere alla necessità di alleggerimento fiscale e di rilancio dell’economia che sale dal Paese”. “E’ questo il cambiamento che l’Italia attende – conclude – a ciò il Pd ha risposto dicendo sempre e solo no; occupando tutte le cariche istituzionali; inseguendo ogni giustizialismo; facendosi umiliare dai grillini; rifiutando ogni analisi seria sulla drammaticità della situazione economica delle famiglie e delle imprese. Ora il Pd raccoglie ciò che ha seminato. A questo punto, ci rimettiamo con fiducia alle valutazioni del Presidente Napolitano”.

VENDOLA, SOLUZIONE PIU’ IDONEA E’ INCARICO A BERSANI – “Abbiamo ritenuto di sottolineare ancora una volta che la soluzione più idonea a traghettare l’Italia fuori da questo avvitamento e pantano è nel conferimento dell’incarico a Bersani”. Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola al termine della consultazione con Napolitano. “Riteniamo interdetta qualunque possibilità di un governo di larghe intese”.
“Il Pdl – dice ancora Vendola – non é alleato possibile, tanto più in una situazione come quella in cui si trova oggi l’Italia”.

SCELTA CIVICA, GOVERNO STABILE E IN TEMPI CERTI – “La chiusura delle diverse forze politiche per interessi di parte e divisioni ideologiche impedisce che si formi un governo stabile, mentre noi riteniamo che sia una necessità un governo stabile in tempi certi”. Lo ha detto il coordinatore di Scelta Civica Andrea Olivero dopo le consultazioni al Quirinale. “Scelta Civica si impegna con grande determinazione a fare tutto ciò che è necessario senza chiedere nulla ma siamo disponibili a seguire chi vuole cambiare il paese”. “Abbiamo proposto al capo dello Stato ai avviare delle esplorazioni per verificare le compatibilità programmatiche e le soluzioni per possibili convergenze”. Ha affermato Olivero.

CASA BIANCA: NON COMMENTIAMO,SPETTA A ITALIANI – “A questo punto ci riserviamo di commentare: lasciamo agli italiani le decisioni che ritengono appropriate per determinare la leadership del loro paese”. Così il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, risponde ai giornalisti – a bordo dell’Air Force One – che gli chiedevano se gli Usa fossero preoccupati per la situazione politica italiana.

CEI, STOP A GIOCHI RUOLO O NAVE VA A PICCO – Basta “con i giochi di ruolo” o c’é il rischio che “per difendere l’interesse di una parte, la nave vada a picco”: serve “una soluzione politica – provvisoria per quanto si voglia – capace di far uscire il Paese dalle secche”. Lo afferma il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, in un’intervista al Sir.

BERLUSCONI: SOLO LARGHE INTESE – Nel primo colloquio di Giorgio Napolitano per uscire dallo stallo politico-istituzionale che ha portato al ‘congelamento’ dell’incarico di Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Roberto Maroni rilanciano la palla nel campo del segretario del Pd. Ribadiscono che l’unica strada è quella di dar vita ad un governo “politico” e nel farlo aprono all’ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd.

Un esecutivo delle larghe intese, sostenuto da tutte le forze politiche ad eccezione del Movimento di Beppe Grillo, al quale – secondo il Cavaliere – non c’é alternativa, se non il voto anticipato. Ma il Pd, intravedendo il rischio di un ‘abbraccio mortale’ dell’ex premier, sbarra immediatamente la porta: “Mi sembra molto difficile ipotizzare un governo sostenuto insieme dal Pd e dal Pdl. La politica del Pdl è distante anni luce da quelle del Partito democratico”, afferma Luigi Zanda, presidente dei senatori democrat, commentando a caldo le parole del leader Pdl.

Il Cavaliere era accompagnato dai capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, e dalla delegazione leghista guidata da Roberto Maroni. “Abbiamo manifestato la nostra posizione che è la posizione di sempre”, premette l’ex premier. “E nell’interesse del Paese si deve trovare un modo per dare vita, insieme, ad un governo di coalizione” al quale partecipino il Pd, il Pdl, la Lega e Scelta Civica. Guidato da chi? gli chiedono i giornalisti. “Il Pd avanzi una candidatura. Ci va bene quella del segretario Bersani, così come altre candidature”, risponde Berlusconi, dicendosi pronto a incontrare gli altri partiti per concordare i “provvedimenti urgenti” che si impongono per affrontare “la difficilissima situazione dell’economia”. Il Cavaliere sbarra la strada a nuovi tentativi sul ‘modello Monti’: il prossimo governo “deve essere politico”. Parole che rischiano di complicare anche l’ipotesi di un ‘governo del presidente’.

SERRACCHIANI, PIANO B DEL PD SI CHIAMA MATTEO RENZI – “Il Piano B nel Partito Democratico c’é già ed ha un nome: Matteo Renzi, anche da subito, anche da stasera. Il tema vero è se lui accetterebbe in questo momento, ma il PD deve spendere il suo nome”. Così Debora Serracchiani, eurodeputata del PD e candidata alla Presidente del Friuli Venezia Giulia, oggi al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’, condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.

BRUNETTA, NO A ESECUTIVO DEL PRESIDENTE – “Non c’é alcun governo del Presidente, non ci interessa”: così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, ribadisce la posizione del centrodestra, cioé a favore di un governo politico di grande coalizione. “Ho trovato Napolitano molto lucido, determinato e consapevole della situazione”, aggiunge a Tgcom24.

GRASSO, SENZA GOVERNO PARLAMENTO NON PUO’ LAVORARE – “Mi aspetto che finalmente questo paese abbia un Governo” perché “senza è impossibile” far lavorare il Parlamento: lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso in visita a Palermo.