Scontro tra Grillo e Letta: ‘E’ golpe’, ‘Inaccettabile’

++ GRILLO: SU DIARIA CHI NON RISPETTA PATTI VADA ALTROVE ++ROMA – “C’é stato un golpe, un colpo di Stato. Ci hanno messo in un angolo, si sono riuniti in quattro in una notte a fare verifiche: questa è la continuazione dell’agenda Monti”. Così il leader di M5s, Beppe Grillo, lasciando l’hotel Forum a Roma.
Replica del Presidente del Consiglio: ‘Parole inaccettabili. Respingo al mittente” le accuse di Beppe Grillo e l’uso di una parola come colpo di stato è “totalmente inaccettabile”. Lo ha detto il premier Enrico Letta, in conferenza stampa con il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz. Grillo, ha aggiunto, “si ricordi che quando ha usato la parola colpo di stato, una giornalista cilena gli ha spiegato che cosa è veramente un colpo di stato, facendogli fare una figuraccia”. L’uso di simili espressioni, ha proseguito il capo del governo, “é profondamente sbagliato”e lo dico anche “per il massimo rispetto” dovuto alle recenti parole del presidente della della Repubblica. Così facendo, ha concluso, Grillo “ferisce le istituzioni del nostro Paese. Ma le nostre sono istituzioni legittime e sono la rappresentanza popolare”

“E’ da 46 anni che faccio il nipote…”. Enrico Letta risponde così a Beppe Grillo, aggiungendo: “Grillo la butta sull’insulto personale” perché “non ha molti argomenti: lui insulta, io voglio occuparmi di problemi del Paese” e mentre il governo taglia lo stipendio dei ministri lui “fatica” a imporre tagli alla diaria.

E ancora Grillo, che dal suo blog scrive: “Un mantenuto dalla politica dal 1996,Enrico Letta, ci fa lezioni di morale. Non le accettiamo da una persona che si tiene stretta i 46 milioni di euro di rimborsi elettorali del pdmenoelle”. Piglia e porta a casa capitan Findus”.

ALT GRILLO SULLO IUS SOLI – Grillo dice no allo ius soli. “In Europa non è presente, se non con alcune eccezioni estremamente regolamentate”, sottolinea nel suo blog. Grillo propone di sottoporre la questione a un referendum. ” Una decisione che può cambiare nel tempo la geografia del Paese non può essere lasciata a un gruppetto di parlamentari”.

Questo il post di Grillo: “In Europa non è presente, se non con alcune eccezioni estremamente regolamentate, lo ius soli. Dalle dichiarazioni della sinistra che la trionferà (ma sempre a spese degli italiani) non è chiaro quali siano le condizioni che permetterebbero a chi nasce in Italia di diventare ipso facto cittadino italiano. Lo ius soli se si è nati in Italia da genitori stranieri e si risiede ininterrottamente fino a 18 anni è già un fatto acquisito. Chi vuole al compimento del 18simo anno di età può decidere di diventare cittadino italiano. Questa regola può naturalmente essere cambiata, ma solo attraverso un referendum nel quale si spiegano gli effetti di uno ius soli dalla nascita. Una decisione che può cambiare nel tempo la geografia del Paese non può essere lasciata a un gruppetto di parlamentari e di politici in campagna elettorale permanente. Inoltre, ancor prima del referendum, lo ius soli dovrebbe essere materia di discussione e di concertazione con gli Stati della UE. Chi entra in Italia, infatti, entra in Europa”.

“E’ bellissimo sapere che fate sondaggi. State molto attenti a fare dossier su famiglie e mogli, perché li faremo anche noi”. Così Beppe Grillo, rivolgendosi ai cronisti mentre lascia l’hotel Forum di Roma. Poi il leader M5S stempera con una battuta: “Non è un consiglio – dice ridendo – è proprio una minaccia…”.

“Berlusconi vuole fare il senatore a vita? Lo faccia, ma poi se ne vada e si tolga dai coglioni. Se é perseguito vada ad Antigua”. Così Beppe Grillo, lasciando l’hotel Forum a Roma, rispondendo ai cronisti. “E’ una persona che è ormai una salma, continua ad andare in tv con il phard, trucco e lucette – aggiunge il leader M5s – non dovrebbe neanche essere stato candidato, ma rinchiuso. In un paese normale sarebbe già in galera”.

“Con tre mila euro puoi viverci, se tu le spese le rendiconti tutte, ci stai dentro”. Beppe Grillo torna sulla questione degli stipendi dei parlamentari 5 Stelle e sulla rinuncia a parte della diaria. “Credo che decideranno. Chi vuole restituire la diaria, la restituirà, chi non vuole si prenderà le sue responsabilità, perché è una cosa che abbiamo deciso, abbiamo firmato dei documenti. E’ una condizione che non può essere mutuata, di un contratto di comportamento firmato da tutti” spiega Grillo lasciando Roma.

“Roma è un centro dove ci giochiamo un sacco di chance, dove la politica tradizionale ha fatto disastri ed ha fallito”. Così Beppe Grillo, lasciando l’hotel Forum a Roma, incoraggia il candidato di M5s alle comunali di Roma, Marcello De Vito.