Stop alle Commissioni, Grillo grida: ‘E’ un golpe’

ROMA – Per formare le commissioni parlamentari, si deve prima avere un nuovo governo. Lo stabiliscono le capigruppo di Senato e Camera dove si celebra per la prima volta la formazione di un asse di maggioranza Pd-Pdl che boccia la richiesta arrivata dal M5S per “far lavorare il Parlamento”. Beppe Grillo grida al “golpe” ed accusa i partiti di aver “sostituito la democrazia”, rendendo “la volontà popolare una barzelletta”.

“Se questo non è un golpe cosa lo è?”, suggerisce Grillo che con un fotomontaggio in bianco e nero sul suo blog raffigura Monti, Bersani e Berlusconi come i colonnelli protagonisti del golpe in Grecia del 1967. “L’Italia non è più una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica”, sbotta il leader ‘a cinque stelle’. I parlamentari del M5S protestano e confermano l’intenzione di “occupare Montecitorio subito dopo la seduta” fino alla mezzanotte di oggi. Un gesto simbolico dei deputati ‘a cinque stelle’ mentre una delegazione di parlamentari incontrerà un gruppo di cittadini davanti a Montecitorio alle 18. Intanto, l’aula di Montecitorio vota sì al rafforzamento dei poteri delle commissioni speciali.

L’occupazione delle Camere viene condannata dai partiti. Il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, la definisce un “atto antidemocratico” e spiega che cosa è accaduto nella capigruppo: “Si è convenuto a larga maggioranza – afferma – che l’intreccio del meccanismo regolamentare e della prassi suggerisce di costituire le commissioni solo dopo la formazione del governo”. Ancora possibilista sulla formazione delle commissioni la capogruppo del M5S alla Camera, Roberta Lombardi: “Abbiamo chiesto il parere della giunta per il regolamento che si costituirà in settimana – spiega – Il regolamento è chiaro. Le commissioni potrebbero partire subito. I partiti non hanno la nostra sensibilità sul fatto che siamo una repubblica parlamentare. Affidano l’attività legislativa solo al governo. Siamo arrivati allo stravolgimento della Costituzione”.

L’Aula della Camera respinge la richiesta del M5S di rinviare la seduta dell’Assemblea di Montecitorio, che ha all’ordine del giorno l’ampliamento dei poteri della commissione speciale tra cui anche l’esame del decreto legge sulla pubblica amministrazione.

Via libera dell’Aula della Camera all’ampliamento dei poteri della commissione speciale, che fra gli altri provvedimenti avrà all’esame nei prossimi giorni il decreto legge sui debiti della P.a.. Voto contrario del M5s e di Fratelli d’Italia.

SENATO: SEDUTA CONCLUSA, SENATORI M5S RESTANO IN AULA – La seduta dell’Aula del Senato dedicata alle comunicazioni del governo sulla Tares si è conclusa, ma i senatori del M5S sono rimasti al proprio posto. Giornalisti e fotografi sono stati fatti uscire dall’Aula. Il Movimento 5 Stelle resterà in Aula fino a mezzanotte anche a palazzo Madama: lo conferma il capogruppo Vito Crimi, alcuni minuti prima del termine della seduta dell’Aula del Senato. “Resteremo in Aula a leggere la Costituzione e il regolamento del Senato per sottolineare la forzatura che viene attuata non iniziando a far lavorare le commissioni. Restiamo fino a mezzanotte e un minuto anche per non pesare troppo sul lavoro dei commessi e dei collaboratori parlamentari” aggiunge il senatore.

Un incontro con il Pd? Possiamo anche farlo ma noi avremo il nostro candidato”, ha detto Crimi parlando della richiesta di confronto da parte del Pd sull’elezione del Capo dello Stato.

Il M5S avvierà l’11 aprile le procedure di scelta del candidato M5S per la Presidenza della Repubblica con la scelta di una rosa dei nomi e poi la votazione, dal 16 aprile, del candidato che verrà proposto dal Movimento. E’ quanto conferma il capogruppo al Senato che annuncia: “stiamo anche testando il sistema per il confronto in rete sulle proposte di legge. Il primo testo che proporremo ai cittadini iscritti sarà quello sulla riforma della legge elettorale”.

“Sono convinto che il candidato al Quirinale che verrà scelto dalla base del M5S sarà un nome di grande qualità, un nome talmente alto che sarà in grado di poter raccogliere le adesioni delle altre forze politiche”, ha detto M5S Vito Crimi che aggiunge: “noi portiamo una novità nella scelta del candidato al Quirinale, sfido anche gli altri partiti a coinvolgere i cittadini nell’elezione del Presidente “.

M5S: CASO COMMISSIONI PERMANTENTI IN GIUNTA PER REGOLAMENTO – “Sul caso delle commissioni permanenti abbiamo chiesto il parere della giunta per il regolamento che si costituirà in settimana”. Così Roberta Lombardi, capogruppo del M5S alla Camera, al termine della capigruppo di Montecitorio. “Il regolamento è chiaro – spiega – le commissioni potrebbero partire subito. I partiti non hanno la nostra sensibilità sul fatto che siamo una repubblica parlamentare. Affidano l’attività legislativa solo al governo. Siamo arrivati allo stravolgimento della Costituzione”.
“Abbiamo chiesto il parere della giunta per il regolamento – spiega – Roberto Giachetti del Pd ci ha detto che ogni interpretazione che viene richiesta è una ferita che si crea. Per noi non è così, il problema è che non vengono rispettate le regole. Il Pd fornirà la lista dei nomi per le commissioni, anche se ha detto chiaramente di essere contrario alla formazione. Sel e Lega vorrebbero che partissero ma non si sono espressi apertamente”.

M5S Roma lancia l’iniziativa OccupyParlamento per sollecitare l’apertura delle Commissioni parlamentari e appoggiare l’occupazione di protesta delle Camere dei rappresentanti del Movimento. Oggi dalle 18 alle 22 i militanti sono chiamati a un presidio in piazza Montecitorio. L’appello via internet sul sito di M5S Roma e del candidato a sindaco Marcello De Vito. L’iniziativa ripresa tra gli altri dalla deputata romana 5 Stelle Federica Daga su Twitter: “Per attuare il #Cambiamento, è necessaria molta energia”.

PD, DOMANI NOMI PARLAMENTARI PER COMMISSIONI – Il Pd consegnerà domani alla Presidente della Camera Laura Boldrini la lista con in nomi dei propri parlamentari da inserire nelle commissioni permanenti. Già entro questa settimana i parlamentari democrat designati alle commissioni si riuniranno, ciascuno con i colleghi di partito della sua commissione, per iniziare a esaminare le 284 proposte di legge finora presentate dal Pd, dall’inizio della legislatura. Lo si apprende da fonti dello stesso Pd.