Cina, madre annuncia e pubblica l’omicidio del figlio sul web

SHANGHAI – Ha strangolato il figlioletto di 10 mesi e diffuso su internet il video dell’uccisione per poi chiamare la polizia e costituirsi: e’ successo nella provincia sud orientale cinese del Fujian e la donna protagonista della tragedia e’ una giovanissima madre di 19 anni. La polizia, riferisce lo Shanghai Daily, sta indagando sull’ambiente familiare e sulla situazione della donna, forse esasperata da un ambiente ostile e difficile da gestire. Eppure Zou, questo il nome della ragazza, sembrava tranquilla. I vicini di casa e i familiari raccontano di una donna appagata, divenuta madre forse troppo giovane ma innamorata del suo compagno, con cui era andata a convivere gia’ da tempo per dare una famiglia al bimbo che i due nel frattempo avevano avuto. Ma secondo le prime informazioni, a guastare il tutto, sarebbe subentrato un rapporto difficile con la suocera, andata a convivere, come spesso accade in Cina, con la giovane coppia. Screzi, incomprensioni, ma nulla che potesse far presagire un gesto tanto disperato. Zou avrebbe confessato di aver ucciso il piccolo proprio per vendetta verso la suocera e forse anche verso il compagno, incapace di difenderla da quelle continue invadenze. E avrebbe – ma il condizionale e’ d’obbligo trattandosi di una vicenda dai contorni ancora molto oscuri sotto diversi punti di vista – addirittura deciso di agire nella maniera piu’ plateale possibile, annunciando quell’omicidio via internet per poi addirittura metterne in rete (sul sito qq.com) le immagini. Salvo poi, una volta terminato tutto, chiamare prima l’ambulanza (pur sapendo che ormai per il bimbo non c’era niente piu’ da fare) e poi la polizia per costituirsi e raccontare tutto. Ma quello di Zou e del suo bambino non e’ un caso isolato. Episodi che hanno per oggetto bimbi piccoli uccisi dai genitori sono abbastanza diffusi di recente nel paese, tanto che c’e’ qualcuno che gia’ parla di effetto emulativo. Ai primi di luglio un padre ha ucciso il figlio di dieci mesi gettandolo dal 14/esimo piano di un grattacielo a Shanghai. L’uomo poi ha cercato di uccidersi tagliandosi le vene. Anche in quel caso, alla base del folle gesto, ci sarebbero state delle liti familiari. In un altro episodio un uomo, ubriaco, ha ucciso il bimbo che era in braccio alla moglie quando questa gli si e’ avvicinata per impedire una rissa con un vicino di casa, anche lui ubriaco. Molti i commenti in rete di quanti si dicono scioccati per la sempre maggiore frequenza di questi episodi, specie di quelli che hanno come vittime bambini innocenti.