Premier: ‘Pm in guerra’ Mills, atteso in aula

MILANO – Si sono sistemati davanti all’ingresso principale del tribunale di Milano dove comincerà l’udienza del processo Mills, alla prevista presenza del premier Silvio Berlusconi. Sono una decina di giovani manifestanti che con i cartelli che richiamano nella grafica l’ormai ‘famigerato’ ‘via le Br dalle procure’, manifestano a sostegno dei magistrati vittime del terrorismo oggi nella giornata della memoria dei servitori dello Stato uccisi. Le tre gigantografie con i volti del pm Emilio Alessandrini, del giudice istruttore Guido Galli (uccisi dai terroristi di Prima Linea rispetti9vamente nel 1979 e nel 1980) e dell’avvocato Giorgio Ambrosoli (liquidatore della banca privata assassinato da un killer su ordine di Michele Sindona) faranno da ‘sfondo’ alla udienza del processo Mills. I manifestanti, sistematisi proprio sotto le tre gigantografie, hanno innalzato cartelli con la scritta ‘grazie ai magistrati e alla polizia giudiziaria che ci hanno protetti dalle Br e da tanti altri pericoli anche a prezzo della vita’. Intanto all’ingresso di via Freguglia del tribunale, luogo abituale di ritrovo di giornalisti, cameramen e sostenitori del Premier, sono già state sistemate le transenne ma al momento la situazione appare tranquilla con la presenza di pochi sostenitori del presidente del Consiglio.

BERLUSCONI, PM USANO DIRITTO CONTRO ME,E’ GUERRA CIVILE
dell’inviata Francesca Chiri
Una “guerra civile” combattuta con un “terrificante” uso del diritto per sconfiggere un nemico politico. Silvio Berlusconi torna ad attaccare la magistratura, solo sabato scorso definita un cancro da estirpare, e alza ancora i toni che lui stesso considera già ad un livello di guardia. “Non ho mai visto una vis politica come questa, all’insegna di una vera e propria guerra civile, fatta di insulti e calunnie di cui veniamo fatti oggetto” dice il premier. Non è bastato l’appello di Napolitano, non bastano le prese di distanza di Bossi. L’attacco continua . E’ il diritto il mezzo di attacco che la “sinistra usa come arma politica”. Anche se arrivano le precisazioni: “I giornali scrivono: ci risiamo. Berlsuconi attacca i giudici. Ma io ho parlato di pm e non di giudici. Anzi – precisa- ho sottolineato che le accuse che mi sono state rivolte da pm non hanno trovato corrispondenza da giudici”. Ma la precisazione non cambia la sostanza: Berlusconi parla ad Olbia, ad un comizio indetto per sostenere la candidatura dell’ex sindaco della città sarda, Settimo Nizzi: “Se solo una delle accuse ingiustificate fosse andata a buon fine, il cittadino Berlusconi sarebbe dovuto uscire dalla politica. E se continuano queste accuse inveritiere e paradossali, come si può definire questa attività se non eversione?”. La platea applaude e il premier usa anche toni sarcastici : “Domani mattina – ricorda – come divertimento mi recherò in Tribunale, dove andrà a seguire una causa surreale, su un episodio di cui non ho conoscenza, con una persona che non ho conosciuto: il tutto successo 16 anni fa” dice il Cavaliere che, subito, si fa serio: “pensate a quale situazione illogica é quella di un paese che chiama in Tribunale il proprio primo ministro. Lo sottopone all’umiliazione e – aggiunge – con sommo disprezzo del ridicolo la sinistra mi dice ancora ‘fatti processare’. Ma se sono l’uomo più processato dell’universo! Io però – sorride – gli ho dato immensa soddisfazione e saro ‘li’ a farmi processare”. Intanto, però, il presidente del Consiglio continua il suo tour elettorale perché, spiega ancora, queste elezioni amministrative serviranno a dare forza e continuità alla legislatura. Con una maggioranza che finalmente, ripete, potrà fare le riforme dopo che ” Fini e i suoi se ne sono andati all’opposizione,facendo rischiare la crisi di governo e l’instabilità che avrebbe provocato un grave danno perché le agenzie di rating erano lì ad aspettare”. Adesso, invece,”la nuova maggioranza è coesa per numeri e politicamente”. Ci sono da fare le riforme, quella della giustizia e quella istituzionale, perché, dice , “il presidente del Consiglio dei ministri oggi può solo lavorare, suggerire, non imporre nulla”, poi è il capo dello Stato che firma. E se per rafforzare la squadra di governo sono stati nominati nuovi segretari, che problema c’é? “Non vedo dove sia lo scandalo di avere 10-15 sottosegretari in più “, dice il presidente del consiglio. Ma se i sottosegretari crescono, i parlamentari dovranno diminuire: Berlusconi promette una legge di iniziativa popolare per dimezzare il numero di deputati e senatori.