Parmalat, assolte tutte le banche

MILANO – I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno assolto le banche imputate per la legge 231 in relazione al reato di aggiotaggio per il crack della Parmalat.
Il tribunale ha assolto con le formule o per non aver commesso il fatto o perche’ il fatto non sussiste Paolo Botta (Citibank), Giaime Cardi (Credit Suisse), Marco Pracca e Tommaso Zibordi (Deutsche Bank) e Paolo Basso e Carlo Pagliani (Morgan Stanley). ”Perche’ l’illecito non sussiste” e’ la formula usata dai giudici per l’assoluzione di Bank of America, Citibank, Morgan Stanley e Deutsche Bank. La Procura di Milano alle quattro banche aveva chiesto confische per quasi 120 milioni di euro e per ognuna dei 4 istituti una sanzione da 900 mila euro. Per le persone fisiche la pubblica accusa aveva chiesto condanne che andavano da 1 anno a 1 anno e 4 mesi, tranne che per Giaime Cardi per la quale era stato chiesto il non doversi procedere per prescrizione.

GLI ABBRACCI DEI LEGALI DOPO LETTURA SENTENZA – Dopo la lettura della sentenza che ha mandato assolti le banche e i loro manager imputati a Milano per il crack Parmalat, prima in aula si è sentito un brusio poi é scoppiata la gioia dei legali. Due addirittura, fuori dall’aula, gremita di persone, si sono abbracciati dicendo ‘Non e’ successo niente”.

PROCURA MILANO, ERA UNA INDAGINE DOVEROSA – “Era una indagine doverosa”. Così si limitano a commentare in Procura l’inchiesta che oggi ha portato i giudici del tribunale ad assolvere le quattro banche e i loro funzionari imputati per aggiotaggio in relazione al crac Parmalat. Al quarto piano del Palazzo di giustizia milanese si osserva anche di “non essere forse riusciti a trovare elementi sufficienti per dimostrare la responsabilità” di alcuni degli imputati. Inoltre si è però ricordato che in precedenza sia Nextra che Ubs con alcuni loro manager avevano accettato di patteggiare con ciascuna una sanzione amministrativa di 500 mila euro e una confisca di 1 milione di euro.

DEUTSCHE BANK, AGITO SEMPRE NEL RISPETTO LEGGE – “La sentenza ha dimostrato che Deutsche Bank e i suoi dipendenti hanno agito con professionalità e nel rispetto della legge italiana”. Questo il breve commento dell’istituto tedesco dopo che il Tribunale di Milano ha assolto le banche dall’accusa di aggiotaggio per il crack di Parmalat