“Voglio una donna al Quirinale”: è la frase, quasi un “mantra”, che esponenti di oltre 50 associazioni femminili pronunciano con forza in un video, pubblicato sul sito dell’Ande (Associazione nazionale donne elettrici) e su numerosi altri siti di associazioni di donne. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria al quale aderiscono molte associazioni, che da tempo esprimono la loro ferma posizione per azioni concrete per l’affermazione di una piena cittadinanza delle donne e per la loro equa rappresentanza là dove si decide. A partire dalla Presidenza della Repubblica, che finora non è mai stata assegnata a nessuna figura femminile.
Per le associazioni dell’Accordo è necessario un segnale di considerazione dell’esistenza e dei talenti della parte femminile della società. Nel mirino, tra l’altro, l’episodio dell’incarico ai 10 saggi per facilitare la composizione della crisi di governo, tutti uomini “come se di donne sagge non ne esistessero” e la presenza irrilevante, sotto al 10%, delle donne fra i grandi elettori designati dalle Regioni. Le associazioni hanno già lanciato una petizione online per “colmare questo anacronistico divario”.