Quirinale: intesa Pd-Pdl verso Amato, M5S lancia la Gabanelli. Grillo: la votino, poi vediamo. Domani si sceglie il presidente della Repubblica

“Ci pensi Bersani, ci pensi” a votare Gabanelli per il Quirinale. “Potrebbe essere un inizio? Chissà. Provi, provi a votarla. Poi vedremo “se a partire dai temi dei “rimborsi elettorali” e della “corruzione”, se sarà possibile “trovare una convergenza”. E’ l’appello di Beppe Grillo al segretario Pd.
“Volevo dare un consiglio a Bersani: senza ironia, senza battute: seriamente. Potrebbe essere un punto di incontro”, dice Beppe Grillo in un video registrato sul suo camper e trasmesso sulla web tv La Cosa. “Voti la Gabanelli – è l’appello al segretario del Pd – Voti una signora che bene o male ha sempre fatto il suo lavoro. Anzi, bene, piuttosto che male. La Gabanelli è una che non ha mai fatto inciuci con Berlusconi: un miracolo oggi. E poi è una signora, sarebbe veramente un grande segnale”. “Qualcuno ha detto che con la Gabanelli potrebbe diventare la Repubblica delle manette. Chissà che non sia un’idea anche quella, con cui ci potremmo togliere qualche soddisfazione – prosegue Grillo – Quindi ci pensi Bersani, ci pensi. Potrebbe essere veramente un inizio di una chissà… Collaborazione? Può darsi. Chi lo sa”. “Provi, provi a votarla. Ricominciamo da lì. Poi vedremo – conclude il leader del M5S – dai rimborsi elettorali, legge sulla corruzione, incandidabilità di Berlusconi e tutte queste cose su cui magari troveremo una convergenza se non con lei, magari con i giovani del Pd. E grazie per l’ascolto”.

“La Rete, il Movimento ha espresso un miracolo: la signora Gabanelli presidente della Repubblica italiana. E’ straordinario, proprio in sintonia col Movimento. Io spero vivamente che accetti”. Così Beppe Grillo in un video registrato sul suo camper durante il tour elettorale in Friuli Venezia Giulia e trasmesso sulla web tv La Cosa. Grillo definisce la giornalista di Report “una signora che ha sempre fatto il suo lavoro bene, piuttosto che male” e che “non ha mai fatto inciuci”. Poi, si concede una battuta: “Ho telefonato a Di Pietro – dice sorridendo – e non era molto contento…”. Il riferimento del leader M5S, che tempo fa aveva proposto lo stesso Antonio Di Pietro al Quirinale, è all’inchiesta di Report sulla gestione dell’Idv, che prima delle elezioni ha aperto una crisi politica dentro il partito dell’ex pm. “Qualcuno ha detto che con la Gabanelli potrebbe diventare la Repubblica delle manette – aggiunge tra l’altro Grillo – Chissà che non sia un’idea anche quella, con cui ci potremmo togliere qualche soddisfazione”.

“Se la Sinistra propone Amato si suicida”: lo ha detto Beppe Grillo a margine di un convegno a Sequals (Pordenone), parlando del nuovo Capo dello Stato. “Amato – ha aggiunto – è stato il cassiere di Craxi per dieci anni assieme a Berlusconi”. “La Gabanelli è una mossa vincente e straordinaria, ma Rodotà è perfetto e deve essere votato: è un altro nome spendibile benissimo dalla Sinistra”, ha aggiunto Grillo. “Non sappiamo se accetteranno – ha aggiunto Grillo – ma noi proseguiremo su questa strada perché è questo il vero cambiamento che Bersani deve solo cogliere”, ha concluso.

“Non c’é alcuna apertura al Pd perché i sondaggi darebbero Berlusconi in crescita: non sono valutazioni che abbiamo fatto”. Lo ha detto Beppe Grillo in risposta ad alcuni giornalisti che gli chiedevano conto della presunta apertura di credito odierna. “La legge sull’incandidabilità dell”uomo di cerà è pronta – ha aggiunto Grillo – adesso il Pd dovrà votarla altrimenti ne risponderà ai propri elettori e al Paese”.

Milena Jole Gabanelli. Gli iscritti al Movimento scelgono la giornalista di Report come candidato ‘a 5 Stelle’ alla presidenza della Repubblica. Un nome “straordinario”, esulta Beppe Grillo. Ma non è detto che sia quello il nome che i parlamentari M5S giovedì scriveranno sulla scheda elettorale nell’Aula della Camera. Gabanelli, si ragiona in queste ore tra i 5 Stelle, potrebbe infatti rinunciare alla candidatura e così anche il secondo classificato, il fondatore di Emergency Gino Strada. E allora dal cilindro del Movimento spunterebbe una candidatura più ‘politica’, quella di Stefano Rodotà, terzo per voti on-line, e possibile perno di una convergenza con il Pd, che scongiuri un ‘inciucio’ Pd-Pdl. Non è dato sapere con quante preferenze la giornalista di Report si sia imposta sui suoi sfidanti.

A metà mattinata Grillo, che ieri si è sfilato dalla competizione, pubblica sul blog la classifica delle ‘Quirinarie’:Milena Gabanelli vince, seguita da Gino Strada, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Ferdinando Imposimato, Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Romano Prodi e Dario Fo. Male dunque per preferenze l’ex premier, complice forse anche l’auspicio espresso ieri, a ‘urne’ aperte, da Gianroberto Casaleggio per un candidato “non politico”. “Assolutamente commossa e anche sopravvalutata”, è il commento a caldo di Milena Gabanelli. La giornalista non svela se accetterà la candidatura (lo comunicherà ai 5 Stelle), ma le sue prime parole fanno pensare che potrebbe anche rinunciare. Così come sembrerebbe orientato a fare anche Gino Strada. E allora si aprirebbe la strada a Stefano Rodotà. Come conferma Grillo da Zoppola (Pordenone): “Se non accetta passeremo al secondo e poi eventualmente al terzo”. Il giurista veniva già citato tra i papabili per un governo sostenuto da Pd e M5S. E anche se restasse Gabanelli il nome 5 Stelle per il Colle, su Rodotà i parlamentari M5S (che già oggi potrebbero riunirsi per vagliare tutti gli scenari) potrebbero decidere di puntare alla quarta votazione. Perché su di lui potrebbe costruirsi una convergenza con il Pd e così scongiurare nomi meno ‘potabili’. Come riassume Vittorio Bertola, capogruppo del M5S a Torino, “Gabanelli sarà la nostra bandiera, poi spero in un accordo per fare Presidente uno dei primi 4-5 nomi, tutti ottimi e super partes”. Lo stesso Grillo lascia aperta la strada a molte variabili: “Dobbiamo aspettare e vedere cosa scelgono gli altri e non so cosa potrà succedere se si arriverà alla quarta votazione”. Intanto nel pomeriggio, salvo rinvii dell’ultima ora, è in programma l’incontro tra i capigruppo M5S e i capigruppo del Pd. Un primo tentativo di dialogo, nella consapevolezza che la partita è ancora lunga.