Sudamericano ucciso da vigile dopo inseguimento

(di Roberto Ritondale) Un giovane sudamericano originario del Cile, Marcello Valentino Gomez Cortes, è stato ucciso oggi a Milano da un colpo di pistola esploso da un vigile urbano. Avrebbe compiuto 29 anni a settembre. La vittima, con vari precedenti penali, era già noto alle forze dell’ordine. L’agente che ha sparato è ora indagato per eccesso colposo in legittima difesa. L’episodio è avvenuto in via Crescenzago, in una zona periferica di Milano. Poco prima delle 15 due vigili in borghese, a bordo di un’auto della polizia municipale, arrivano sul posto per la segnalazione di una presunta rissa avvenuta fra sudamericani al parco Lambro. Quando i due agenti arrivano, però, vedono una Seat blu fuggire contromano.

Sull’auto ci sono due giovani, a cui viene intimato l’alt. L’auto non solo non si ferma, ma prosegue la corsa ad alta velocità. All’altezza del civico 100 la Seat si inchioda e i due occupanti scendono e si danno alla fuga. Secondo quanto raccontano i vigili, uno dei due – durante l’ inseguimento a piedi – si volta ed estrae una pistola. Ed è a quel punto che un agente spara ad altezza uomo, centrando il cileno, mentre l’amico del sudamericano riesce a fuggire attraverso i giardinetti della zona. Sul posto giungono gli agenti della polizia di Stato e i sanitari del 118, che tentano di rianimare il giovane, ma senza fortuna. Marcello Cortes viene quindi trasportato in codice rosso all’ospedale più vicino, l’ospedale San Raffaele, dove muore poco dopo. Sul corpo del giovane vengono riscontrati un foro al torace e uno all’altezza della scapola, ma solo l’ autopsia – già disposta dal magistrato di turno – potrà stabilire con certezza quale sia il foro di entrata e quale quello di uscita. Un dettaglio di non poco conto, che potrebbe aggravare la posizione del vigile che ha sparato. L’agente della polizia locale, infatti, è ora indagato per eccesso colposo in legittima difesa.

L’iscrizione del vigile, interrogato in procura, sembra sia un atto dovuto. Ma al momento non è stata ancora trovata l’arma che sarebbe stata estratta da uno dei due giovani, probabilmente quello che è riuscito a fuggire. Non è il primo episodio di violenza che in qualche modo vede protagonisti gli agenti della polizia locale di Milano. Un mese fa, il 12 gennaio, era stato ucciso l’agente Niccolò Savarino, investito da un suv guidato da un nomade di 24 anni, Goico Jovanovic, bloccato nei giorni successivi in Ungheria ed estradato in Italia. Il 31 gennaio altri due vigili hanno rischiato la vita per mano di balordi, che in fuga dopo un furto non hanno esitato, nella zona della Darsena, a speronarli per poi investirne uno e fuggire.

Episodi ravvicinati che hanno ravvivato la polemica politica, con la Lega e il deputato del Pdl Riccardo De Corato all’attacco del sindaco Giuliano Pisapia e della Giunta di centrosinistra. “Nella Milano di Pisapia – ha dichiarato il capogruppo della Lega a Palazzo Marino, Matteo Salvini – ormai è allarme sicurezza. Chi semina ‘buonismo’ raccoglie violenza e mette in pericolo vigili e cittadini perbene”.