Tav: migliaia in corteo ,’giu’ le mani da Valsusa’

GIAGLIONE – Viso scoperto, mani nude e il grande striscione ‘Giu’ le mani dalla Valsusa’ ad aprire il corteo che da Giaglione si muove verso Chiomonte: in migliaia stanno manifestando in Val Susa contro la linea ferroviaria ad alta velocita’ Torino-Lione.

Le forze dell’ordine, con 1.700 uomini, 15 autoblindo e un idrante, sono schierate a tutela della zona off limits istituita dalla Prefettura di Torino per difendere il cantiere della Tav. La zona e’ sorvolata da un elicottero, ma finora non ci sono ne’ incidenti, ne’ tensione. I manifestanti, attraverso uno dei loro leader storici, Alberto Perino, hanno ribadito la volonta’ di arrivare alle reti ma senza alcuna azione violenta contro le forze dell’ordine.

”Se non ci riusciamo oggi, ci riproveremo nelle prossime settimane”, ha detto Perino. Restano i timori per il pericolo di infiltrazioni di frange violente fra i manifestanti. Polizia e Carabinieri, che da ieri controllano l’area off limits e le vie di accesso alla Val Susa, hanno finora bloccato 16 persone trovate in possesso di maschere da sub e antigas, passamontagna e sciarpe nere. Tre di loro, bloccati dai Carabinieri nell’area off limits e trovate in possesso di cesoie e tronchese, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino.

DONNE APRONO VARCO NELLE RETI – Le donne alla testa del corteo No Tav hanno tagliato la rete e aperto un varco nella recinzione dell’area della Tav in Val Susa. Le donne stanno entrando nell’area una alla volta.

La forzatura del primo sbarramento è avvenuta senza incidenti. Dopo una breve trattativa tra i dirigenti di Polizia e una delegazione di No Tav le forze dell’ordine sono arretrate, lasciando che la violazione avvenisse per mano di alcune donne munite di tronchesine che sono entrate nella zona off limits. Il corteo si è poi diretto a un altro sbarramento, con doppia rete in acciaio montata su un blocco in cemento, ma lì i manifestanti hanno fatto dietrofront, dirigendosi verso due sentieri nei boschi per tentare la strada verso l’area del cantiere, che si trova ad alcune centinaia di metri di distanza.