Bossi: Berlusconi sta con i comunisti

Un asse Bossi-Berlusconi “adesso non c’é, ognuno sta a casa sua”, anche perché Berlusconi “é con i comunisti, è con il governo”. Lo ha dichiarato il leader della Lega Umberto Bossi, rispondendo ad una domanda dei giornalisti.

Il leader leghista, a margine di un convegno sulla sanità a palazzo Lombardia, ha spiegato anche che il suo incontro con Berlusconi annunciato dall’ex premier e poi sfumato “é stato sospeso, perché non sono i tempi per farlo, sono tempi per aspettare”. A chi gli chiedeva se a questo punto Giulio Tremonti resterà nel Pdl o entrerà nella Lega, Bossi ha risposto: “Dipenderà da noi”. E ha infine rivelato che l’ex ministro dell’Economia “é in carrozzella, perché si è rotto una gamba”.

Del fondo Ue salva-stati, secondo Umberto Bossi, “non se ne farà niente, perché nessuno vuole metterci i soldi”. A margine di un convegno sulla sanità, il leader della Lega ha anzi risposto “kaput” a chi gli chiedeva delle sorti dell’euro. “Finito l’euro – ha aggiunto quindi – la Padania si farà la sua moneta, mica deve tornare indietro alla lira per continuare a mantenere tutti questi furfanti…”.

“Questo governo va a picco, come fa a stare in piedi? Va bene che lo ha messo lì il presidente della repubblica che si piglierà le responsabilità di aver sciolto un governo eletto democraticamente e di avere messo un commissario venuto dall’Europa e dalle banche”.

Bossi ha risposto ai giornalisti che, a margine di un convegno di sanità a palazzo Lombardia, gli chiedevano se il governo Monti durerà fino alla fine della legislatura. Questo “é un governo dei banchieri”, ha poi ribadito il leader della Lega. Quanto alla manovra, Bossi ha sostenuto che “divide già chi l’ha fatta, porterà casini. E comunque chi l’ha fatta è cattivo, perché tocca le pensioni, i vecchietti”.