Cade da traliccio, gravissimo leader No Tav

Luca Abba’, di 37 anni, uno dei leader storici del Movimento No Tav della Val Susa e’ in gravissime condizioni dopo essere caduto dal traliccio in Val Susa. Le sue condizioni – si e’ saputo dal 118 – sono gravissime per traumi da caduta e ustioni gravi da folgorazione. E’ stato portato in elicottero al Cto di Torino. Abba’ era salito, insieme ad un’altra decina di No Tav, per protestare contro gli espropri per l’ampliamento del cantiere della Tav Torino-Lione a Chiomonte. Non si sa se ha perso l’equilibrio o è stato raggiunto da una scarica elettrica.

Sono cominciati infatti a Chiomonte (Torino) i lavori per l’ampliamento del cantiere per il tunnel geognostico della Tav Torino-Lione. Maestranze della LTF, la societa’ che realizza l’infrastruttura, assistiti dalle forze dell’ordine, stanno installando le reti di recinzione dell’area. L’area per la quale è in corso la recinzione – si è appreso da fonti della Questura di Torino – è quella individuata come “d’interesse strategica nazionale” in base alle indicazioni del Cipe (Comitato Interministeriale per la programmazione economica) e comprende anche la baita della Clarea, luogo simbolo della protesta No Tav che si oppone alla realizzazione della ferrovia. Proprio la baita, ieri sera, al termine di una riunione del coordinamento del Movimento No Tav, è stata raggiunta da una decina di attivisti che – si è saputo sempre dalla Questura di Torino – si trovano tuttora sul posto.

LEGALI NO TAV, E’ EMERGENZA DEMOCRATICA – Secondo gli avvocati che compongono il ‘Legal team’ del movimento No Tav, l’occupazione dei terreni del cantiere di Chiomonte (Torino) a fini di esproprio costituisce ”una vera e propria emergenza democratica”. ”Ltf si e’ presentata nuovamente soltanto con un’ordinanza prefettizia – aggiungono gli avvocati all’ANSA – in palese violazione dell’articolo 2 del Testo unico di Pubblica sicurezza, che prescrive quella procedura soltanto in casi di estrema urgenza, che qui non vi sono. Presenteremo immediato ricorso al Tar del Piemonte”.