Mps: anche Roma ora indaga, scontro Monti-Bersani

SIENA – Nuovo scontro tra il premier Mario Monti e il leader del Pd, Pierluigi Bersani. “Sono stato accusato di presiedere un governo di banchieri” ma “ho vietato le presenze incrociate nei cda di banche e compagnie assicurative concorrenti”, ha detto il capo del governo. Ed ha aggiunto: E’ stato “un passo concreto per arginare la commistione politica-finanza, che ho già definito una brutta bestia. Teniamo i partiti lontani dalle banche”. Replica del leader del Pd: “I partiti fuori dalle banche? Sono d’accordo dieci volte. Io aggiungo: via i banchieri dai partiti”.

Intanto anche Berlusconi replica alle parole di Bersani pronunciate nei giorni scorsi (‘se ci attaccano su Mps ci sbraniamo’): “Non ho paura di essere sbranato – afferma il Cavaliere – prendo atto che la politica di chi ha radici nel vecchio Pci è sempre fatta di minacce. Bersani ha la faccia tosta tutti sanno che Mps appartiene al comune di Siena che da 60 anni è governato dalla sinistra e che 13 su 15 consiglieri del Montepaschi sono di nomina da parte della sinistra”.

In relazione alle vicende che riguardano banca Monte dei Paschi di Siena né io né il mio avvocato abbiamo mai rilasciato dichiarazioni”. Così l’ex presidente del Monte, Giuseppe Mussari, all’ANSA spiegando di aver fatto questa scelta “nel pieno rispetto dell’attività di indagine posta in essere dalla Procura”.

Il banchiere Ettore Gotti Tedeschi è astato ascoltato oggi in procura a Siena sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Monte dei Paschi di Siena. Lungo interrogatorio per il banchiere sentito per circa 4 ore e mezza dai magistrati

“Tutto bene, tutto bene”. Così il presidente della fondazione Mps, Gabriello Mancini, all’uscita dalla Procura dove è stato ascoltato per circa due ore dai pm che si occupano della vicenda Mps. “Piena collaborazione”, ha poi aggiunto Mancini senza voler dire altro a chi gli chiedeva come era andata

Sembrerebbe aggravarsi intanto il quadro accusatorio ipotizzato dai pubblici ministeri di Siena che indagano su Mps. Alcuni quotidiani riportano oggi la notizia che la Procura indaga il vecchio management anche per associazione per delinquere volta a truccare i conti in un unico disegno criminoso.

Ma interviene la procura a fermare la fuga di notizie. Considerata “l’infondatezza” di alcune notizie relative all’inchiesta Mps, la Procura di Siena “sta valutando l’apertura di un procedimento penale per insider trading ed aggiotaggio”. Lo scrive il procuratore di Siena, Tito Salerno, in un comunicato ufficiale della Procura.

“Considerata l’infondatezza delle notizie circa le iniziative che questa Procura della Repubblica sarebbe in procinto di adottare con riferimento alle indagini relative alla banca Monte dei Paschi di Siena”, si legge nella nota, il procuratore “rende noto che sta valutando lì’apertura di un procedimento penale per insider trading ed aggiotaggio, trattandosi di società quotata presso un mercato regolamentato nazionale”.

Anche la procura di Roma ha aperto un fascicolo, per il momento contro ignoti, sulla vicenda Mps. Manipolazione del mercato il reato ipotizzato dagli inquirenti sulla base di alcuni esposti. “A seguito della presentazione di denunce e di esposto da parte del Codacons e di cittadini – si legge in una nota a firma del procuratore Giuseppe Pignatone e dell’aggiunto Nello Rossi – in ordine alla situazione del Monte dei Paschi di Siena la procura della repubblica di Roma ha aperto un procedimento contro ignoti per il reato di manipolazione del mercato e per altre ipotesi di reato, raccogliendo da una pluralità di fonti sommarie informazioni e documentazioni sull’intera vicenda”. “Sulla base delle acquisizioni – prosegue la nota – questa Procura valuterà nei prossimi giorni se proseguire negli accertamenti o se trasmettere gli atti alla procura di Siena (peraltro già destinataria di atti provenienti dalla procura di Milano) ufficio con il quale sono stati già presi opportuni contatti”.

Il Tar del Lazio ha convocato sabato 2 febbraio il D.g. Fabrizio Saccomanni, e il Responsabile della Vigilanza di Bankitalia, Luigi Signorini (o di un loro delegato) per acquisire “documentati chiarimenti” in ordine al via libera di via Nazionale ai Monti-Bond per Mps. Il Tribunale ha così accolto una richiesta presentata dal Codacons.

Non si saranno Saccomanni e Signorini sabato in audizione, ma gli avvocati dell’istituto centrale. E’ quanto si apprende da Via Nazionale. Il Tar deve decidere in merito al ricorso presentato dal Codacons lunedì nel quale si chiede di annullare la delibera in cui il Direttorio ha dato parere favorevole al Tesoro sui Monti Bond da 3,9 miliardi di euro.

La procura di Trani ha aperto un fascicolo di indagine per l’ipotesi di omessa vigilanza a carico di Bankitalia e Consob nella vicenda di Mps. Il fascicolo è contro ignoti. Nell’inchiesta, avviata su esposto dell’Adusbef, si ipotizzano i reati di truffa, manipolazione del mercato e aggiotaggio. Il fascicolo è stato assegnato dal procuratore, Carlo Maria Capristo, al sostituto Michele Ruggiero che si occupa di reati finanziari e che ha già in corso inchieste sulla vendita di prodotti derivati riconducibili a Mps negli anni 2009-2010. “L’apertura del procedimento – ha precisato Ruggiero – è una atto dovuto in relazione all’esposto presentato un paio di giorni fa da Adusbef”. Al momento, nel fascicolo non figurano persone indagate.

BERSANI, STOP POLVERONI, SUBITO VIA FALSO IN BILANCIO – ”Come al solito la destra scatena polveroni”. Lo ha detto il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, durante la presentazione degli spot del Pd per la campagna elettorale. Secondo il segretario sulla vicenda ”verra’ sempre piu’ fuori” che la questione riguarda ”struttura manageriale e direzione di quella banca” e, dunque, ”semmai verra’ fuori un altro tema che e’ quello del rafforzamento dei meccanismi di controllo”. Bersani ribadisce che tra i suoi primi provvedimenti c’e’ il ripristino del falso in bilancio.