Centrosinistra avanti, Grillo: condannano Paese

GRILLO, GOVERNO DURERA' FINO A SETTEMBRE-OTTOBRE“Il M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l’unico a restituire 42 milioni di euro allo Stato”. Così Beppe Grillo commenta il risultato delle comunali e con ironia pungente critica quell’Italia che votando Pd e Pdl, i partiti che “li rassicurano ma in realtà hanno distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno”. “Non si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine, ma di persone pienamente responsabili della loro scelta”, è l’analisi del voto che, con toni sarcastici, Beppe Grillo propone sul suo blog. “Il 50% o poco meno non ha votato. Il rimanente è andato alle coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S”. “Capisco – ironizza il leader M5S – chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell’Ilva, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato”.

Secondo Grillo “esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per sé stessi e poi per il Paese. Nella nostra bandiera c’é scritto ‘Teniamo famiglia’”. “In questi mesi – prosegue – non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente, sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L’Italia A non può vivere senza il contributo fiscale dell’Italia B, ma quest’ultima sta morendo”. “L’Autunno Freddo – conclude – è vicino e forse, per allora, l’Italia A capirà che votando chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto bene”.

ROMA andrà al ballottaggio, e vede in testa, con un ottimo piazzamento, il candidato di centrosinistra Ignazio Marino, che ha conquistato il 42,6% dei voti contro il sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl) che si è fermato al 30,3%.

Al ballottaggio andranno anche BRESCIA, ANCONA, VITERBO, TREVISO, AVELLINO, BARLETTA, IGLESIAS, IMPERIA, LODI e SIENA. Il sindaco è stato invece proclamato al primo turno a VICENZA, dove il primo cittadino uscente Achille Variati, sostenuto dal centrosinistra, si è imposto con il 53,47% sulla sfidante Manuela Dal Lago, che si è fermata al 27,38%; a SONDRIO, dove il primo cittadino uscente, Alcide Molteni, del centrosinistra, con il 53,68% ha riconquistato la città, sbaragliando il rivale, Saverio Mario Fiumanò, a PISA, dove è stato riconfermato il sindaco uscente, Marco Filippeschi, con il 53,48% dei voti, contro il 12,66% ottenuto da Franco Mugnai ed a ISERNIA dove Luigi Brasiello, centrosinistra, con il 50,54% delle preferenze, ha strappato il comune all’avversario, Giacomo D’Apollonio, del centrodestra. Il centrosinistra torna a quindi a Palazzo San Francesco, già al primo turno, dopo 10 anni di amministrazione di centrodestra. Il comune esce da un anno di commissariamento provocato dalle dimissioni di diciassette consiglieri di centrodestra.

A MASSA Alessandro Volpi, del centrosinistra, ha conquistato la città con il 54,17% mentre Gabrielli Gabriella, del centrodestra ha ottenuto il 18,79%. Dunque, complessivamente, sono 5 le città nelle quali il sindaco è stato eletto al primo turno e 11 quelle che andranno al ballottaggio il 9 e il 10 giugno prossimi. In tutte le città in cui il sindaco è già stato eletto, è di centrosinistra. Anche negli 11 comuni al ballottaggio, è il centrosinistra in vantaggio. In nessun comune i candidati del Movimento 5 Stelle andranno al ballottaggio. Fra i comuni al ballottaggio, in particolare, a Brescia, il sindaco uscente, Adriano Paroli, del centrodestra, ha ottenuto il 38% dei consensi, di poco preceduto dallo sfidante di centrosinistra Emilio Del Bono, al 38,06%.

A Siena, storica roccaforte del centrosinistra, segnata dalle vicende del Monte dei Paschi, il candidato del centrosinistra, Bruno Valentini, è a 39,54% mentre lo sfidante del centrodestra si è fermato al 23,37%. Ad Ancona, la candidata del centrosinistra Valeria Mancinelli si è fermata al 37,65%; il suo avversario, D’Angelo Italo, centrodestra, al 20,52%. Buon risultato quello ottenuto dall’ex portavoce del capo dello Stato Napolitano, Pasquale Cascella, che a Barletta ha ottenuto il 43,68% dei consensi, staccando di diversi punti il rivale Giovanni Alfarano, al 26,68%. Ballottaggio anche a Iglesias, dove per pochi punti il candidato del centrosinistra, Emilio Agostino Gariazzo, non è riuscito a battere il rivale, Gian Marco Eltrudis, sostenuto da Pdl, Udc e liste civiche: il primo ha ottenuto il 49,52% dei voti contro il 45,53% del secondo. Anche a Viterbo, il sindaco uscente, Giulio Marini, sostenuto da Pdl, Fratelli d’Italia e liste civiche è dietro, con il 25,17% allo sfidante del centrosinistra, Leonardo Michelini (35,85%). Infine, Imperia vede in testa Carlo Capacci, con il 46,83%, sostenuto dal centrosinistra.