Orrore a Umbertide uccisi due bambini

(di Claudio Sebastiani ) – A otto e 12 anni due fratelli di origine marocchina, un bambino e la sorella, sono stati uccisi nella casa alla periferia di Umbertide in cui vivevano con la madre. A colpirli con un coltello, secondo le indagini dei carabinieri proseguite fino a notte avanzata, è stato il padre, manovale marocchino di 44 anni ora disoccupato, che si era separato da pochi giorni dalla donna, di 34 anni, il quale poi ha tentato di uccidersi ferendosi alla gola. Ora è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Città di Castello, dove i militari lo piantonano. Per lui è stato disposto l’arresto con l’accusa di duplice omicidio. Ancora da accertare il movente, ma l’ipotesi degli investigatori è che sia in qualche modo legato alla separazione della coppia.

La tragedia è avvenuta nella tarda serata di ieri, in una palazzina di nuova costruzione alla periferia di Umbertide. In una casa dove la donna aveva formalmente chiesto proprio ieri la residenza agli uffici del Comune (dopo essersi trasferita all’inizio del mese), mentre il marito viveva nella zona di Città di Castello. I due bambini erano soli nell’appartamento. La madre si era infatti recata a lavorare come cameriera in un ristorante di Città di Castello. Qui – è emerso dagli accertamenti – l’ha chiamata il marito dicendole che si stava uccidendo. Non è chiaro se sia stato lui ad avvertire il 118 o lo abbia fatto la donna. Quando i soccorritori sono arrivati nell’abitazione di Umbertide hanno trovato i due bambini ormai morti in bagno. Accanto l’uomo gravemente ferito. Poco distante dai corpi i carabinieri – subito intervenuti da Umbertide, Città di Castello e Perugia – hanno rinvenuto un coltello.

Gli investigatori ipotizzano si tratti di quello usato per il duplice omicidio e per il tentativo di suicidio. Saranno però gli esami del personale dell’Arma specializzato nei rilievi scientifici a dare una risposta definitiva. Così come le indagini in corso dovranno chiarire cosa sia esattamente successo nella casa. Sulla responsabilità dell’uomo gli inquirenti non hanno comunque dubbi. La famiglia aveva vissuto fino a poco tempo fa nella zona di Città di Castello. Qui i carabinieri erano dovuti intervenire per una lite tra i coniugi. A Umbertide quasi nessuno li conosceva. Nemmeno nel bar accanto alla casa dove comunque nessuno vuole parlare. “Ci sono due ragazzi uccisi, è una vicenda tragica e drammatica”, si limita a dire il sindaco Giampiero Giulietti.