Ruby: sentenza probabilmente a fine gennaio

MILANANO – Potrebbe arrivare verso la fine di gennaio la sentenza del processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi. E’ quanto è emerso dall’udienza di oggi, perché le parti hanno previsto per il prossimo 17 dicembre la fine dell’istruttoria dibattimentale. In quella data, o in ipotesi anche il 10 dicembre, dovrebbe essere infatti sentita l’ultima testimone della difesa, Ruby. Poi spazio alla requisitoria dei pm e successivamente all’arringa della difesa.

Ruby, la giovane marocchina al centro del processo milanese a carico di Silvio Berlusconi, verrà citata dalla difesa dell’ex premier come testimone. Lo hanno detto oggi in aula i legali del leader del Pdl, spiegando che la giovane verrà convocata per l’udienza del 10 o del 17 dicembre. L’accusa aveva rinunciato a sentirla.

L’ex ministro Mara Carfagna, sentita oggi come testimone al processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi, ha affermato di non essere mai stata ad Arcore e in particolare il 14 febbraio del 2012 come invece aveva sostenuto Ruby, la giovane marocchina al centro del processo.

L’altro ex ministro sentito oggi in aula e cioè Maria Stella Gelmini ha invece sostenuto di essere stata a Villa San Martino ma solo per cene elettorali ed ‘eleganti’. Le due testimoni hanno affermato di non aver mai conosciuto Ruby.

La Gelmini, rispondendo alle domande dell’avvocato Niccolò Ghedini, ha chiarito di essere stata più volte ad Arcore e di avere incontrato Silvio Berlusconi “ma sempre per motivi di lavoro”. Gelmini ha precisato di aver “partecipato a cene elettorali e ad alcune cene conviviali, ma sempre legate all’attività politica”. L’ex ministro inoltre, rispondendo ad una domanda, ha spiegato di non essere mai stata presente a serate nelle quali c’erano giovani ragazze.

A ‘tirare in ballo’ le due ex ministre era stata Ruby in un verbale nel quale aveva raccontato che ad una delle serate a Villa San Martino, e in particolare a quella del 14 febbraio 2010, sarebbero state presenti sia Carfagna che Gelmini. Anche l’ex ministro Gelmini ha detto invece oggi in aula di non aver mai conosciuto Ruby e che “il 14 febbraio del 2010 ero a casa con mio marito”. In quel periodo, ossia nel febbraio 2010, “stavo portando tra l’altro a termine la mia gravidanza – ha precisato Gelmini – quindi credo di essere andata poche volte ad Arcore”.

In aula oggi c’era anche la showgirl Miriam Loddo. “C’ero anch’io in questura quella notte” dice la Loddo riferendosi alla notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010, quando Ruby venne rilasciata e poi affidata a Nicole Minetti. Un particolare che però non risulta in alcuno degli atti di indagine, come ha fatto notare il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, e di cui la ragazza non aveva fatto menzione nemmeno nei verbali di indagini difensive davanti agli avvocati.

Loddo, tra le altre cose, ha raccontato davanti ai giudici che anche lei, come diverse altre ragazze che erano presenti alle serate ad Arcore riceve mensilmente 2.500 euro da Silvio Berlusconi. Il pm Boccassini ha fatto presente, riguardo alla presunta presenza della Loddo in questura, che il funzionario di via Fatebenefratelli “la dottoressa Iafrate ha escluso che oltre a Michelle Conceicao quella sera fossero presenti altre persone in questura”. E ha aggiunto: “Capisce che non c’è traccia della sua presenza?”. Loddo ha voluto ribadire più volte: “Io c’ero e non ero in strada, ero sopra dentro un ufficio, sono entrata senza che nessuno mi chiedesse i documenti”. Il pm ha spiegato però che la ragazza non parlò di questa circostanza nei due verbali di indagini difensive del 26 ottobre e del 2 novembre 2010. In quei verbali Loddo aveva raccontato soltanto che quella sera fu chiamata da Michelle Conceicao e lei poi avvisò Berlusconi del fatto che Ruby si trovava in questura. Al pm e al giudice Giulia Turri che le hanno chiesto perché quella notte era andata in questura, Loddo ha risposto: “Sono una persona di cuore”. E il pm Boccassini ha replicato: “Pure lei?”.E la ragazza ha aggiunto: “Sono fatta così, mi commuovo anche davanti ai cartoni animati”.

Per l’udienza di oggi la difesa dell’ex premier ha rinunciato alla deposizione di alcune ragazze tra cui quella di Barbara Guerra, Iris Berardi, Alessandra Sorcinelli e Aris.