Rinviata la sentenza L’ira di Palazzo Chigi

ROMA – “Il Governo italiano esprime forte delusione e profondo rammarico per il posticipo, a oltre tre mesi dalla conclusione del dibattimento, della sentenza della Corte Suprema indiana sui ricorsi presentati dall’Italia in difesa della giurisdizione nazionale e della immunità funzionale dei due fucilieri della Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India da più di nove mesi”. E’ quanto scritto in una nota diffusa da Palazzo Chigi.

“Il Governo italiano, forte delle proprie argomentazioni fondate sul diritto internazionale, ribadisce la propria ferma posizione a fronte delle procedure giudiziarie indiane. Posizione condivisa a livello internazionale, in seno alle organizzazioni internazionali e all’Unione europea, preoccupate per le conseguenze negative che il mancato riconoscimento della giurisdizione dello Stato di invio dei militari avrebbe sull’impegno internazionale nella lotta contro la pirateria in alto mare e nelle missioni di pace all’estero. Il differimento della pronuncia della Corte Suprema non appare assolutamente comprensibile agli occhi delle istituzioni e dell’opinione pubblica italiane e provoca forte preoccupazione”. “Il Governo italiano – prosegue la nota- proseguirà con immutato vigore la propria azione volta a far prevalere le proprie ragioni e a riportare così in Italia quanto prima i due militari del Battaglione San Marco. L’Italia esprime tutta la sua vicinanza a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e confida che un grande Paese come l’India sappia assicurare la positiva e tempestiva soluzione di questo caso”

I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno presentato oggi una richiesta a un tribunale dello stato indiano del Kerala dove sono detenuti per ottenere il permesso di andare a casa per trascorrere il Natale. Lo riferiscono fonti stampa locali. I giudici hanno accettato l’istanza e fissato un’udienza per la prossima settimana.

La richiesta è stata presentata all’Alta Corte del Kerala, che ha sede a Kochi, dall’avvocato Udey Banu. Secondo quanto ha appreso l’ANSA sul posto dovrebbe essere discussa per martedì. La richiesta è di andare in Italia per trascorrere il periodo di Natale con le loro famiglie. I due marò si trovano dal 30 maggio in libertà vigilata dietro cauzione in un hotel di Kochi. Sono accusati di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati somali il 15 febbraio mentre si trovavano al largo della costa indiana in acque internazionali e a bordo di una petroliera italiana. Non possono allontanarsi dalla circoscrizione della polizia di Kochi e è stato loro ritirato il passaporto. Sono anche obbligati a presentarsi quotidianamente al commissariato per la firma di presenza. Secondo quanto precisa la Pti, la polizia aveva rifiutato in passato di concedere maggiore libertà di movimento per il timore di fuga dei due imputati.

Giorgio Napolitano ha intanto ricevuto al Quirinale, i familiari dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone da dieci mesi trattenuti in India. Napolitano ha manifestato la propria solidarietà esprimendo il sostegno del Paese e il costante, forte impegno delle istituzioni per una rapida soluzione della dolorosa vicenda.