Ruby, nuove testimoni Difesa premier: ‘Falsita”

ROMA – “Le nuove dichiarazioni apparse anche quest’oggi su alcuni giornali in relazione alle serate in Arcore, sono destituite di ogni fondamento e contrastano con numerosissime indicazioni di segno completamente opposto. La genesi delle dichiarazioni e i tempi appaiono davvero indicativi e ne dimostrano l’assoluta inconsistenza”. E’ quanto dichiarano l’avvocato Piero Longo e l’avvocato Niccolò Ghedini.

‘AD ARCORE NOTTI DA INCUBO’ – Ci sono due nuove testimoni nell’ inchiesta sulle feste di Arcore. Sono due giovani diciottenni piemontesi, Ambra Battilana e Chiara Danese, che, secondo quanto riferiscono Corriere della Sera e Repubblica, si sono spontaneamente presentate ai magistrati di Milano il 4 aprile scorso con una memoria difensiva in cui raccontano la loro partecipazione a una serata con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Villa San Martino ad Arcore risalente al 22 agosto del 2010 dove, affermano, sono state portate da Emilio Fede, conosciuto dopo alcuni concorsi di bellezza. Le giovani sono state poi ascoltate dai pm in un interrogatorio lunedì scorso.

I due quotidiani pubblicano ampi stralci dei verbali. Chiara Danese spiega di aver deciso di parlare anche perché “Silvio Berlusconi in più occasioni ha definito ‘cene eleganti’ le sue. Beh, per quanto mi risulta avevano tutt’altra natura”. Ambra Battilana così descrive l’inizio della serata: “Entriamo in casa. E’ evidente l’attrazione che Berlusconi ha per me e per Chiara. Tanto che Fede gli dice “Tu mangia nel piatto tuo che io mangio nel mio”. Chiara descrive quindi gli altri ospiti, “circa quindici” quasi tutte donne. Ci sono anche Roberta Bonasia, Nicole Minetti, Marysthell Polanco, le gemelle Imma e Eleonora De Vivo. “Emilio Fede – afferma Battilana – mi spiega che le due gemelline napoletane per partecipare alla cena avrebbero ricevuto tremila euro ciascuna”.

E continua: “Dopo quindici minuti che siamo seduti a tavola, alcune delle ragazze scoprono i seni, li offrono al bacio di Berlusconi. Toccano il presidente nelle parti intime. Si fanno toccare”. “Mentre accade questo le ragazze cantano ‘Meno male che Silvio c’é, chiamano il presidente ‘Papi’ e lui chiama tutte noi ‘le mie bambine, le mie bimbe’ “. Spiega Chiara Danese: “A un certo punto il presidente chiede: “Siete pronte per il bunga bunga?”, le ragazze in coro urlano: “Siii”. Io e Ambra non sappiamo che cosa sia questo bunga bunga. Sono agitata, mi sento male..”. Scendono quindi, continua Chiara, “nella piccola discoteca con il palo al centro e i divanetti tutto intorno. Le ragazze iniziano a ballare in modo volgare. Si tirano su la gonna. Mostrano il sedere”. “Ballando – aggiunge – si avvicinano a Berlusconi, lo toccano, si fanno toccare, è il gioco che il presidente definisce bunga bunga”. A questo punto, prosegue Chiara, “Fede e Berlusconi incitano le ragazze a coinvolgerci nel gioco, dicono: “Dai spogliatele… spogliatevi… ballate…”. A quel punto siamo letteralmente terrorizzate. Vogliamo soltanto andarcene ma non sappiamo come fare”. Così le ragazze riferiscono di aver chiesto a Emilio Fede di riaccompagnarle. “Emilio Fede – afferma Chiara – risponde: ‘Se volete andare va bene, ma non pensate di poter fare le meteorine o miss Italia”.

NON CONCEDERANNO PIU’ INTERVISTE – ”Ambra e Chiara da questa mattina non rilasceranno alcuna intervista sulla loro vicenda”. Lo annuncia l’avvocato di Ambra Battilana, Patrizia Bugnano, che spiega che la sua assistita e l’altra ragazza, Chiara Danese, assistita da un altro avvocato torinese, hanno assicurato che si atterranno solo alle dichiarazioni in tribunale. ”Ho spiegato loro – dice Bugnano, che e’ anche senatrice dell’Idv – di non utilizzare la loro vicenda per altri scopi accettando interviste dai giornali o dalle televisioni”

DA PM PROROGA DI ALTRI 20 GIORNI PER MINETTI-FEDE-MORA – I pm milanesi che indagano sul caso Ruby hanno concesso un’altra proroga di 20 giorni a Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, indagati per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile, per decidere se farsi interrogare o meno, dopo la chiusura dell’inchiesta a loro carico avvenuta nelle scorse settimane. Il termine per decidere se farsi interrogare o meno, o per presentare memorie difensive, sarebbe scaduto infatti domani, ma ieri a metà pomeriggio i legali dei tre indagati hanno ricevuto un avviso di deposito di nuovi atti integrativi di indagine. In particolare, gli avvocati hanno ricevuto l’avviso di deposito delle due testimonianze di due ragazze, Chiara Danese e Ambra Battilana, sentite lunedì dai pm. Le testimonianze delle due giovani che parlano di una serata ad Arcore con il premier e descrivono il ‘bunga-bunga’ sono riportate oggi su Repubblica e sul Corriere della Sera. Da domani, dunque, scatteranno altri 20 giorni per i tre indagati che se vorranno potranno farsi interrogare. E’ più probabile però che vengano presentate memorie difensive. Da quanto si è saputo, inoltre, i pm sarebbero ancora impegnati nella stesura di altri atti integrativi di indagine che potrebbero essere depositati ai legali nei prossimi giorni.