Premier: saldi intoccabili Tassa di solidarietà resta

PORTO ROTONDO (OLBIA-TEMPIO) – Silvio Berlusconi, alla vigilia della riapertura di piazza Affari, torna a difendere la manovra varata dal governo per fronteggiare la crisi, sostenendo che i saldi sono ”intoccabili”, ma aprendo a ”miglioramenti” provenienti anche dalle opposizioni, con le quali spera in un dialogo costruttivo, tale da consentirgli di non mettere la fiducia.

Il premier, pero’, boccia sia l’ipotesi di un aumento dell’Iva, sia la proposta di sostituire il ‘contributo di solidarieta”’ per i redditi sopra i 90mila euro con altre misure. ”I saldi della manovra sono intoccabili”, ammonisce il presidente del Consiglio che verso le 19 decide di lasciare villa La Certosa per concedersi un gelato con i nipotini Alessandro e Edoardo, figli di Barbara.á”Ma se durante il percorso parlamentare emergono delle nuove idee migliorative, nulla osta a che siano accolte”, aggiunge il capo del governo.

L’Esecutivo, promette, guardera’ alle proposte ”senza fare distinzioni sulla fonte dalla quale provengono” anche con l’obiettivo di rendere ”piu’ accettabile” la manovra al Paese. Il Cavaliere sa che le misure adottate rischiano di scontentare molti dei suoi sostenitori. Forse anche per questo decide di affrontare la ‘piazzetta’ di Porto Rotondo, solitamente popolata da suoi fan. Un modo, forse, per á’testare’ il polso del suo elettorato. E l’effetto sembra farlo ben sperare. Quando arriva nel centro della localita’ turistica diverse persone sedute ai tavolini dei caffe’ si alzano in piedi ad applaudirlo. Lungo la passeggiata sul molo, inoltre, e’ una continua richiesta di foto e autografi. Qualcuno magari lo ignora, ma nessuno lo contesta.

Lui dice di non essere sorpreso. ”E’ il segno che non c’e’ stato un calo del consenso nei miei confronti, anzi…”, sostiene. Ad ogni modo, il Cavaliere non sembra intenzionato a cambiare l’impianto della manovra. Prima boccia l’ipotesi di un aumento di un punto dell’Iva perche’ pur dando un gettito importante (circa 5 miliardi), avrebbe due effetti negativi: ”contrarre” i consumi e stimolare l’evasione fiscale. Anche il ‘contributo di solidarieta’ sembra destinato a restare: e’ un fattore di ”giustizia” per non far gravare la manovra solo sulle classi sociali piu’ ”disagiate”, spiega. L’introito non sara’ grande, visto che dara’ ”molto meno di un miliardo” di euro – precisa – ma resta un provvedimento ”giusto”. Inoltre, aggiunge, e’ sempre possibile modificarne qualche aspetto, magari alleviando il prelievo per chi ha familiari aácarico. Insomma, non e’ una patrimoniale che sarebbe ”ingiusta” oltre che ”inutile”.

Quanto al possibile voto di fiducia, il capo del governo frena, ma non smentisce del tutto l’ipotesi: ”Spero non serva”, dice, auspicando senso di ”responsbailita” da parte di tutti. Non solo delle opposizioni, ma anche della maggioranza, visto che ai frondisti del Pdl chiedera’ ”disciplina” di partito per arrivare ad un voto unanime. Berlusconi non manca di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Con Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, che gli ha chiesto di puntare su Iva e pensioni: ”Confcommercio chiede esattamente il contrario”, e’ la sua replica. Con Giulio Tremonti che, pur senza nominarlo, sembra indicare come colui che a sua insaputa ha allungato il prelievo di solidarieta’ da due a tre anni.

E infine con il segretario del Pd. ”Potevate buttarlo in mare”, dice scherzando a un ammiratore che aveva scherzato sulla presenza del leader Democratico a Porto Rotondo.