Piazza Affari parte in calo, Ftse Mib -1,67%

MILANO – Avvio in calo per Piazza Affari. Il Ftse Mib cede l’1,67% a 13.434 punti e il Ftse All Share l’1,57% a 14.239 punti. Parte in negativo anche la Borsa di Parigi. L’indice Cac-40 scende dell’1,97% a 2.754 punti.
E la Germania attende con ansia il prossimo cruciale appuntamento nel Bundestag, chiamato a pronunciarsi il 29 settembre sulla legge che allarga le competenze del fondo salva-stati europeo, Efsf.

TOKYO CHIUDE A -2,17%, AI MINIMI DA 30 MESI – La Borsa di Tokyo chiude la seduta con un tonfo del 2,17%: il Nikkei, scontando il nervosismo degli investitori sulla tenuta dell’economia globale e sulla crisi del debito sovrano di Eurolandia, ‘brucia’ 186,13 punti e si attesta a quota 8.374,13, ai minimi degli ultimi 30 mesi.

Il Nikkei s’e’ attestato vicino ai minimi di seduta dopo aver aggiornato i livelli intraday piu’ bassi (8.359,70 punti) dopo gli 8.227,63 punti del 15 marzo, nel pieno delle turbolenze post sisma/tsunami dell’11 marzo che ha devastato il nordest del Giappone.

Sui listini prevale l’incertezza: i capi finanziari del G20, il gruppo delle principali economie avanzate ed emergenti, non sono riusciti la scorsa settimana a rassicurare contro i timori di rallentamento dell’economia mondiale, malgrado l’impegno a ”una forte azione per mantenere la stabilita’ finanziaria, ristabilire la fiducia e la crescita”.

Le misure concrete, attese dai mercati, dovrebbero prendere la forma di un nuovo maxipiano dei Grandi contro la crisi del debito sovrano di Eurolandia del valore di 3.000 miliardi, gia’ esaminato e discusso nel G20, anche se restano divisioni.
E la Germania attende con ansia il prossimo cruciale appuntamento nel Bundestag, chiamato a pronunciarsi il 29 settembre sulla legge che allarga le competenze del fondo salva-stati europeo, Efsf.

PETROLIO: IN CALO SULL’AFTER HOURS NEW YORK A 79,35 DOLLARI – Petrolio in calo sul mercato after hours di New York. Dopo aver chiuso la peggiore settimana da agosto, il greggio con consegna a dicembre perde lo 0,6% a 79,35 dollari al barile. I futures sul Brent a novembre, quotati all’Ice di Londra, perdono lo 0,5% a 103,48 dollari.

ORO: SOTTO I 1.600 DOLLARI PER LA PRIMA VOLTA DA LUGLIO – Per la prima volta dal luglio scorso l’oro scende sotto i 1.600 dollari. Il metallo prezioso a consegna immediata perde il 3,5% a 1.598,75 dollari. Sotto tale soglia e ai minimi da luglio, anche i futures a dicembre, che cedono il 2,6% a 1.597 dollari l’oncia.