Strauss-Kahn: giudice archivia caso

NEW YORK – La Corte penale di Manhattan ha archiviato il caso Dominique Strauss Kahn, accogliendo la richiesta del procuratore. La decisione e’ stata annunciata dal giudice Michael Obus al termine di una breve udienza. Cadono dunque tutte le accuse di rilievo penale a carico dell’ex numero uno dell’Fmi, tra cui quella di violenza carnale nei confronti di Nafissatou Diallo, la cameriera d’albergo del Sofitel Hotel di Times Square.
Secondo alcune fonti Dominique Strauss-Kahn non potrebbe ancora lasciare gli Stati Uniti, nonostante l’ accusa di crimini sessuali nei sui confronti sia stata archiviata. L’avvocato della cameriera d’albergo Nafissatou Diallo, infatti, avrebbe deciso di ricorrere in appello contro la decisione del giudice di respingere la richiesta di portare il caso davanti a un procuratore speciale. Sempre secondo quanto si apprende, il giudice avrebbe ora trenta giorni per decidere.

”Strauss-Kahn e la sua famiglia oggi escono da un incubo”: lo ha detto l’avvocato dell’ex numero uno dell’Fmi, William Taylor, che ha parlato di ”giornata straordinaria”.”Sono impaziente di tornare a casa e a una vita normale”: questa la reazione di Dominique Strauss-Kahn al termine dell’udienza che lo ha scagionato dall’accusa di violenza sessuale. Reazione affidata a un comunicato di poche righe. ”Questi ultimi mesi – scrive Strauss-Kahn – sono stati un incubo per me e la mia famiglia. Ringrazio tutti gli amici in Francia e negli Stati Uniti che hanno creduto nella mia innocenza’. Tutte e due sorridenti e visibilmente soddisfatti, Dominique Strauss-Kahn e la moglie Ann Sinclair sono usciti dalla Corte penale di Manhattan poco dopo le 12 ora locale. Senza rilasciare dichiarazioni, si sono infilati sul suv nero col quale erano arrivati.

NO A PROCURATORE SPECIALE – I giudici hanno respinto la richiesta dell’avvocato di Nafissatou Diallo – la cameriera d’albergo che accusa Dominique Strauss-Kahn di violenza carnale – di portare il caso davanti a un procuratore speciale. La notizia era arrivata a pochi minuti dall’inizio,a New York, dell’udienza. Presente Dominique Strauss-Kahn arrivato poco prima delle 11 (le 17.00 in Italia) alla Corte Penale di Manhattan accompagnato dalla moglie. Entrambi sono scesi da un suv nero e, sorridendo ai giornalisti, sono entrati nell’edificio senza rilasciare dichiarazioni.

MONTA PROTESTA DONNE DAVANTI CORTE MANHATTAN – Monta la protesta davanti alla Corte penale di Manhattan dove si sono radunate un centinaio di persone – soprattutto donne – che protestano contro Dominique Strauss-Kahn e la decisione annunciata di proscioglierlo da ogni accusa di violenza sessuale. A chiedere giustizia per la cameriera d’albergo che afferma di essere stata stuprata da Dsk e’ soprattutto un gruppo di femministe e un altro gruppo di donne appartenenti alla comunita’ afro-americana. Sono inferocite. Non credono alle motivazioni dell’accusa che ha giudicato Nafissatou Diallo ”una testimone non credibile per le troppe bugie e incongruenze emerse nelle sue deposizioni”. Vogliono il processo e urlano “Giustizia”. Poi ancora: ”Le prove parlano da sole”, ‘Basta cittadini di seconda classe’. Su altri cartelli si legge ”DSK Vergognati!”, e si esprime disprezzo per l’ex leader dell’Fmi. ”Ci sono le perizie mediche, c’e’ la prova del Dna, e ci sono i sette capi d’accusa che lo stesso procuratore ha indicato nei confronti di Dsk – spiega Khadijah Shakur davanti alla Corte – Vance non ha diritto di archiviare”. ”Lei fa parte delle classi deboli, lui e’ bianco, ricco e potente: questo e’ il motivo per cui non vogliono dare giustizia”, continua. ”La violenza sessuale e’ un crimine, non importa chi l’ha compiuta”, gridano le femministe scese in campo in difesa della cameriera del Sofitel di Times Square. ”Il passato di Nafissatou e’ irrilevante – spiega l’attivista Guen Goodwin – Cio’ che conta e’ cosa ha subito: una violenza sessuale che oggi rischia di rimanere impunita”.

LEGALE, ALTRE DONNE PRONTE A TESTIMONIARE CONTRO – Numerose donne nel mondo intero sono pronte a testimoniare contro Dominique Staruss-Kahn: lo ha detto, durante una conferenza stampa a Parigi, Douglas Wigdor, uno degli avvocati americani di Nafissatou Diallo, la cameriera d’albergo che accusa Dominique Strauss-Kahn di averla violentata in una camera del Sofitel di New York. ”Siamo stati contattati da numerose donne in diverse parti del mondo che testimonierebbero contro Dsk – ha detto Wigdor a poche ore dall’udienza che dovrebbe ufficializzare l’archiviazione delle accuse, sul piano penale, contro l’ex direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) – non diremo il numero di queste donne perche’ la vicenda e’ ancora oggetto di un’inchiesta (nell’ambito di una procedura civile, ndr.)”. Secondo l’avvocato americano la sua cliente e’ stata ”trattata piu’ come un sospetto che come una vittima” in questa vicenda e ha aggiunto che ”in futuro tutte le vittime di aggressioni sessuali rifletteranno due volte prima di fare causa”. Per l’avvocato francese della cameriera, Thibault de Montbrial, ”da oltre due mesi una rete di sostenitori di Strauss-Kahn si e’ mobilitata per dissuadere le donne” dal fare causa contro l’ex direttore del Fmi, e ha denunciato di aver subito pressioni lui stesso.

VERSO CHIUSURA CASO, DSK PRONTO A PARTIRE di Stefano de Paolis
Caso chiuso. Il procuratore distrettuale di Manhattan ha chiesto l’archiviazione della causa per stupro intentata dalla cameriera d’albergo Nafissatou Diallo contro l’ex capo del Fondo Monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, che entro 24 ore potrebbe essere gia’ in viaggio per la Francia. Domani ci sara’ infatti l’ultimo atto: l’udienza in cui appare ormai certo che il guidice accogliera’ la richiesta del procuratore Cyrus Vance. ”A questa donna e’ stata negata la giustizia, sia morale che materiale”: ha detto il legale della donna, l’avvocato Kenneth Thompson, uscendo oggi dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan dove la sua cliente era stata convocata. Poco dopo, si e’ appresa la marcia indietro dell’ufficio del procuratore distrettuale.

La notizia era stata pero’ anticipata nelle ultime ore da numerose fonti ”vicine alle indagini” citate su numerosi media americani. Pur ritenendo l’accusa assolutamente fondata, l’ufficio del procuratore Vance si e’ infine convinto che la credibilita’ dell’accusatrice e’ talmente compromessa da rendere molto difficile ottenere la vittoria in un eventuale processo. In pratica, nel corso dei vari interrogatori, i collaboratori hanno svelato una serie di bugie dette dalla Diallo, relative soprattutto al suo passato. ”E ogni volta accusava qualcun’ altro”, che le avrebbe detto, non e’ ben chiaro perche’, di mentire, ha riferito al New York Times uno degli ivestigatori. In questo quadro, gli stessi inquirenti potevano essere chiamati a testimoniare al processo sulla credibilita’ dell’ accusatrice, e quindi paradossalmente trasformarsi in testimoni a favore della difesa. ”Come potremmo dire ai giurati che (Diallo) ci ha mentito ma che loro le devono credere?”, ha affermato l’investigatore, protetto dall’anonimato. Il legale della Diallo ha insisito fino all’ultimo sul fatto che ci sono prove inconfutabili della colpevolezza di Dsk. Come i test medici che dimostrano l’avvenuto rapporto sessuale.

I legali di Strauss Kahn affermano che pero’ si tratta di test che non dimostrano affatto che ci sia stato un rapporto forzato. Il New York Post ha inoltre scritto oggi che sembra ormai accertato che Nafissatou Diallo ebbe un rapporto sessuale la sera prima dell’incontro incriminato con l’ex capo del Fmi, cosa che spiegherebbe quindi quel ”rossore” che il suo avvocato ha usato come prova contro Strauss-Kahn. Vista l’aria, l’avvocato Thompson aveva comunque da tempo avviato per conto della sua cliente un’azione parallela nel tribunale civile del Bronx. L’accusa nel fascicolo e’ sempre la stessa: quel giorno, il 14 maggio, Strauss-Kahn avrebbe costretto a un rapporto orale la Diallo, entrata nella suite da 3.000 dollari del Sofitel dove alloggiava il capo dell’Fmi credendo che fosse deserta. Rapporto orale che peraltro Dsk non ha mai negato, affermando pero’ che fu consensuale. Sul fronte penale, il legale aveva anche chiesto di togliere il caso al procuratore Vance, per affidarlo a un procuratore speciale. ”La mia assistita – ha detto l’avvocato – non può essere privata del diritto di avere un processo”.

Una espressione condivisa da diversi inquirenti, secondo cui, con l’archiviazione, la vicenda si conclude senza che si sappia se il rapporto di sesso orale sia stato consensuale o meno. La vicenda potrebbe pero’ avere un seguito in Francia. La Diallo infatti presentera’ una denuncia in Francia per tentativo di subornazione di testimone contro un assessore di un comune vicino a Parigi.