Partiti in rivolta, serve piu’ gradualita’

German SPD celebrates its 150th anniversaryClima tesissimo nei partiti dopo la decisione del consiglio dei ministri di ieri di abolire il finanziamento pubblico, sia pur con gradualità nei prossimi tre anni, sostituendolo con il contributo dei cittadini. Un passaggio diluito nel tempo che da alcuni commentatori viene visto come una ‘truffa’ ma che ai diretti interessati invece suona come uno schiaffo. Tanto che i dirigenti di Pd e Pdl già si sono fatti sentire ed anche in consiglio dei ministri i dubbi e le tensioni sono venuti fuori con forza. Ma Letta non ha accettato rinvii sostenendo che ‘ne va della credibilita’ del sistema politico.

BONINO, RADICALI POTREBBERO LANCIARE REFERENDUM – Sul finanziamento pubblico ai partiti c’é stato “l’inizio di un processo compromissorio, ma non sono così fiduciosa che l’arrivo del ddl in parlamento migliori o chiarisca la situazione”. “Per questo credo che i radicali potrebbero lanciarsi in una nuova campagna referendaria” per abrogarlo. Lo ha detto il ministro Emma Bonino a Radio Radicale.

“Penso che tutta la parte servizi alla buona politica debba essere integrata e debba essere rafforzata. Ci sono poi altri punti che hanno visto il Consiglio dei ministri su posizioni molto diverse. Vedremo adesso la sintesi che ne farà il presidente Letta, ma è indubbio che ci sono posizioni molto distanti che riguardano il finanziamento della politica”. Lo ha detto il ministro degli esteri Emma Bonino ai giornalisti, a margine di un’assemblea dei radicali, oggi a Roma. “Assumere dei rischi in base alle proprie convinzioni è il fondamento di una politica dei valori, altrimenti facciamo un consiglio di amministrazione e vediamo quale è la maggioranza”, ha aggiunto il ministro degli Esteri Emma Bonino ai giornalisti, a margine di un’assemblea dei radicali, oggi a Roma. “Credo poi – ha proseguito – che per un Paese sia molto salutare cominciare a discutere non tanto sui dati protestatari e demagogici, ma su quelli che sono i problemi veri del Paese, quindi per esempio la questione illegalità, la questione immigrati, la questione finanziamento pubblico, dei diritti civili perché la politica non si esaurisce né al governo, né solo in Parlamento. I cittadini organizzati sono anche, in base alla Costituzione, elementi protagonisti della politica democratica del Paese. Se poi le cose vanno già per la maggiore é inutile chiamare i cittadini o aprire un dibattito. Invece, la forza della politica è proprio quello di affrontare quei temi che a volte la classe o i partiti non hanno voglia di affrontare”.

BONINO, DA DDL RIDUZIONE DRASTICA A COSTI POLITICA – “Dal punto di vista quantitativo” il ddl sul finanziamento ai partiti “é sicuramente una riduzione drastica. E questo va detto per quanto riguarda i costi della politica. Non possiamo non dire che è un taglio evidente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino in un forum a Radio Radicale.

QUAGLIARIELLO, FALLIMENTO NON SARA’ PERDONATO – “Gli italiani sono più consapevoli di quanto non si possa pensare. Ciò che non sarebbero disposti a perdonare, oltre ovviamente a un ennesimo fallimento, è un percorso che non dovesse vederli protagonisti. La parola d’ordine dunque è partecipazione”: lo afferma il ministro Gaetano Quagliariello, sul cammino delle riforme.

RENZI, DA SEMPRE PER ABOLIZIONE MA NO COMMENT SU DDL – “Io sono un sostenitore dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti da una vita. Ma non commento ciò che fa il governo per evitare che si creino polemiche”. Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi a margine di un’iniziativa alla garbatela con il candidato sindaco di Roma Ignazio Marino.