Tevere esondato alle porte di Roma

E’ arrivata l’onda di piena del Tevere e questo ha causato allagamenti a Roma in via dei Prati Fiscali, via Salaria e via di Tor di Quinto. Alcuni canali hanno avuto dei rigurgiti causando fuoriuscite di acqua. Il Tevere ha superato i dodici metri. I tecnici della Protezione civile regionale stanno valutando la situazione.
Le acque del Tevere, nel corso dell’onda di piena, non supereranno i 13.50 metri. Il passaggio della piena – informa una nota della Regione Lazio- “sarà graduale con una durata anche di diversi giorni, ma in condizioni di sicurezza a Roma garantita dai muraglioni”. A seguito di una riunione presso la sala operativa della Protezione civile della Regione Lazio è stata istituita un’unità di crisi per gestire “eventuali criticità nelle zone più depresse a ridosso del Tevere” dove ci sono presidi della Protezione civile, dei vigili del fuoco e dei vigili urbani. Monitorate anche le zone della foce del Tevere all’Idroscalo di Ostia e al passo della Sentinella a Fiumicino. Le operazioni di intervento e monitoraggio sono effettuate in costante contatto con il Dipartimento nazionale della Protezione civile. E’ inoltre ancora in atto l’attività di supporto avviata nei giorni scorsi durante la forte ondata maltempo che ha colpito i territori dell’Alto Lazio e della Tuscia.

Allagamenti si sono verificati all’alba in via Flaminia altezza stazione Celsa e in via Prati fiscali che è stata chiusa al traffico da via Salaria fino a largo Valtournache.

Alle 8.30 il livello del Tevere aveva i 12,72 metri nella stazione di Ripetta, secondo quanto rilevato dal Centro funzionale dell’ufficio idrografico regionale. A causa “di fenomeni di rigurgito che hanno provocato il rialzo idrometrico del Tevere” la Protezione civile del Campidoglio, in costante contatto con quella regionale, ha potenziato i presidi di monitoraggio.

Via dei Prati Fiscali, via Salaria all’altezza di civico 1375, il sottopasso di Tor di Quinto in direzione centro e la rampa di accesso della galleria Giubileo 2000 in direzione Terni sono state chiuse al traffico dalla polizia locale. La Protezione civile di Roma ha deciso l’apertura del Centro operativo comunale (Coc) a Porta Metronia e ha rafforzato i presidi di vigilanza su Tevere e Aniene.

Questa mattina all’alba il barcone del Circolo Canottieri Aniene, che ieri sera aveva staccato gli ormeggi andando alla deriva e che era stato messo in sicurezza all’altezza di Ponte Milvio, non ha resistito alla pressione dell’acqua e si è spezzato in più punti. Lo rende noto la Protezione civile di Roma. Sempre ieri, contemporaneamente, anche un altro barcone si era staccato dagli ormeggi e passando sotto ponte Milvio si è distrutto.

Anche l’Aniene ha esondato questa mattina a Roma allagando le zone limitrofe al fiume nell’area in cui si incontra con il Tevere. Lo rendono noto i vigili del fuoco che stanno monitorando la situazione con squadre di terra ed un elicottero. Numerosi circoli sportivi nella zona del Foro Italico sono completamente allagati ed inagibili, mentre diversi sottopassi sono sott’acqua. Chiusa al traffico via dei Prati Fiscali.

Il Tevere è esondato in due diversi punti alle porte della Capitale. A Torrita Tiberina, vicino Fiano Romano, l’acqua ha inondato cinque ettari di terreni agricoli, mentre in località Pantano, a Monterotondo, si è allagato un canile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la protezione civile.

Gli storici e prestigiosi circoli sportivi che sorgono sulle sponde del Tevere, a Roma Nord, sono per la maggior parte allagati ed inagibili a causa dell’ondata di piena che ha coinvolto il Tevere e della conseguente esondazione dell’affluente Aniene a causa della differenza dei livelli d’acqua tra i due fiumi. Danni ingenti e disagi si registrano all’ultracentenario circolo canottieri Aniene i cui due galleggianti sono andati distrutti in seguito all’ondata di piena. “Abbiamo registrato notevoli danni, è un disastro. Ci hanno detto che alle 12 è prevista un’altra ondata di piena, speriamo bene”, dicono dalla segreteria del circolo. Allagato e inagibile, invece, il Salaria Sport Village. “Si sono allagati i campi di calcio e da tennis, oggi resteremo chiusi per precauzione”, dicono dal centro sportivo. Al momento le zone più colpite sono quelle di Ponte Milvio, Corso Francia, via Salaria. I vigili del fuoco stanno anche sgomberando alcune baracche sugli argini del fiume abitate da alcuni senzatetto.

IN UMBRIA VERSO RISOLUZIONE CRITICITA’ – Sono “in fase di risoluzione” le criticità registrate in Umbria in seguito alle forti piogge dei giorni scorsi. Il livello dei fiumi, in particolare il Tevere, é in calo e stanno rientrando nelle loro abitazioni la novantina di famiglie evacuate per precauzione. E’ il quando che emerge dai dati in possesso della Protezione civile della Regione. Oggi intanto la presidente della giunta umbra Catiuscia Marini è in visita a Orvieto, una delle zona più colpite dal maltempo. Per quanto riguarda il Tevere nella notte è passata nel tratto umbro la seconda ondata di piena che non ha provocato problemi. Anche nei nei territori a valle delle diga di Corbara – si apprende ancora dalla protezione civile – il cui invaso sta progressivamente abbassando il suo livello. In fase di normalizzazione anche tutti gli altri corsi d’acqua. Notevole l’impegno del volontariato di protezione civile in tutta la regione. Al momento sono al lavoro 31 gruppi con 239 volontari.

CRITICA CIRCOLAZIONE GROSSETANO,SCONSIGLIATI VIAGGI – E’ sempre critica la circolazione nel Grossetano, a causa dei danni provocati dal maltempo, con la chiusura tra l’altro della statale 1 Aurelia. E sebbene non ci siano limitazioni nei percorsi alternativi per i veicoli leggeri, il compartimento della polizia stradale della Toscana “sconsiglia comunque di mettersi in viaggio, per non intralciare le operazioni di soccorso: un banale tamponamento o arresto del veicolo potrebbe bloccare le colonne dei veicoli di soccorso”. “La situazione – si sottolinea in una nota – resta critica e le prospettive di risoluzione non immediate”. L’Aurelia è stata chiusa nel tratto compreso dal km 140 al km 163 a causa del cedimento del ponte, all’altezza di Albinia, sul fiume Albegna. Disagi per allagamenti, si ricorda, anche fra Orbetello, Albinia e Grosseto sia nell’entroterra che sul litorale. Come percorso di viabilità alternativa la Polstrada indica “da Grosseto in direzione sud uscita obbligatoria sulla ss 1 km 163 bivio San Donato sp 56 fino alla rotatoria località Barca del Grazi sr 74 Marsigliana bivio per sp 148 incrocio sp 63 per Capalbio sp 149 fino alla ss 1 Aurelia località bivio Casone di Capalbio. L’itinerario è valido in entrambi i sensi di marcia, ma è consentito solo ai veicoli leggeri; risulta ancora interdetta la circolazione al traffico pesante poiché la viabilità alternativa non è idonea a supportarne il transito. Anche se non ci sono limitazioni nei percorsi alternativi per i veicoli leggeri, si sconsiglia comunque di mettersi in viaggio, per non intralciare le operazioni di soccorso”.

DOMANI I FUNERALI DI 2 DIPENDENTI ENEL, OGGI CERIMONIA FUNEBRE PER LORO COLLEGA E PER PENSIONATO – Si svolgeranno domani i funerali di Paolo Bardelloni, 59 anni, e Antonella Vanni, 48 anni, due dei tre dipendenti di Enel morti lunedì sera nelle acque del fiume Albegna, nel comune di Manciano, (Grosseto) a causa dell’ondata di maltempo che ha colpito la Maremma. I funerali di Maurizio Stella, 47 anni, che con Vanni e Bardelloni era nell’auto con la quale i tre stavano tornando da Roma, si sono svolti oggi presso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Follonica. La cerimonia funebre per Bardelloni è in programma domani alle ore 10.00 a Massa Marittima (Grosseto), mentre il funerale di Vanni è fissato per le 15.30 a Sasso Pisano nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina (Pisa). Sempre oggi a Capalbio, i funerali del 73enne, la prima vittima dell’ondata di maltempo, il cui corpo era stato recuperato lunedì pomeriggio in località Chiarone, a Capalbio.