Plico bomba Equitalia, allerta per possibile terzo pacco

E’ ancora corsa contro il tempo per cercare di intercettare e disinnescare il terzo pacco bomba anarchico prima che arrivi a destinazione ed esploda. Le forze di polizia sono al lavoro in Italia e all’estero dopo il ferimento ieri a Roma del direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, un giorno dopo il disinnesco di un plico per l’amministratore delegato della Deutsche Bank a Francoforte. ”Sono fatti che destano attenzione e molta riflessione – dice il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri – lavoreremo su quanto accaduto” e ”penso che tutto si possa affrontare con serieta’ e rigore”. Nelle rivendicazioni della Federazione anarchica informale (Fai) si parla di tre pacchi bomba: all’appello ne mancherebbe dunque uno, a meno che non si tratti di una beffa dei terroristi. Massima allerta per le banche e le istituzioni economiche, specie in vista della riapertura di lunedi’, ma anche caserme, questure e commissariati potrebbero essere un bersaglio. A Milano la Digos sta cercando di capire se i pacchi bomba siano partiti da uno dei due centri meccanizzati delle Poste, quello di Roserio e quello di Peschiera Borromeo: l’affrancatura sui plichi rimandava infatti al capoluogo lombardo.

A Roma invece si lavora sui resti dell’ordigno esploso in faccia a Cuccagna, alla ricerca di tracce che possano portare ai terroristi. Intanto il dg di Equitalia in un’intervista telefonica al Tg5 ha dato alcuni dettagli inediti. Il pacco sarebbe scoppiato appena Cuccagna ne ha tirato fuori il contenuto e non allo strappo della busta. Un contenuto che Cuccagna descrive cosi’: ”(Come) Una borsetta porta-videogiochi personali dei bambini”. Le condizioni del direttore generale di Equitalia sono stabili. ”Sto bene, forse poteva anche andare molto peggio”, ha detto.

Cuccagna ha confermato che non recuperera’ del tutto l’uso della mano destra ferita dallo scoppio – i medici ieri hanno parlato del 95% – ma ”la vista, dopo che mi hanno tolto 200 pezzi di vetro dagli occhi sta recuperando”, ha aggiunto. All’ospedale Sant’Eugenio di Roma si susseguono le visite di parenti, amici e colleghi di Cuccagna, che ha vicino a se’ la moglie e i due figli nel reparto di chirurgia plastica. Ieri aveva subito un intervento alla mano e un altro al volto. Il presidente di Equitalia, Attilio Befera, e’ tornato sulle polemiche anche aspre sull’operato dell’ente pubblico di riscossione delle tasse. ”Facciamo un lavoro ingrato – ha detto a TgCom24 – ma le imposte vanno pagate. Lo facciamo per chi paga le tasse regolarmente. La crisi economica certo rende tutto piu’ difficile”. ”Solidarieta’ ai lavoratori di Equitalia pero’ non vengano a dirci che la colpa dell’attentato e’ dei giornalisti o dei politici – ha detto il presidente dell’associazione dei consumatori Adusbef, Elio Lannutti – perche’ i metodi vessatori di Equitalia nelle riscossioni non sono invenzioni”. Per l’ex ministro del Welfare Maurizio Sacconi invece ”ogni giustificazionismo e’ colpevole” e bisogna ”prosciugare il brodo colturale che alimenta ogni forma di antagonismo violento”.