A Genova nubifragio e nuove frane, infuria polemica

Prima la paura, accompagnata dai tuoni di un nuovo violento nubifragio e dall’allarme per una frana caduta nel Fereggiano, poi la tregua dalle piogge e l’allerta, che in serata cala al livello uno. Il maltempo tiene Genova ancora con il fiato sospeso, tra allagamenti che fanno tornare sott’acqua le zone alluvionate e la speranza di buttarsi il peggio alle spalle rappresentata dall’arcobaleno spuntato a metà giornata sopra la Lanterna. Un sentimento che l’accomuna all’isola d’Elba, dove ha smesso di piovere ma resta l’allerta. Il peggio sembra essere passato anche in Piemonte e in Toscana, mentre a Matera si continuano a cercare le due persone travolte da un torrente in piena. Il capoluogo ligure dorme ancora quando, all’alba, si scatena una tempesta d’acqua che fa alzare il livello del Fereggiano, il torrente killer che venerdì scorso ha ucciso sei persone. In pochi minuti cadono dal cielo millimetri e millimetri di pioggia e il centralino dei vigili del fuoco viene intasato dalle chiamate. Piove fino al mattino, si allagano le strade e iniziano i disagi. Gigantesche pozzanghere rallentano le poche auto in circolazione e i display del Comune avvisano del rischio di nuove esondazioni. A preoccupare è soprattutto la zona del Fereggiano, con gli abitanti della via rintanati ai piani alti delle abitazioni che rivivono l’incubo di quell’onda assassina.

I funerali di Serena Costa ed Evelina Pietranera, due delle sei vittime, sono stati rinviati ad oggi, mentre poco più in su, nel quartiere di Quezzi, una ventina di famiglie deve essere evacuata per il timore che il loro palazzo, già lesionato dall’ alluvione della scorsa settimana, non regga. Le nubi si squarciano soltanto a metà mattina, quando ormai é già stato rinviato l’atteso Consiglio comunale convocato per parlare della tragedia, e Genova tira un sospiro di sollievo.

Le acque dei torrenti si ritirano a poco a poco, consentendo ai soccorsi di riprendere la messa in sicurezza delle zone alluvionate. Poi l’annuncio che l’allerta meteo si abbassa, ad eccezione che in alcune zone delle province di Imperia e Savona. E’ il primo segnale di un lento ritorno alla normalità, accompagnato dalla decisione di riaprire le scuole, ad eccezione di quelle dei municipi più colpiti (Bassa Valbisagno, Alta Valbisagno e Levante). Le previsioni prevedono ancora 100 millimetri di pioggia sul Ponente ligure, prima che la perturbazione si sposti sulle Regioni del Centro-Sud. Per l’isola d’Elba, dove è proseguita per tutta la giornata la bonifica delle zone colpite dall’alluvione che ha provocato una vittima, la Regione Toscana ha dichiarato lo stato d’emergenza. “Tornata la luce, abbiamo capito che la situazione è disastrosa”, afferma il sindaco di Campo nell’Elba, Vanno Segnini. Per completare la bonifica e tornare alla normalità ci vorranno diversi giorni.

TERMINATO STATO DI ALLERTA AD ALESSANDRIA – Ad Alessandria e provincia è stato dichiarato cessato, questa sera, lo stato d’allerta per il maltempo. Per precauzione, tuttavia, resteranno ancora chiuse le scuole ad Ovada e Silvano d’Orba. Sta rientrando anche l’emergenza per l’acqua non potabile in in Val Borbera: nella bassa valle l’ordinanza che ne vieta il consumo per usi alimentari sarà con ogni probabilità revocata oggi, per l’alta valle, invece, potrebbe essere necessario qualche giorno in più.