Presidente Corte: ‘Solo Guede conosce verità’

PRESIDENTE CORTE: AMANDA PER ORA E’ INNOCENTE – “Per il momento Amanda Knox è assolutamente innocente”: così il presidente della Corte d’Assise d’appello di Perugia, Claudio Pratillo Hellmann, che ha incontrato i giornalisti. Riguardo al ritorno negli Usa della studentessa americana, il giudice ha rilevato che “non potevamo tenerla preventivamente qui in attesa della Cassazione”.

Sull’omicidio di Meredith Kercher “resterà una verità insoluta” secondo il presidente della Corte d’Assise d’appello di Perugia. “Nessuno – ha sostenuto – può dire come sono andati i fatti. L’unico è Rudy Guede. La Corte – ha assicurato Pratillo Hellmann – non ha subitp alcuna infuenza da parte dei media. Noi abbiamo pronunciato la sentenza – ha spiegato – in nome del popolo italiano, anche di chi gridava vergogna. Con gli elementi che avevano – ha proseguito – avrei fatto la stessa cosa dei pm :avevano elementi più che sufficienti per avviare l’indagine. Il pubblico ministero – ha aggiunto – non porta su di sé la responsabilità di condannare. Se ha elementi li porta alla valutazione del gup che deve verificare se sono sufficienti a celebrare un processo”.

“Basta anche un piccolo dubbio, purché ragionevole, per assolvere” . A chi gli chiedeva se l’assoluzione di Raffaele Sollecito e di Amanda Knox fosse stata disposta con formula piena o dubitativa, Pratillo ha detto che “verrà spiegato in sentenza”. “E’ una questione speciosa – ha aggiunto – perché il codice impone di condannare solo se convinti al di là di ogni ragionevole dubbio. E se uno non è condannato è innocente”.

Pratillo pensa anche “alla sofferenza dei genitori di Meredith Kercher ma anche alla vita dei due ragazzi. Penso anche – ha detto – alle vite dei loro genitori (riferendosi agli imputati ). Durante il processo li ho guardati e mi sono accorto della loro ansia e sofferenza”.

PG E PROCURATORE PERUGIA,RISPETTIAMO SENTENZA – Il procuratore generale Giovanni Galati e il procuratore della Repubblica di Perugia “rispettano” la sentenza della corte d’assise di appello che ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall’accusa di omicidio nei confronti di Meredith Kercher. E’ quanto affermano in una nota congiunta. Nella nota il pg e il procuratore di Perugia sottolineano anche che “le valutazioni tecnico-giuridiche”, “le uniche consentite ai magistrati” sulla decisione della Corte di Assise d’appello di Perugia, da parte dei loro uffici “sono rinviate alla pubblicazione della sentenza, conformemente alle norme processuali”.

VIETTI: CHI PARLA DI ERRORE IGNORA SISTEMA – “Parlare di errore giudiziario di fronte a una sentenza di secondo grado che modifica il verdetto del Tribunale significa ignorare il funzionamento del nostro sistema giudiziario”. Lo dice il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, dopo che ieri Angelino Alfano aveva parlato di giudici che non pagano per i loro errori. “Il nostro sistema giudiziario – fa notare Vietti – si articola su tre gradi di giudizio per approdare a una sentenza definitiva”. Il vicepresidente del Csm ritiene inoltre “improprio scatenare un tifo da stadio, tanto più intorno a una sentenza non definitiva, sulla base delle proprie emozioni”.

SUN:’VICECAPO CARCERE FISSATO SESSO’, MA LUI SMENTISCE – Raffaele Argiro, vicecapo del carcere di Capanne di Perugia, dove era detenuta Amanda Knox, era “fissato” col sesso e voleva sapere con chi avesse fatto sesso la giovane americana e cosa le piacesse fare sotto le lenzuola. Lo sostiene il tabloid britannico Sun che cita i diari sulla prigionia scritti dalla Knox. Argiro smentisce però con l’ANSA questa ricostruzione, negando anche categoricamente di averla confermata al giornale inglese. “Era fissato sul sesso”, si legge. “Con chi l’ho fatto, e come mi piace farlo”. Ma non è tutto. Stando alla Knox Argiro l’accompagnava a “quasi tutte le mie visite mediche – due volte al giorno – e di notte mi convocava al terzo piano, in un ufficio vuoto, per una chiacchierata”. “Quando gli ripetevo che dell’omicidio di Meredith io non ne sapevo nulla – prosegue il racconto di Amanda – cercava di parlarmi di lei o di portarmi verso l’argomento sesso”. Su questo punto la giovane americana dice di essersi mostrata “sorpresa e scandalizzata” a causa di queste “provocazioni”. Eppure dice anche di “comprendere” che Argiro la stesse “testando” per controllare le sue reazioni, per “comprendere la mia personalità – in quanto assassina, suppongo”. “Voleva sapere con chi ero andata a letto probabilmente per dare alla polizia i nomi di altri sospetti”. Argiro, rintracciato dal Sun, ha confermato di aver chiesto in privato ad Amanda quanti amanti avesse avuto ma allo stesso tempo ha aggiunto: “era sempre lei che iniziava a parlare di sesso”. Il vicecapo ha anche ammesso che era presente al primo test Aids a cui venne sottoposta la Knox nonostante questo fosse contro la legge sulla privacy. “I medici – si è difeso – mi hanno voluto lì in caso di reazione violenta”. “Non è assolutamente vero nulla di tutto questo” ha replicato all’ANSA Argiro. “Così come non è assolutamente vero – ha aggiunto – che ho confermato queste cose al Sun”.