Oggi la conclusione Malick in pole per Palma d’oro

CANNES – Oggi si chiude un Festival di Cannes pieno di epiche immagini di un mondo che muore, ma anche nel segno del femminile. E a vincere dovrebbe ancora essere uno di quei film in cui la catastrofe e’ interiore come quello di Terrence Malick, THE TREE OF LIFE. Unico suo avversario, almeno per la forza delle immagini, quel MELANCHOLIA di Lars Von Trier di fatto tagliato fuori dalla gara per le sue dichiarazioni su Hitler ed Israele.

Tra i supercandidati per i premi maggiori (Palma d’oro, Grand Prix e regia) troviamo ancora Aki Kaurismaki con LE HAVRE favola piena di poesia sull’immigrazione, i fratelli Dardenne con IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA e, infine THE ARTIST del francese Michel Hazanavicius, geniale film bianco e nero e muto che non annoia mai. Mentre sale pero’ nelle quotazioni, oltre il noir DRIVE del regista danese Nicolas Winding Refn, miscela di violenza, auto e sangue, anche il nostro THIS MUST BE THE PLACE di Paolo Sorrentino che oggi ha incassato buone critiche da stampa francese e anglosassone e anche Il Premio ecumenico.

Oltre il film, molto considerata da tutti l’interpretazione da parte di Sean Penn di Cheyenne (ex star del rock con poca voglia di crescere). Sempre per l’Italia potrebbe correre ancora un personaggio maschile non troppo solido come il neo-papa Michel Piccoli di HABEMUS PAPAM di Nanni Moretti.

Per i ruoli femminili la rosa sembra invece oggi allargarsi e sempre nel segno dei personaggi forti. Non solo potrebbe vincere la Palma d’oro la madre-coraggio che non rinuncia ad amare il figlio-mostro interpretata da Tilda Swinton in WE NEED TO TALK ABOUT KEVIN di Lynne Ramsay: c’e’ poi la generosa mamma in affido dei Dardenne, ossia Cecile de France, e la depressa quanto tosta Kirsten Dunst indifferente alla fine del mondo del film di Lars Von Trier. E oggi sono infine comparse le donne, tutte toste e in lotta con gli uomini, di LA SOURCE DES FEMMES di Radu Mihaileanu, per loro potrebbe arrivare un premio complessivo, tra l’altro meritato ed emblematico di questa 64/ma edizione.

dell’inviato Francesco Gallo