Bersani al Wsj: senza di noi l’Italia è un problema

WASHINGTON – ”Non credo che ci troveremo in questa situazione. Tuttavia, se non ci sara’ una chiara maggioranza parlamentare, la soluzione non sara’ ne’ Monti, ne’ Bersani. Ma solo nuove elezioni”. Lo ha detto il candidato premier del centrosinistra Pierluigi Bersani in un’intervista del Wall Street Journal dal titolo ”Bersani promette stabilita’ all’Italia”. ”Basta guardare il resto del panorama politico italiano. Se noi non esistessimo, dovreste venire a cercarci. Senza di noi l’Italia sarebbe un problema per l’Europa e per il mondo”. E’ il messaggio che Bersani lancia agli osservatori stranieri. ”Concordo che in passato i governi di centrosinistra hanno offerto un’immagine di divisioni, come nell’ultimo governo Prodi. Ma all’epoca c’erano 12 partiti diversi, e non c’era ancora il Pd. Oggi le cose sono diverse. Il nostro partito e’ la maggiore forza politica italiana e ha la sua identita”’. Bersani, nella sua intervista al caporedattore del Wall Street Journal, Alessandra Galloni, assicura che la sua coalizione e’ molto diversa da quella che porto’ in passato Romano Prodi a Palazzo Chigi. Bersani conferma che pensa a una larga alleanza con le forze moderate di Casini e Montezemolo, definite come realta’ ”centriste, europeiste”. Quindi ribadisce che malgrado le pressioni del partito di Nichi Vendola” la discussione sull’articolo 18 e’ un capitolo chiuso”. Infine, riguardo al rinnovo generazionale e al ruolo futuro di Matteo Renzi, il segretario del Pd assicura che punta a un ”mix di personalita’ con grande esperienza a giovani che hanno gia’ mostrato il loro valore sul campo”: ”Chiedero’ a Renzi – afferma – di essere piu’ coinvolto nel dibattito interno al nostro partito”.

Una risposta a “Bersani al Wsj: senza di noi l’Italia è un problema”

  1. Sicuramente non ha capito niente. Sono proprio i politici come lui, Berlusconi, Casini, Brunetta, La Russa, Dalema e compagnia bella che l’Italia ha grossi problemi. Prima si tolgono dai coglioni le facce di merda e prima l’Italia si riprende.

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