Renzi: e’ testa a testa, ci saranno sorprese

Il sindaco di Firenze Renzi prospetta un finale sul filo di lana per le primarie del Pd e ribadisce che ‘sara’ decisiva la partecipazioné. Sulle sue posizioni politiche come possibile leader dello schieramento approva il diritto di cittadinanza per i figli degli stranieri in base allo ius soli proposto da Bersani, ma evidenzia: ‘io partirei da misure per il lavoro’. E sull’alleanza con i moderati osserva: ‘Sogno un Pd che non ha paura di andare a rosicchiare i voti a Grillo o ai moderati, alla sinistra o al centro’. Inoltre ‘non mi interessa allearmi con i partitini, ho visto la fine che hanno fatto fare a Prodi’. No alle deroghe sui tre mandati: ‘Se vinco io non si chiedono’.

BERSANI, GIOVANI CONTRO VECCHI? E’ DA PSICANALISI – “Per me è chiarissimo che la ruota deve girare verso i giovani e chi ha esperienza deve aiutare il cambiamento. Questo è scontato. Ma se la mettiamo così, giovani contro vecchi, temo che arriverà l’Onu a metterci tutti sul lettino dello psicoanalista. Non è in questi termini che va il mondo”. Lo dice Pier Luigi Bersani in un’intervista al settimanale Oggi. Riguardo alle quote rosa, Bersani, che in famiglia è minoranza avendo moglie e due figlie, dice: “In famiglia si parla molto poco di politica. Ma loro lo sanno quali sono le mie idee: sto proponendo una legge elettorale che preveda nelle liste il 50 per cento di candidate. Voglio cambiare anche la legge sul finanziamento pubblico dei partiti stabilendo che piglia più soldi quello che porta più donne in Parlamento”. Se perde le primarie, a Bersani piacerebbe “restare a disposizione per aiutare nella formazione delle giovani generazioni di dirigenti politici”.

PDL: MUSSOLINI,RESA CONTI INTERNA, NON CORRO – “Trasformare le primarie del PDL in in una squallida resa dei conti interna, è il più grosso errore che si possa commettere. A questo punto aveva ragione Berlusconi su questo masochistico strumento politico al quale mi onorerò di non partecipare”. Lo afferma in una nota Alessandra Mussolini. “Trasformare le primarie del PDL in un congresso politico, o meglio, in una squallida e poco credibile resa dei conti interna – si lege nella nota diffusa dalla Mussolini – è il più grosso errore che si possa commettere alla vigilia di una campagna elettorale. Se queste sono le premesse sarà una gara sotto i riflettori di chi ha lo scopo di distruggere senza costruire, che porterà ad un ulteriore indebolimento politico di un partito e della sua classe dirigente”. “Non si parli allora – aggiunge – di primarie ma di correnti allo sbaraglio in cerca di riposizionamento politico. Patetico poi è l’atteggiamento di chi tira fuori ‘le unghiette’ contro il Governo Monti solo ora, dopo che ne ha sempre dato l’appoggio durante il suo mandato. A questo punto, ancora una volta – conclude – il Presidente Berlusconi ha avuto ragione a nutrire scetticismo per questo masochistico strumento politico al quale mi onorerò di non partecipare”