Astana, rientro Alma in Italia? Possibile

ABLYAZOV: LEGALI ATTACCANO, POLIZIA SAPEVA CHI ERA ALMAROMA – “Una cauzione e garanzie. Così Alma Shalabayeva può tornare in Italia”. Sono queste le condizioni per l’eventuale rientro nel nostro Paese di moglie e figlia del dissidente Mukhtar Ablyazov poste dal governo kazako, che ha risposto a una serie di domande fatte pervenire nei giorni scorsi dal Corriere della Sera al primo ministro Serik Akhmetov.
“Dal punto di vista legale – fa sapere Astana, – la possibilità di un ritorno di Alma Shalabayeva e di sua figlia in Italia non si esclude. Per questo la signora deve rivolgersi agli organismi competenti kazaki con la richiesta di consentirle la libera circolazione anche all’estero, dietro cauzione. In questo caso alla Repubblica del Kazakistan occorreranno garanzie da Roma”. Ovvero “che in futuro la signora si presenti davanti a un ente di persecuzione penale del Kazakistan qualora ce ne fosse bisogno”. In Kazakistan “le indagini stanno verificando”, si spiega, se Alma Shalabayeva sia “coinvolta in delitti legati a tangenti pagate a ufficiali del servizio di migrazione e di giustizia della regione di Atyrau per fabbricazione illegale e rilascio di passaporti, anche a nome di A.Shalabayeva e di sua figlia. Con la sentenza del 4 luglio i colpevoli sono stati condannati”.

Quindi, spiega Astana, “è stata temporaneamente adottata la misura dell’obbligo di dimora: è completamente libera di circolare per la città di Almaty e di comunicare con chi vuole”. “Non viene assolutamente sottoposta a torture, trattamenti crudeli, disumani, umilianti o a punizioni”. Per le indagini comunque “ci vorrà altro tempo perché si attendono le risposte a richieste di rogatoria internazionale”.