Legge elettorale, Cassazione boccia premio maggioranza

++ ELEZIONI: LAZIO; ALLE URNE IL 10 E 11 FEBBRAIO ++ROMA – La Cassazione, in una ordinanza depositata poco fa, ha dichiarato “rilevanti”, in relazione alla Costituzione e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, “le questioni di legittimità” sollevate in un ricorso sulla legge elettorale 2005, il cosiddetto Porcellum, e ha disposto l’immediata trasmissione degli atti alla Consulta.

CASSAZIONE BOCCIA PREMIO MAGGIORANZA SIA ALLA CAMERA CHE AL SENATO, PER MOTIVI DIVERSI – La Corte di Cassazione, nell’ordinanza interlocutoria depositata oggi con cui dispone di trasmettere gli atti alla Consulta, boccia il cosiddetto premio di maggioranza, previsto sia alla Camera che al Senato, con argomentazioni diverse.

‘PREMIO CAMERA ALTERA EQUILIBRI’ – Il premio di maggioranza alla Camera previsto dal Porcellum “é un meccanismo premiale che da un lato, incentivando il raggiungimento di accordi tra le liste al fine di accedere al premio, contraddice l’esigenza di assicurare governabilità” e, dall’altro, “provoca una alterazione degli equilibri istituzionali, tenuto conto che la maggioranza beneficiaria del premio è in grado di eleggere gli organi di garanzia che restano in carica per un tempo più lungo della legislatura”. Lo afferma la Cassazione.

PREMIO SENATO PUO’ ROVESCIARE ESITO – Il premio di maggioranza al Senato, per la Cassazione, pone “dubbi di legittimità costituzionale per la mancanza di una soglia minima di voti e/o seggi” e per “un meccanismo irrazionale che di fatto contraddice lo scopo che vuole perseguire (assicurare la governabilità)”. Infatti essendo “il premio diverso per ogni Regione, il risultato è una sommatoria casuale dei premi regionali che finiscono per elidersi tra loro e possono addirittura rovesciare il risultato ottenuto dalle liste e coalizioni su base nazionale”