L’aumento della produzione bellica ha innescato una spirale inflazionistica senza precedenti.
La Banca Centrale Russa ha recentemente elevato i tassi d’interesse al 21% per contenere l’inflazione, che ha raggiunto il 9,8%. Questo incremento dei tassi ha reso più oneroso il credito per le imprese, molte delle quali faticano a rimborsare i prestiti, rischiando il fallimento. Anche i cittadini russi affrontano difficoltà crescenti, con i prezzi dei beni di prima necessità in forte aumento: le patate, alimento base, hanno registrato un incremento del 64% quest’anno, mentre il burro è aumentato del 27,5%. Alcuni gruppi di produzione militari russi hanno espresso preoccupazione per l’impatto degli elevati tassi d’interesse, affermando che stanno “divorando” i profitti e minacciando la sopravvivenza dell’industria della difesa stessa. Se la situazione dovesse persistere, molte imprese potrebbero affrontare il fallimento.
Prospettive per l’economia europea in caso di cessazione del conflitto
La fine del conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe avere implicazioni significative per l’economia europea. Durante la guerra, l’Europa ha affrontato sfide economiche notevoli, tra cui l’aumento dei prezzi dell’energia e l’interruzione delle catene di approvvigionamento. La cessazione delle ostilità potrebbe portare a una stabilizzazione dei mercati energetici, con una possibile riduzione dei prezzi del gas e del petrolio, alleviando la pressione inflazionistica sui Paesi europei. Inoltre, la riapertura delle rotte commerciali in Ucraina e la normalizzazione dell’area potrebbero favorire una ripresa delle esportazioni e degli scambi commerciali, stimolando la crescita economica. Tuttavia, la fiducia degli investitori potrebbe richiedere tempo per ristabilirsi, e le sanzioni economiche imposte durante il conflitto potrebbero non essere revocate immediatamente, influenzando le dinamiche economiche a breve termine. In sintesi, mentre la Russia continua le sue operazioni militari, l’economia interna mostra segni di crescente vulnerabilità.
Regioni povere bacino di militari
Mentre il modo è in attesa delle mosse della Casa Bianca dopo le recenti elezioni e la guerra tra Russia e Ucraina si protrae con effetti ancora devastanti, emergono aspetti poco evidenziati e legati alle condizioni di alcune aree russe, legate al forte utilizzo da parte di Mosca di soldati, esempio “buriati” (originari della regione della Buriazia) nell’Estremo Oriente russo. Questi militari, impiegati frequentemente nelle missioni più pericolose, sono diventati un simbolo delle profonde disuguaglianze economiche e sociali che caratterizzano il sistema militare e sociale della Federazione Russa.
Chi sono i buriati
La Buriazia è una delle regioni economicamente più svantaggiate della Russia, situata al confine con la Mongolia. Popolata principalmente dal gruppo etnico dei buriati, di origine mongola, la regione soffre di croniche carenze economiche, con un PIL pro capite tra i più bassi del Paese. Molte famiglie vivono al di sotto della soglia di povertà, dipendendo spesso da attività di sussistenza e dal limitato sostegno statale. Questa situazione ha portato molti giovani buriati a cercare un’occupazione nelle forze armate, viste come un’opportunità per sfuggire alla povertà. Tuttavia, questa scelta si è rivelata spesso fatale: i soldati buriati sono stati tra i più colpiti dalle perdite sul campo di battaglia, con tassi di mortalità sproporzionati rispetto a quelli delle unità provenienti da regioni più ricche e influenti come Mosca e San Pietroburgo.
Condizioni economiche e sociali nella Buriazia
Oltre alla povertà diffusa, la Buriazia soffre di alti tassi di disoccupazione e di un accesso limitato a infrastrutture essenziali, come ospedali e scuole. Il divario tra la Buriazia e le regioni più prospere della Russia non si è ridotto negli ultimi decenni, ma si è accentuato, rendendo la popolazione locale particolarmente vulnerabile alle pressioni governative, inclusa la leva militare. Le famiglie dei soldati buriati, già economicamente fragili, si trovano spesso ad affrontare il peso delle perdite umane e limitati risarcimenti o sostegno dallo Stato. Alcuni parenti denunciano che i compensi promessi dal governo in caso di morte o ferimento dei soldati sono frequentemente ritardati o ridotti, aggravando ulteriormente le difficoltà economiche.
Le accuse di discriminazione e la crescente protesta
Il ruolo sproporzionato dei buriati nei combattimenti ha attirato critiche da organizzazioni per i diritti umani e gruppi di attivisti. Secondo alcune testimonianze, i soldati buriati sono stati deliberatamente inviati in missioni ad alto rischio per preservare le unità provenienti da regioni più influenti politicamente. Questa percezione di “discriminazione etnica” ha scatenato proteste in alcune comunità locali, dove i familiari dei soldati chiedono maggiore trasparenza e giustizia. Nonostante il controllo stretto del Cremlino sui media, i social network e i canali di comunicazione alternativi hanno portato alla luce storie di abusi e negligenze nei confronti dei militari buriati, generando un crescente malcontento anche tra la popolazione russa più ampia.
La pressione economica della guerra e il futuro della Buriazia
La prolungata guerra in Ucraina ha ulteriormente peggiorato le condizioni economiche in Buriazia. L’aumento dell’inflazione e il rialzo dei tassi di interesse hanno colpito duramente una regione già economicamente fragile, dove le opportunità di lavoro si sono ulteriormente ridotte a causa della crisi nazionale. Mentre il Cremlino destina sempre più risorse alla macchina bellica, le regioni periferiche come la Buriazia vedono diminuire i fondi per lo sviluppo locale e i programmi di assistenza sociale.
La situazione dei buriati è un riflesso delle profonde disuguaglianze all’interno della Federazione Russa. La loro marginalizzazione, sia economica che sociale, li ha resi un bacino di reclutamento ideale per un esercito in difficoltà, ma al costo di gravi sofferenze umane e tensioni crescenti. Una fine del conflitto potrebbe portare sollievo a queste comunità, ma senza un cambiamento significativo nelle politiche di sviluppo regionale e nel riconoscimento delle loro specificità culturali, il futuro della Buriazia resterà segnato da povertà e instabilità.