Neonato scomparso: gip convalida arresto genitori

ASCOLI PICENO – Il gip di Ascoli Piceno Carlo Calvaresi ha convalidato l’arresto di Katia Reginella e Denny Pruscino, i genitori del piccolo Jason, il bimbo di due mesi e mezzo scomparso a Folignano. Il gip ha anche confermato la custodia cautelare in carcere per entrambi.

LA MADRE CONFERMA CADULA FATALE – Katia Reginella, la mamma del piccolo Jason, il bimbo scomparso a Folignano, ha confermato la sua versione originaria, ossia che il bimbo è scivolato dal letto mentre gli stava cambiando il pannolone. Jason, sempre secondo quello che sostiene la madre, che in quel momento era a casa da sola, sarebbe morto subito. In seguito si sarebbe sbarazzata del corpicino. All’invito del suo legale, l’avv. Francesco Ciabattoni, di ripensare alle sue dichiarazioni, la donna ha insistito nella sua versione, mentre il marito ne ha fornita una diversa.

LEGALE DEL PADRE, ‘NON E’ MORTO’ – Il piccolo Jason “non è morto”. Lo ha detto l’avv. Felice Franchi, che difende Denny Pruscino, padre del piccolo di due mesi e mezzo scomparso da circa un mese. Franchi ha riferito delle risposte rese dal suo assistito durante l’udienza di convalida del gip di Ascoli Piceno Carlo Calvaresi.

Secondo il legale che assiste Denny Pruscino, il suo assistito ha detto al gip Carlo Calvaresi di essere “convinto che il bambino sia vivo”. Il padre di Jason ha raccontato di essere tornato a casa e di non aver più trovato il piccolo”. E ha anche fornito indicazioni di luoghi e persone presso le quali ritiene che il figlio (da lui riconosciuto) sia stato trasferito. “Tutte affermazioni – ha sottolineato l’avv. Felice Franchi – che andranno verificate”. Intanto la Procura di Ascoli Piceno sta già conducendo accertamenti.

IN AZIONE CANE ADDESTRATO PER RICERCA SCOMPARSI – Un cane addestrato nella ricerca di persone, proveniente dalla Toscana, sarà portato domani a Casteltrosino, sul luogo in cui Katia Reginella, sostiene di avere lasciato il corpicino del bimbo morto durante un incidente domestico. Un tentativo fatto più che altro per non lasciare nulla di intentato: i carabinieri sono infatti abbastanza convinti che, ammesso che il piccino sia veramente morto, il corpicino non sia lì. Il luogo è piuttosto frequentato e, nel giro di 48 ore dopo il presunto abbandono, sarebbero stati nettamente avvertibili i miasmi della decomposizione. Questo fa sperare che Jason sia vivo, affidato a qualcuno. Oppure, nel caso peggiore, che sia morto, ma che il corpo si trovi altrove. Intanto le ricerche nella zona proseguono, condotte dai carabinieri, dal Corpo Forestale dello Stato e dai vigili del fuoco.

INDAGINI ALLARGATE ALL’ESTERO – Si allargano all’estero, con tutta probabilità alla Svizzera, le indagini dei carabinieri per la scomparsa del piccolo Jason, due mesi e mezzo, per la quale sono in stato di fermo i genitori Denny Prusciano e Katia Reginella, abruzzesi, ma residenti a Folignano (Ascoli Piceno). Le ipotesi di reato vanno dall’abbandono di minore con possibile morte del bambino all’omicidio a seguito di maltrattamenti, e occultamento di cadavere. Quando è stata fermata, a casa dei suoi a Nereto (Teramo) la madre aveva una valigia e in Svizzera vive un fratellastro. Intanto sono riprese stamane le ricerche nei boschi presso Castel Trosino, dove la donna ha raccontato di avere gettato il corpicino del bimbo, che – nella sua versione – sarebbe morto in seguito ad un incidente domestico. Sempre oggi è prevista l’udienza di convalida dei fermi da parte del gip Carlo Calvaresi. I carabinieri continuano a sperare di trovare il piccolo vivo.

MARITO E MOGLIE, SI SDOPPIA LA DIFESA – Si “sdoppia” la difesa di Katia Reginella e Denny Pruscino, la coppia di origini abruzzesi, ma residente a Folignano (Ascoli Piceno), nella frazione di Piane di Morro, fermata per la scomparsa del figlioletto. La donna continua ad essere seguita dall’avv. Francesco Ciabattoni, che l’ha assistita anche nell’udienza di convalida di oggi, mentre l’uomo è ora difeso dall’avv. Felice Franchi. Si tratta forse del segnale che i due, descritti come “totalmente affiatati” dai carabinieri che conducono l’inchiesta, seguiranno due diverse linee difensive.

Davanti al gip Carlo Calvaresi, la venticinquenne ha ribadito la sua versione dei fatti: il piccolo Jason è morto a causa di un incidente domestico, dopo esserle scivolato dalle braccia durante una caduta della stessa madre in casa. A quel punto, sempre nella sua ricostruzione, lei avrebbe preso in braccio il corpicino e lo avrebbe portato fino a Casteltrosino, abbandonandolo sul ciglio della strada vicino ad un bosco. Il marito sarebbe venuto a conoscenza dell’accaduto solo successivamente. L’avv. Francesco Ciabattoni ha oggi smentito una frase che sarebbe stata intercettata e riportata dagli organi di informazione: “finalmente ce ne siamo sbarazzati. Siamo due menti criminali”. “Non c’é niente del genere agli atti – ha insistito – qui siamo ancora nell’ambito dell’umano, non parliamo di animali”. E interrogata dal gip Katia Reginella ha ricordato anche il suo passato difficile: una violenza sessuale subita a 9 anni in ambito familiare, l’affidamento ad un istituto, il rapporto con Denny Pruscino, l’unico a darle un’apparente stabilità. Solo apparente però, perché nella storia ci sono altri due figli, di tre e cinque anni, diventati disabili in seguito ad incidenti domestici e tolti ai genitori. E lo stesso Jason non sarebbe figlio biologico di Denny, che però lo ha riconosciuto e successivamente ha sposato Katia, il 20 giungo scorso, circa una settimana prima del fantomatico incidente. L’udienza di convalida prosegue per Pruscino. La decisione del gip si conoscerà in giornata.