Crisi, Merkel e Hollande con Draghi – Spagna: non ci sarà alcun salvataggio

(di Marisa Ostolani) – BRUXELLES – Il circolo virtuoso innescato dalle ”parole magiche” pronunciate ieri a Londra da Mario Draghi, e’ stato alimentato oggi da Angela Merkel e Francois Hollande che hanno assicurato di essere ”pronti a tutto per proteggere” l’eurozona e l’integrita’ della moneta unica, lanciando cosi’ ai mercati lo stesso messaggio del governatore della Bce, con un effetto moltiplicatore di credibilita’. Le borse europee hanno chiuso per la seconda giornata consecutiva in forte rialzo mentre lo spread e’ calato a 455 punti, nonostante abbia preso forza l’ipotesi sulla preparazione di un bail-out totale per la Spagna, ormai dipinta come una nazione di lacrime e sangue. Sulla copertina del settimanale inglese ‘The Economist’ la esse di ‘Spain’ viene fatta cadere, lasciando scoperto un drammatico ‘pain’ (dolore) sopra un toro trafitto dalle banderillas. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, oggi e’ stata la Reuters a rilanciare voci su un piano di aiuti di 300 miliardi di euro a Madrid, di cui il ministro spagnolo delle finanze Luis de Guindos avrebbe parlato con il collega tedesco Wolfgang Schaeuble nella sua visita a Berlino, martedi’ scorso, quando i tassi per il rifinanziamento del debito spagnolo avevano raggiunto il record del 7,6%. Un livello insostenibile nel breve e medio periodo come ha confermato oggi il Fmi per il quale, senza nuove misure di sostegno da parte della Bce, l’assenza di liquidita’ e’ il rischio maggiore che corre la Spagna.

”Non ci sara’ alcun salvataggio, non e’ previsto”, e’ stata la secca smentita della portavoce del governo spagnolo, Soraya Saenz de Santamaria. Madrid non ha pero’ precisato se per ‘salvataggio’ intende anche la richiesta di aiuti da parte del fondo salva stati Efsf in funzione anti-spread. La Commissione Ue ha ricordato che per attivare lo scudo ”serve una richiesta dello stato membro interessato” e che ”al momento nessuna domanda e’ arrivata”.

Nel comunicato congiunto, pubblicato dopo il loro colloquio telefonico, Merkel e Hollande ”sottolineano la necessita’ di applicare velocemente le decisioni prese dal Consiglio europeo del 28 e 29 giugno”. Alcuni osservatori a Bruxelles ritengono che sia un messaggio rivolto a Madrid, perche’ si decida a chiedere l’intervento del fondo Efsf per fare calare la febbre degli spread e scongiurare la necessita’ di un salvataggio globale. Il governo Rajoy continua a resistere per evitare le condizioni imposte dai partner dell’Eurogruppo e dal fondo, ma il paese e’ in gravissima sofferenza, piegato da disoccupazione record e recessione economica. La soluzione intermedia che si sta profilando e’ un patto anti-spread tra stati Ue e Bce in tre mosse, di cui oggi ha dato conto ‘Le Monde’, che interesserebbe anche l’Italia: l’Efsf compra i titoli italiani e spagnoli sul mercato primario; poi scende in campo l’Eurotower sul mercato secondario; infine, dopo settembre, il testimone passa al fondo salva stati permanente Esm, che sarebbe stato dotato nel frattempo di licenza bancaria. Quest’ultimo passaggio deve pero’ superare la ferma opposizione di Berlino (ribadita anche oggi), Olanda e Finlandia e le forti perplessita’ interne alla stessa Bce. Nei giorni scorsi, il governatore austriaco Ewald Nowotny, membro del direttorio di Francoforte, ha fatto una cauta apertura. Tutti gli occhi ora sono puntati sul consiglio dei governatori del prossimo 2 agosto, decisivo per capire come Draghi intende concretizzare le parole su una Bce ”pronta a tutto”, anche ad agire sugli spread sovrani ”nella misura in cui bloccano il funzionamento dei canali di trasmissione della politica monetaria”. Nonostante il ‘nein’ della Bundesbank, la Merkel (con Hollande) per ora lo sostiene. E lo stesso Draghi dovrebbe incontrarsi a breve – scrive l’agenzia Bloomberg – con il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, per cercare di superare le resistenze ad una serie di misure per ridurre gli spread, a partire dagli acquisti di titoli di Stato. Nei prossimi giorni si capira’ se l’attivismo congiunto di leader Ue e Bce sara’ riuscito a spezzare la speculazione e ad evitare la tempesta d’agosto. In questo quadro, si inserisce la missione europea di Mario Monti che comincera’ il 31 luglio a Parigi da Hollande, tocchera’ Helsinki, e terminera’ il 2 agosto a Madrid.

Il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, lunedi’ in Germania oltre al ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, vedrà anche il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Lo si apprende da fonti concordanti.

Lunedi’ pomeriggio Geithner andra’ all’isola di Sylt, isola tedesca nel Mare del Nord, per un colloquio a porte chiuse con Schaeuble. Il ministero delle finanze tedesco ha comunicato che è stata annullata la conferenza stampa inizialmente prevista per la fine del colloquio.

La sera di lunedi’ poi, dicono le fonti, Geithner si recherà a Francoforte, sede della Bce, per vedere Draghi. In recenti dichiarazioni Geithner ha detto che la crisi dell’euro costituisce il rischio più grave per la ripresa mondiale.

Wall Street chiude in positivo. Il Dow Jones sale dell’1,47% a 13.077,78 punti, mentre il Nasdaq cresce dell’2,21% a 2.957,15 punti. Bene anche lo S&P500, in rialzo dell’1,91% a 1.385,97 punti.

L’agenzia statunitense di rating Standard&Poor’s ha confermato la “tripla A” alla Gran Bretagna, mantenendone l’outlook “stabile”, malgrado la forte recessione che sta impaludandone l’economia.

“L’economia della Gran Bretagna, ricca e diversificata, la sua politica monetaria e di bilancio flessibile e il suo mercato del lavoro malleabile giustificano il nostro giudizio sul debito” della Gran Bretagna, scrive S&P in un comunicato.