Prima notte in carcere per Tanzi, cella singola

PARMA – Calisto Tanzi ha trascorso la sua prima notte in carcere nella cella singola che gli e’ stata assegnata nel penitenziario di Parma. A causa delle sue condizioni di salute Tanzi e’ ristretto nella sezione cosiddetta ‘minorati fisici’.
Il tribunale di sorveglianza di Bologna, a cui fa capo l’Ufficio di sorveglianza di Reggio Emilia da cui dipende il carcere di Parma, ha anche disposto un monitoraggio costante delle sue condizioni di salute.

L’ex patron della Parmalat, condannato in via definitiva per il crac del gruppo alimentare di Collecchio è entrato, poco prima delle 18 di ieri, nel carcere di via Burla. Dopo essere stato prelevato nella sua villa dalle Fiamme Gialle, Tanzi è stato portato nella caserma provinciale della Guardia di Finanza di via Torelli, dove è rimasto circa un’ora per gli adempimenti. Dopo di che è stato accompagnato in carcere.

La Guardia di Finanza ha bussato alle 15.35 al citofono della villa di Calisto Tanzi ad Alberi di Vigatto (Parma). “Signora, siamo della Guardia di Finanza”, ha detto uno dei finanzieri prima di entrare nel parco che circonda la villa. Gli uomini della Gdf sono arrivati, probabilmente accompagnati anche da un magistrato, a bordo di due grandi Suv Mercedes. Uno dei presenti aveva con sé un documento, presumibilmente il provvedimento adottato dal pg di Milano.

RESTANO DA SCONTARE 4 ANNI E 4 MESI – A Calisto Tanzi, condannato in via definitiva per il crack Parmalat a 8 anni e 1 mese, resta da scontare una reclusione di 4 anni e 4 mesi. Lo si legge nell’ordine di esecuzione per la carcerazione firmato dal sostituto procuratore generale di Milano Carmen Manfredda. Nel provvedimento con cui è stato ordinato il carcere per Tanzi in virtù della sentenza definitiva, infatti, la Procura generale scrive che la condanna a 8 anni e 1 mese della Cassazione si riduce prima a 7 anni e 4 mesi, sulla base del periodo già passato in carcere dall’ex patron della Parmalat ai tempi delle indagini (il cosiddetto presofferto), e si riduce ancora fino a 4 anni e 4 mesi, grazie allo sconto di 3 anni dell’indulto

PG MILANO RESPINGE ISTANZA DEI LEGALI – L’ex patron della Parmalat è stato condannato ieri dalla Cassazione a 8 anni e 1 mese per aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza in relazione al crac del dicembre del 2003. La Cassazione ha ridotto la condanna che in primo e in secondo grado era stata di dieci anni e ciò perché alcuni episodi sono caduti in prescrizioni. I legali di Tanzi avevano chiesto alla Procura generale di Milano la sospensione dell’esecuzione della pena in attesa della decisione del Tribunale di sorveglianza su un’altra istanza presentata dalla difesa, che ha chiesto anche la detenzione domiciliare per Tanzi e non il carcere, perché ha più di 70 anni. Il sostituto procuratore generale di Milano Carmen Manfredda ha però deciso di ordinare la carcerazione per l’ex patron del gruppo di Collecchio e così i militari della Guardia di Finanza di Milano sono andati ad eseguire l’arresto di Tanzi a Parma e lo hanno portato in carcere.

LEGALE, DEL TUTTO SERENO E PREPARATO – Calisto Tanzi al momento dell’arresto per scontare la condanna definitiva per il crack Parmalat era “assolutamente sereno e preparato”. Lo ha spiegato uno dei suoi legali, l’avvocato Fabio Belloni. Il legale ha chiarito inoltre che l’ex patron della Parmalat “era stato avvertito dell’esito possibile della vicenda”, ossia dell’ordine di carcerazione dopo la condanna della Cassazione. Per questo, ha proseguito l’avvocato, “era preparato all’arrivo dei finanzieri” che hanno eseguito l’arresto.