No Tav, vertice da Monti. Ora si muove il governo

E’ trascorsa tranquilla, senza manifestazioni in strada, né altri episodi di rilievo – secondo quanto si apprende dalla Questura di Torino – la notte in valle di Susa, dopo la manifestazione di ieri sera e l’occupazione, per circa tre ore, dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia da parte degli attivisti del movimento No Tav. Dopo le operazioni di bonifica e la verifica delle condizioni di sicurezza, in particolare nella zona della galleria ‘Parontin’, dove ieri sera si è svolta la manifestazione No Tav, l’autostrada è interamente percorribile in entrambi i sensi di marcia.

BREVE PROTESTA NO TAV IN STAZIONE A MILANO – Una breve protesta No-Tav si è verificata stamani, a Milano, in una stazione secondaria, quella di Rogoredo. Una ventina di manifestanti, intorno alle 8, all’arrivo di un treno Frecciarossa proveniente da Torino e diretto a Roma, hanno occupato temporaneamente i binari per lasciarli prima dell’ arrivo della Polfer. Secondo quanto riferito dalla polizia non ci sono stati attimi di tensione e il treno è ripartito.

MONTI CONVOCA RIUNIONE PER A P. CHIGI – Il Presidente del Consiglio Mario Monti – informa una nota di P. Chigi – ha convocato per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, al suo rientro da Bruxelles dove si trova per il Consiglio europeo, una riunione sui lavori per l’asse ferroviario TAV Torino-Lione, per verificarne lo stato di avanzamento nelle necessarie misure di sicurezza. La linea del governo sulla Tav resta la stessa? ”Si’ ”. Cosi’ il presidente del consiglio Mario Monti ha risposto ad una domanda dei giornalisti, al termine del consiglio europeo.

(di Alfonso Di Leva) E ora ”blocchiamo tutto”: arriva nel cuore della notte, dopo una lunga giornata di tensioni, scontri e feriti, il cambio di strategia del Movimento No Tav per fermare il supertreno Torino-Lione: portare la protesta fuori dalla Val di Susa, a Torino, in Piemonte, in tutta Italia. I leader del movimento, nell’assemblea di Bussoleno seguita alla rimozione dei blocchi sull’autostrada A32 (in serata rioccupata e poi liberata senza incidenti), allo sgombero dei manifestanti, indicano anche un’ora precisa: alle 18 ”blocchiamo tutto”. E cosi’ e’: la protesta dilaga da Trieste a Bologna, da Paola a Genova, da Bergamo a Roma, da Napoli a Milano. Manifestanti e simpatizzanti No Tav bloccano treni e stazioni (a Torino, Genova, Ancona e Paola), occupano strade (a Trieste e Torino) e tangenziali (a Torino e Bologna), invadono uffici e sedi di partito (quella del Pd a Roma), fanno decine di presidi, assemblee e cortei. Le bandiere con il ”treno crociato”, simbolo della lotta No Tav, fra tensioni e blocchi, spuntano in tutta la penisola e si sovrappongono alle immagini di scontri e violenza che nella notte, per piu’ di un’ora, hanno trasformato lo svincolo di Chianocco dell’A32, prima, e le strade di Bussoleno, poi. Sassaiole, barricate, incendi, lacrimogeni, manganellate e getti degli idranti hanno segnato il ritorno della legalita’ sull’autostrada. Il bilancio e’ ancora una volta pesante: un manifestante arrestato, 29 feriti fra le forze dell’ordine (nessuno grave), un numero imprecisato fra i No Tav, compreso il loro leader storico, Alberto Perino, che – dice – e’ stato manganellato e si e’ fratturato un gomito. E poi le scene dell’irruzione della Polizia in una bar-trattoria (‘La rosa blu’ di Vernetto di Chianocco), con gli agenti che sfondano una porta a vetri alla ricerca di No Tav: il video finisce sul web e, in pochi minuti, si riaccende la polemica. ”E’ stata una caccia all’uomo, nella notte, per le vie di Bussoleno, invase dal fumo dei lacrimogeni”, dicono i No Tav. I danni saranno risarciti dalla Prefettura, risponde la Questura di Torino. Ma la violenza della notte lascia il segno e continua a preoccupare. A Roma, il Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri incontra il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, quello della Provincia di Torino, Antonio Saitta, e il sindaco del capoluogo, Piero Fassino. Ci sono anche il il capo della Polizia, Antonio Manganelli, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli. ”Qualsiasi possibilita’ di dialogo sulla Tav e’ subordinata alla cessazione di ogni forma di intimidazione, sopruso e violenza e all’isolamento di chi, individualmente o collettivamente, vi ricorra”, dice senza possibilita’ di equivoci il Viminale, insieme a Cota, Saitta e Fassino, aggiungendo che ”le forze dell’ordine agiranno con determinazione, equilibrio e responsabilita”. La prima risposta che arriva dalle istituzioni del territorio e’ del sindaco di Venaus, Nilo Durbiano. ”Dialogo? Dal Governo – dice – finora sono arrivati solo diktat”. E cosi’ nell’assemblea del Movimento che si svolge in serata a Bussoleno, riemerge l’idea di uno sciopero generale della Valle di Susa contro la Tav e i suoi cantieri. L’assemblea si scioglie alle luci dei lampioni del paese: un corteo a piedi ne attraversa le strade, quasi a riconquistarle dopo le tensioni di ieri sera, e un altro, in macchina, risale la Valle di Susa. Perche’ la protesta dilaga in tutta Italia, ma il cuore resta sempre nella terra che vuole fermare il supertreno.

CANCELLIERI: PRIMA STOP VIOLENZE – “Qualsiasi possibilità di dialogo” sulla Tav “é subordinata alla cessazione di ogni forma di intimidazione, sopruso e violenza e all’isolamento di chi, individualmente o collettivamente, vi ricorra”. Lo rileva il Viminale, dopo la riunione del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri con le autorità locali e i vertici. La legalità è un valore primario per ogni società libera e per il suo rispetto le Forze dell’ordine agiranno con la determinazione, l’equilibrio e la responsabilità di cui hanno dato ampia prova anche in questi mesi”. E’ quanto afferma il Viminale nel comunicato congiunto al termine dell’incontro del ministro Cancellieri con le autorità locali e i vertici delle forze di polizia. “Ogni violazione della legalità – prosegue il Viminale – è un danno grave, anche economico, al Piemonte e all’Italia”. “Il Governo, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e la città di Torino confermano il loro impegno per la realizzazione del ‘Corridoio mediterraneo’ di cui l’alta velocità in Valle di Susa è un tratto essenziale”. Lo rileva una nota del Viminale, al termine dell’incontro del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, con il vice ministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia, il presidente del Piemonte, Roberto Cota, il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, il sindaco di Torino, Piero Fassino, il capo della Polizia, Antonio Manganelli e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli. “La violenza non sarà tollerata, non si può giustificare. Dopo di che, con i sindaci siamo pronti a qualsiasi tipo di dialogo, ma l’opera va avanti, non ci sono subbi su questo”. Così il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha commentato le contestazioni alla Tav, a margine di un convegno dell’Anci. Alle forze di polizia, ha proseguito il ministro, “dico bravi, hanno fatto cose molto importanti e mi ricordo sempre del carabiniere di ieri che ha veramente colpito tutti: la sua professionalità è l’emblema di queste forze dell’ordine che sono impegnate sul territorio”.