Strauss-Kahn fa causa a cameriera Diallo

NEW YORK – Dominque Strauss Kahn passa al contrattacco con Nafissatou Diallo, l’ex cameriera di un albergo di New York che l’ha accusato di stupro: contro di lei, ha ora avviato una causa per diffamazione, chiedendo “almeno un milione di dollari” di risarcimento. In particolare, nelle carte depositate in un tribunale del Bronx dai suoi avvocati, Dsk accusa la Diallo di aver dichiarato “coscientemente e intenzionalmente” il falso davanti alle autorità giudiziarie, e di avergli in tal modo causato la “perdita dell’incarico di direttore generale del Fondo monetario internazionale e di altre opportunità professionali” ovvero, aver stroncato ogni sua aspirazione di presentarsi alle elezioni presidenziali in Francia.

La causa è stata avviata ieri, esattamente un anno dopo “l’incidente”. Era infatti il 14 maggio quando l’allora potente direttore del Fmi venne arrestato mentre era già a bordo di un aereo in partenza da New York per Parigi. Alcune ore prima, la Diallo, 33 anni, originaria della Guinea, allora cameriera del lussuoso Sofitel Hotel di Times Square, lo aveva formalmente accusato di averla costretta ad un rapporto di sesso orale e di aver tentato di stuprarla. L’ufficio del procuratore Cyrus Vance ha poi però in agosto ritirato l’accusa, dopo una serie di interrogatori in cui aveva giudicato la credibilità dell’accusatrice compromessa. Strauss Kahn non ha mai negato di aver avuto un rapporto sessuale con la Diallo, sostenendo però che si è trattato di un rapporto “consensuale”. Ciò nonostante, l’ex direttore dl Fmi, è scritto nelle loro carte, è stato arrestato e ha dovuto subire una “degradante e umiliante perquisizione”, è stato fotografato nudo e ha dovuto fornire “campioni per un esame forense”. Secondo l’avvocato Douglas Widgor, che difende la Diallo, la causa avviata ora da Dsk è “un nuovo stratagemma disperato”.

La causa civile avviata in un tribunale del Bronx contro di lui dall’ex cameriera va infatti avanti avanti. Due settimane fa, il tribunale ha respinto la teoria della difesa secondo cui all’epoca Dsk godeva all’epoca dell’immunità, in quanto direttore dell’Fmi. Molti osservatori sono convinti che la causa civile intentata dalla cameriera finirà con un patteggiamento. Finora la donna non ha voluto cedere, convinta di poter andare fino in fondo. Ora, forse, con la nuova mossa di Dominique Strauss Kahn potrebbe cambiare idea.