Parolisi e Ludovica su Facebook Lei, basta

ANCONA – Questi alcuni scambi di messaggi su Facebook tra Ludovica P. e Salvatore Parolisi, chatta con l’avatar Vecio Alpino: Ludovica 2011-03-10 22:29:04 UT …ti penso sempre..voglio la mia vita con te..ma la voglio fatta per bene…senza più doversi nascondere..ti immagino con me sempre..spero che tu riesca a fare tutto quello che mi hai detto..e spero che l’avvocato protegga subito la tua posizione..ma soprattutto spero che tu tra pochissimo sia libero di essere solo mio…
Ludovica 2011-03-12 14:09:01 UTC …parli di cose che sappiamo da tempo ma senza dirmi se hai fatto realmente e concretamente qualcosa..lo so che basta la tua convinzione..devi fare le tue valigie e andartene e cominciare ad avviare la cosa in maniera legale..senza se..senza ma..senza altro tempo..sono passati 2 anni direi che sono anche troppi..devo rielencarti le persone che conosco che si sono lasciati e separati in pochi mesi..?nn mi sembra il caso…io spero che tu stia già parlando e stia già chiudendo tutto..poi se vuoi stare con me bene..altrimenti io nn voglio proprio sentire la parola..”ancora un pochino di pazienza..” non esiste..non devi ammazzare nessuno..devi lasciare una persona che non ami e con cui non stai piu bene da una vita..
Vecio Alpino 2011-03-15 14:52:51 UTC amoruccio mio nn devi stare in ansia io ho quasi risolto tutto ho trovato anche un accordo con lei e le cose stanno andando per il verso giusto mi serve solo un altro po di tempo sicuramente non riuscirò ad essere li da te questa settimana ma ti garantisco che ormai è fatta noi potremmo presto coronare i nostri sogni come posso ti chiamo scusami se in questi giorni non ho potuto…ma ti racconto tuttto al telefono poi ti amo non perdere la fiducia in me manca poco ti amo”
Ludovica 2011-03-15 16:23:41 UT …mi viene la rabbia solo a leggerla quella frase..”manca poco..” ma cosa????????me lo stai dicendo d mesi!!!!!!e nn sei stato capace neanche di liberarti per questo fine settimana..e stiamo al 17marzo!!!!!!!ripetermi che mi fai schifo è poco!!!!!!ti avevo giurato che se nn venivi dopo tutto il tempo che ti ho dato x me finiva qui..e cosi è!perchè a differenza tua quando faccio una promessa io la mantengo!la corda la stai tirando da troppo tempo..e quando si ama davvero non ci si comporta in questo modo!sei l’ennesimo fallimento…il peggiore di tutti..e ti giuro sulla mia vita che stavolta io nn torno indietro..le stronzate valle a raccontare a qualcun’altra..io sono satura e finita.. ”
Vecio Alpino 2011-03-16 18:14:26 UTC sei arrabbiatissima ed è normalissimo ma dammi la possibilità di spiegarmi a telefono ti devo dire solo due cose sabato sicuramente ti chiamero e parleremo se vorrai ascoltarmi fai bene a trattarmi cosi me lo merito dopo tutto quello che ti ho promesso e normale che tu ti comporta cosi con me l’odio e significato di amore quindi vuol dire che qualcosa di buono sto coglione ti ha dato ti chiedo solo di ascoltarmi per chiarire sabato e dopo prenderai le tue decisioni
Vecio Alpino 2011-03-16 22:03:31 UTC …hai ragione quando mi dici che bastava fare le valigie e tutto finisce ma non è proprio cosi i legali sono dei pezzi di merda per non dire i giudici o di chi ha fatto questo schifo di legge del cazzo che sono tutte per la donna e nessuna per l’uomo….mi tocca dagli anche altri soldi che tu sai che mi dovevano arrivare e ci sono visto la comunione dei beni che ho fatto……in piu non cè l’immediatezza di accettarlo da parete sua quindi dovrò pure accudirla fino alla separazione sempre se poi lei accetterebbe allora ho abbassato la tesya ed ho trovato un accordo con lei molto piu tranquillo……
Ludovica 2011-03-16 22:07:55 UTC a me nn me ne frega niente nè dei soldi nè degli accordi nè della legge che tu e il tuo avvocato nemmeno conoscete xkè tu nn gli devi una lira ed ora che questa si trovi un lavoro!!!!!!!o tu te ne vai di casa subito o è finita per sempre basta nn ci sono alternative.
Ludovica 2011-03-16 22:34:14 UTC ..io nn accetto che tu continui a vivere con lei e a stare con lei te ne devi andare punto non ci sono alternative..ma devo dirtelo io che sei l’ultimo uomo sulla faccia della terra che tratt la persona che dice di amare dopo 2anni ancora così???per cosaaaaaaa???????per dei schifosissimi soldi!!!!!!!!cosa prevede questo accordo?????che vivi con lei per ancora altro tempo????fino a pasqua??fino a che nn te ne vai da ascoli???fino al secondo compleanno di vittoria???fino a quando ancora vuoi trattarmi come una pezza????o meglio pensi di farlo..xkè tanto tu sei tanto sicuro che la cretina poi ti riprende no???..io ho 26 anni..quasi 27..e voglio la mia vita la mia felicità oraaaa!!!!!!hoperso anche troppo tempo e nn è stato giusto…io nn voglio iù pagare per i tuoi errori..oraaa e nn tra altre settimane altri mesi..se nn sei capace..se nn hai il carattere..se sei una persona che con lei sa solo abbssare la testa..lo sarai ora come tra 10anni..e allora ogni volta ti piegherai..soccomberai…per carità…nn so che farmene di una vita con un uomo cosi..nn mi cercare più…te lo chiedo per favore BASTA.

CC, PAROLISI HA FATTO TUTTO DA SOLO – Salvatore Parolisi “ha fatto tutto da solo” quando uccise il 18 aprile scorso la moglie Melania rea nel bosco delle Casermette “al culmine di un litigio”. E’ la convinzione “personale” del comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, col. Alessandro Patrizio, che oggi ha incontrato la stampa dopo l’arresto del caporal maggiore. Secondo il col. Patrizio, quindi, Parolisi non avrebbe avuto complici né nell’omicidio, né nel successivo vilipendio di cadavere, con una serie di colpi inferti post-mortem sul cadavere della giovane donna.
Anche se nella richiesta di arresto dei pm ascolani e nell’ordinanza del gip Carlo Calvaresi viene ritenuta non infondata la possibilità che il vilipendio di cadavere sia stato effettuato in concorso con altri, per i carabinieri, che hanno condotto le indagini sul caso, Parolisi sarebbe potuto tornare al bosco delle Casermette il 19 o addirittura il 20 aprile mattina, a ridosso della scoperta del cadavere, per sferrare altri colpi, incidere tagli (tra cui una forma di svastica sulla coscia) e infilare una siringa vuota usata sotto al seno della moglie. In questi giorni, sempre secondo il col. Patrizio Parolisi “ha fatto di tutto per essere visto”, ma ci sono dei “buchi” nella scansione delle sue giornate.

Molto probabilmente, di fatto sicuramente, la piccola Vittoria di 18 mesi era presente sul luogo del delitto a Ripe di Civitella, dove la mamma Melania Rea è stata massacrata a coltellate. Per la sua morte il padre Salvatore Parolisi è stato arrestato oggi ad Ascoli Piceno. E’ uno dei particolari emersi durante una conferenza stampa dei carabinieri. “Non abbiamo elementi per dire che non ci fosse” ha spiegato il col. Alessandro Patrizio, comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli. Forse la piccola era addormentata sul seggiolino dell’auto, ma potrebbe comunque avere assistito alle prime fasi del litigio tra i genitori, culminato nell’efferato omicidio di Melania.

FORSE SI SVESTI’ PER FACILITARE RAPPORTI INTIMI – Nell’ordinanza con cui il gip di Ascoli Carlo Calvaresi ha disposto l’arresto di Salvatore Parolisi, verrebbe valutata la possibilità che Melania si sia abbassata pantaloni, collant e slip volontariamente (non ci sono segni di strappi sugli indumenti o graffi al corpo) non tanto per fare pipì (ipotesi comunque non scartata, anche se la donna era da poco uscita di casa), ma per favorire un rapporto sessuale, situazione chiaramente incompatibile con una lite. Viene definito “suggestivo” il fatto che proprio di un episodio simile, avvenuto però dieci giorni prima dalla morte di Melania, ha poi riferito lo stesso Parolisi, che ha dato due versioni diverse che hanno destato sospetti: agli investigatori ha detto che nel frattempo che lui e la moglie avevano effusioni intime la loro bambina era con i nonni, mentre al fratello di Melania, Michele, ha detto che la piccola era in auto. Non viene escluso tuttavia che fra i due ci sia stata una lite, nata a seguito della relazione che il militare aveva con la soldatessa Ludovica.

OMICIDIO AGGRAVATO DA CRUDELTA’ – Omicidio volontario pluriaggravato dal vincolo di parentela e crudelta’ (pena che prevede l’ergastolo) e vilipendio di cadavere in eventuale concorso con altri. Questi i reati contestati a Salvatore Parolisi, che aprono anche alla possibilita’ che le ferite post mortem sul cadavere di Melania siano state inferte da persona diversa rispetto al marito. Ipotesi che comunque gli inquirenti ritengono poco verosimile (Le accuse)

PROCURA ASCOLI, LE INDAGINI NON SONO FINITE – Salvatore Parolisi e’ stato arrestato per l’omicidio della moglie Melania Rea, il gip di Ascoli Piceno ha sancito il trasferimento dell’inchiesta a Teramo, ma ”le indagini non sono ancora finite”. E’ il commento di una delle fonti inquirenti di Ascoli. ”Mancano ancora alcuni risultati del Ris – spiega – gli accertamenti geologico-botanici e altre cose”. Accertamenti che ora saranno coordinati e valutati dalla Procura di Teramo, anche se uno dei pm ascolani, Umberto Monti, potrebbe essere applicato per l’inchiesta in Abruzzo: la decisione spetta alla Procura generale dell’Aquila, ma la procedura si prospetta piuttosto complicata. Intanto in Procura ad Ascoli nessuno fa commenti, ma si respira un’aria di soddisfazione per un lavoro svolto in modo accurato ”e con grande meticolosita”, riconosciuto implicitamente dal gip che ha recepito in toto l’impostazione dei magistrati e degli investigatori dei carabinieri e anche le motivazioni indicate dai pm: inquinamento delle prove e pericolo di reiterazione del reato. Secondo la stessa fonte, le indagini ”sono state a 360 gradi” e non hanno imboccato subito la pista dell’uxoricidio, ”ci sono state varie ipotesi che sono state vagliate e approfondite”. Poi progressivamente il perimetro ”si e’ ristretto”, di fronte ai risultati dell’autopsia, agli accertamenti di polizia scientifica e alle indagini ”tradizionali” condotte sentendo testimoni su testimoni. Ma anche di fronte alle bugie e alle contraddizioni in cui e’ caduto l’unico indagato, ”iscritto nel registro degli indagati in una fase piuttosto avanzata”, segno appunto che tutte le altre piste erano state gia’ battute ed escluse.

INCHIESTA PASSA A TERAMO – Il gip del Tribunale di Ascoli Carlo Calvaresi, nell’ordinare l’arresto in carcere di Parolisi, si e’ dichiarato incompetente per territorio, per cui gli atti dell’inchiesta sull’omicidio di Melania Rea passano alla Procura di Teramo. E’ in questa provincia, infatti, che si trova Ripe di Civitella, il luogo dove venne ritrovato il 20 aprile scorso il cadavere della donna. Il magistrato ascolano, in ogni caso, nei prossimi giorni sottoporra’ Parolisi all’interrogatorio di garanzia, che entro i successivi 20 giorni verra’ ripetuto dal collega di Teramo a ulteriore tutela e garanzia dell’arrestato. Calvaresi, nelle 90 pagine dell’ordinanza, ha condiviso l’operato del pool dei magistrati di Ascoli, che hanno chiesto l’arresto nonostante i risultati dell’autopsia e dello studio degli schizzi di sangue (Bto) abbiano stabilito con certezza che Melania Rea e’ stata uccisa nel luogo dove e’ stato ritrovata morta, al Bosco delle Casermette, appunto, in territorio abruzzese.
LO SFOGO DI PAROLISI – ”Io in carcere, l’assassino di mia moglie libero”: cosi’ ha detto Salvatore Parolisi – secondo quanto apprende l’ANSA – poco dopo aver avuto la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare emesso contro di lui dal gip di Ascoli Piceno. ”Caro Antonio, in questi momenti di grande preoccupazione, io grido la mia innocenza. Sono sereno con la mia coscienza, non ho fatto nulla”. E’ lo sfogo di Salvatore Parolisi, arrestato oggi per l’uccisione della moglie Melania, inviato via mail la notte scorsa al giornalista di Studio Aperto Antonio Delitala, secondo quanto fa sapere la stessa rete televisiva. Nella mail, riporta Studio Aperto, il caporalmaggiore ribadisce la sua innocenza e la sete di giustizia per la morte di Melania. ”Amavo mia moglie – dice – provo un grande dolore e sono il primo a chiedere giustizia. Per la giustizia e per far crescere mia figlia accanto a me dandole affetto, sia il mio che quello della madre, la cui perdita e’ enorme sia per me che per mia figlia. Mia figlia e’ oggi tutta la mia famiglia”.

MELANIA: FRATELLO, E ORA CHE SI FA CON BAMBINA?. “E adesso come facciamo con la bambina?”. E’ stata la prima preoccupazione di Michele Rea, il fratello di Melania, alla notizia dell’arresto di Salvatore Parolisi. Lo riferisce il legale della famiglia, l’avv. Mauro Gionni, che ha appena parlato con i parenti della donna uccisa. La bambina è la piccola Vittoria, che porta lo stesso nome della nonna materna, e che dopo la morte della mamma è stata in parte con il padre, quando il lavoro glielo consentiva, e in parte con i Rea. ”Abbiamo chiesto che la piccola Vittoria stia con i nonni materni ma e’ giusto che potra’ continuare a vedere i famigliari di Salvatore. Loro lo difendono ed e’ naturale che sia cosi”’. Cosi’ Michele Rea, il fratello di Melania parla della nipote che forse non ricordera’ mai la mamma uccisa il 18 aprile scorso in un bosco del teramano. Per quell’atroce delitto stamattina e’ stato arrestato il marito Salvatore Parolisi, un caporalmaggiore dell’Esercito. ”Vittoria ora e’ da noi, ha trascorso il week end con il papa’ ed e’ giusto che potra’ continuare a vedere i famigliari di Salvatore”, ha detto Michele. Il fratello della giovane vittima dice che dovra’ ”esserci un processo nel quale saranno accertate tutte le eventuali responsabilita’. Allora nel caso che siano accertate responsabilita’ di Salvatore, sara’ difficile spiegarlo a Vittoria. Noi dobbiamo tutelarla e per lei sogniamo un futuro sereno, una esistenza tranquilla come e’ stata per me e per mia sorella fino a quel 18 aprile scorso”.

IL PADRE, A PAROLISI AUGURO TUTTO IL MALE – ”Ho conosciuto un clone di questa persona, un automa. Auguro tutto il male a questa persona per quello che e’ successo”. Cosi’ al telefono con Rcd (Redazione contenuti digitali di Rcs) il padre di Melania Rea, Gennaro, dopo la notizia dell’arresto del genero Salvatore Parolisi. ”Posso dire di aver scoperto di avere un clone in casa mia, ho scoperto che non era quello il Salvatore che ho conosciuto per dieci anni e che mia figlia adorava. Mia figlia lo ha sempre adorato ed e’ morta per i valori e per l’amore che aveva per lui” aggiunge Gennaro Rea. ”Non posso pensare che Salvatore abbia infierito sul cadavere di mia figlia, non ci sono appellativi per apostrofarlo, aggettivi da dedicargli”. Gennaro Rea invia un messaggio anche ai genitori di Ludovica, la ragazza che aveva una relazione extraconiugale con Salvatore: ”Vorrei sapere dai genitori di questa Ludovica cosa sapevano di Salvatore, la loro figlia cosa aveva detto loro? Che era sposato o non era sposato? Sono tutti quesiti da porre ai genitori di Ludovica, ma soprattutto e’ lei che deve chiarire determinate cose”. ”Credo – conclude amaro Gennaro Rea – che sappia piu’ di quanto abbia voluto fare credere”.